«Quasi per un paradosso, proprio quando gli accademici hanno cominciato a occuparsene, il fumetto ha smesso, almeno in Occidente [...], di essere un fenomeno popolare per diventare con poche eccezioni [...] ’abbassamento diafasico dell’italiano dei media (➔ lingua e media; ➔ variazione diafasica; ➔ variazione diamesica).
In altre parole, le differenze tra i primi e gli ultimi numeri di Topolino non sembrano affatto tanto vistose quanto quelle che hanno ...
Leggi Tutto
I geosinonimi sono parole di uso regionale (➔ regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei ➔ sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale [...] marcati in diatopia» (➔ variazione diatopica), ovvero parole che presentano uguale forma e significato diverso in aree geografiche differenti (Telmon 1993: 137; Coveri, Benucci & Diadori 1998: 56).
Nella seconda categoria è opportuno operare una ...
Leggi Tutto
Il passato prossimo (denominato anche, raramente, perfetto composto) è uno dei ➔ tempi composti dell’➔indicativo, che ha come principale significato quello di indicare un evento concluso nel passato. Il [...] durante la guerra civile spagnola («Gazzetta di Parma» 1990; cit. in Bonomi, 2002: 204 segg.)
In generale esiste una differenza tra testi su carta e testi radio-televisivi o on line: nei secondi prevale il passato prossimo, anche per eventi accaduti ...
Leggi Tutto
Uno dei più numerosi popoli nilotici del Sudan meridionale (circa 2.000.000 di individui) stanziato nella regione tra il Bahr al-‛Arab e il Nilo Bianco e sulla riva destra del Nilo presso la foce del Sobat, [...] dove sono noti con il nome di Padang. Nel periodo precoloniale, a differenza dei confinanti Shilluk, i D. non furono mai uniti politicamente sotto l’autorità di un sovrano. Allevatori di bovini e guerrieri, dediti anche a un’agricoltura sussidiaria, ...
Leggi Tutto
Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] essere acquisite. l bambini cinesi hanno a che fare con una grammatica priva di flessioni di qualsiasi genere, a differenza dei bambini eschimesi che devono apprendere una lingua in cui una intera frase potrebbe essere costituita da un parola singola ...
Leggi Tutto
Lingua derivata dal latino, l’italiano fa parte della famiglia romanza (detta anche, meno spesso, neolatina) insieme a francese, spagnolo, portoghese, gallego, catalano, romeno e altre minori. A causa [...] noi
(55) tenera è la notte
(b) per creare contrasto con un altro elemento dell’enunciato:
(56) il latte non lo bevo, io [a differenza di te, ecc.]
(57) pago io [non tu]
(58) lo dici tu! [quindi non è vero]
(c) con alcune specifiche classi di verbi ...
Leggi Tutto
La composizione è un procedimento morfologico che permette di formare parole nuove (➔ neologismi) combinando insieme due (o più) morfemi lessicali invece che una parola e un affisso (➔ affissi), come accade [...] nella ➔ derivazione. I composti dell’italiano hanno alcune specificità: (a) sono formati tipicamente da due parole autonome, a differenza di altre lingue di tipo fusivo (o flessivo; ➔ lingue romanze e italiano); (b) la relazione fra i costituenti di ...
Leggi Tutto
Gli infissi sono un particolare tipo di ➔ affissi, cioè di elementi morfologici che non possono essere utilizzati da soli nel discorso, ma soltanto in combinazione con radici o temi lessicali, per formare [...] una parola morfologicamente complessa (➔ morfologia; ➔ formazione delle parole). A differenza degli affissi più tipici e diffusi (➔ prefissi e ➔ suffissi), i quali si aggiungono rispettivamente alla sinistra e alla destra della base lessicale, gli ...
Leggi Tutto
I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] meno usato della suffissazione (➔ suffissi): in italiano i prefissi esprimono infatti solo valori derivazionali (➔ derivazione) e, a differenza dei suffissi, non sono usati per marcare la ➔ flessione.
Le parole formate con prefissi appartengono alla ...
Leggi Tutto
Classificate tra le subordinate argomentali (➔ sintassi), e apparentate in particolare alle completive (➔ completive, frasi), le frasi dichiarative (dette anche semplicemente dichiarative o esplicative) [...] delle completive, le dichiarative sono espansioni non di un sintagma verbale ma di un sintagma nominale. Si noti la differenza tra l’esempio (1), che contiene una dichiarativa, e la sua riformulazione nell’esempio (2), dove invece la subordinata ...
Leggi Tutto
differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....