APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] stessi casi, invece, al femminile va usato sempre l’apostrofo, perché non si tratta di troncamento ma di elisione. A differenza di quanto accade al maschile infatti (un albero, ma anche un palo), la vocale finale cade solo nel caso dell’incontro ...
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Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] esistente tra il numero dei semi e il numero dei monemi distinti nei quali i semi si articolano. Nei casi più favorevoli tale differenza può essere quella che c è tra il prodotto (aritmetico) di parecchie quantità e la loro somma, vale a dire che in ...
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La regione Veneto, con una superficie di 18.380 km2, quasi cinque milioni di abitanti e sette province (il capoluogo Venezia, Belluno, Treviso, Verona, Vicenza, Padova, Rovigo), costituisce la parte più [...] La forma del pronome riflessivo usata per la prima persona plurale dei verbi pronominali ([se peŋˈtimo] «ci pentiamo») è, a differenza dell’italiano, la stessa che si ritrova nella terza persona singolare e plurale ([el se ˈlava] «lui si lava», [i se ...
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Ogni lingua si articola in sillabe, per effetto dell’alternarsi di foni consonantici e vocalici (➔ fonetica; ➔ consonanti; ➔ vocali). I secondi sono caratterizzati da maggior sonorità intrinseca e maggior [...] difficoltà è qui costituita dalla scelta fra ➔ iato /iˈɔ/ e ➔ dittongo /ˈjɔ/; non tutti, del resto, sanno cogliere la sottile differenza tra la quale /la.ˈkwa.le/ e lacuale /la.ku.ˈa.le/. Non così in tedesco – lingua peraltro non priva di dittonghi ...
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Traduzione
Sergio Marroni
(App. V, v, p. 533)
La traduzione letteraria
Se si sottopone a un approfondito esame l'idea, per molto tempo assai diffusa, che il tradurre consista nel 'trasporto' del significato [...] t. letteraria è la riflessione di F. Apel, che propone la seguente definizione di t., in cui ritorna centrale la nozione di differenza: "La traduzione è una forma che insieme comprende e dà corpo all'esperienza di opere in un'altra lingua. Oggetto di ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] tanto a tuffarsi non era capace (Calvino, I racconti, p. 32)
Con altri aggettivi la scelta della preposizione segnala una differenza di interpretazione. Ciò vale, per es., per l’aggettivo sorpreso: in sorpreso di fare (24), l’infinito denota la causa ...
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Gli aggettivi qualificativi sono la maggior parte degli ➔ aggettivi e formano al tempo stesso una lista che può essere illimitatamente arricchita. Hanno le seguenti proprietà:
(a) in funzione di ➔ attributo, [...] l’aggettivo qualificativo è postnominale nel 76,45% dei casi; nello scritto nel 76,1%. Inoltre c’è una differenza qualitativa tra il parlato e lo scritto nell’uso della posizione prenominale: nel parlato la posizione prenominale è usata soprattutto ...
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Il termine deittici indica un insieme eterogeneo di forme linguistiche – avverbi, pronomi, verbi – per interpretare le quali occorre necessariamente fare riferimento ad alcune componenti della situazione [...] nel testo, l’anafora rinvia a un referente del co-testo che è necessariamente già stato evocato prima nel testo. La differenza tra deissi testuale e anafora può essere colta sulla base degli esempi seguenti:
(16) nel capitolo 2 abbiamo presentato i ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] eccezione delle lettere) non sono conservati gli autografi, né il Poliziano si curò mai di raccoglierle e stamparle, a differenza di quanto fece con le proprie opere latine. Anche se in questo atteggiamento è forse ravvisabile una traccia di snobismo ...
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dialetto
Franco De Renzo
La lingua del cuore
Di sicuro avete sentito parlare e magari parlate voi stessi un dialetto. Il fatto non è così eccezionale, se si pensa che l'Italia è la nazione europea più [...] o lombardo, milanese, cosentino, e così via. Ma in realtà sono denominazioni molto larghe e imprecise, perché spesso le differenze sono tali che non vi è possibilità di comprensione reciproca perfino all'interno della stessa regione.
Inoltre, i suoni ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....