L’italiano ammette che parole diverse si combinino stabilmente tra loro (➔ polirematiche, parole) per dare luogo sia a significati dati dalla somma degli elementi (ferro da stiro), sia a traslati (vicolo cieco). La combinazione può arrivare fino all’➔univerbazione, cioè alla fusione in un unico elemento (fonico e grafico), il cui impiego può anche prescindere dalla conoscenza del senso degli elementi ...
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significato Il contenuto espressivo di qualsiasi mezzo di comunicazione (parole o frasi, gesti, segni grafici ecc.).
In linguistica, ciò che si vuol dire pronunciando una frase o una parola, il messaggio [...] sarebbe l’oggetto designato, e il suo senso (Sinn), ovvero il ‘modo in cui quell’oggetto ci viene dato’. La differenza tra senso e denotazione risulta chiara se consideriamo che mentre espressioni come ‘la stella del mattino’ e ‘la stella della sera ...
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Genericamente, la parte centrale di qualche cosa, in quanto appaia più compatta di ciò che la circonda, o perché si consideri come primo elemento di formazione intorno a cui altri elementi si siano raccolti [...] M′ delle masse dei nucleoni ed elettroni componenti l’atomo considerato
[4] M′ = Zmp + Nmn + Zme,
ma è sempre un poco minore. La differenza fra il valore M′ dato dalla [4] e la massa effettivamente misurata, M(Z, N), moltiplicata per c2 (c=3∙108 m/s ...
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Gruppo di popolazioni europee stanziate nell’Europa centrale e orientale. Secondo una delle numerose etimologie proposte, il termine S., che ricorre anche negli etnonimi Slováky «Slovacchi» e Slovenci [...] popolazioni assoggettarono gli S. e li portarono con sé, in qualità di sudditi o di federati, nelle zone invase. A differenza dei loro alleati o dominatori, gli S. si fermarono stabilmente nelle regioni conquistate e in esse costituirono i loro Stati ...
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Nona lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma primitiva della lettera i nell’alfabeto fenicio era ✂ e il suo valore fonetico era quello di un i semiconsonante. La forma si venne via via semplificando: [...] anche le variazioni di durata dell’i (così come delle altre vocali) e, in ogni modo, non hanno funzione distintiva, a differenza di quanto avviene in altre lingue, in cui l’opposizione tra i breve (relativamente aperto) e i lungo (chiuso) può servire ...
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Undicesima lettera dell’alfabeto latino.
linguistica Il nome italiano elle e quello latino el sono costituiti dal suono stesso della lettera con una vocale d’appoggio; il nome greco λάμβδα deriva invece [...] distingue dalla l alveolare per il punto di articolazione, essendo pronunciata con il dorso della lingua aderente al palato: la stessa differenza che corre tra gn e n. Anche la l palatale è sonora, ma priva di una correlativa sorda, e quindi questo ...
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Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] una decisione (che vale decidere), dare un consiglio (che vale consigliare), fare una passeggiata (che vale passeggiare).
A differenza delle costruzioni copulative, nelle costruzioni a verbo supporto il nome è di norma un nome ‘insaturo’ (cioè un ...
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Per il parlante comune la comunicazione orale consiste di suoni che possono essere trascritti ortograficamente o foneticamente. Così, una parola come casa può essere resa in forma scritta come una sequenza [...] e quindi alla struttura sillabica. Tuttavia, in italiano, la variazione di durata vocalica non ha funzione distintiva, a differenza di quanto accade in latino (cfr., ad es., coppie minime come ŏs «osso» ~ ōs «bocca», pŏpŭlus «popolo» ~ pōpŭlus ...
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Nel linguaggio comune si dice che una frase, un discorso, una lingua hanno una propria ‘musicalità’. Naturalmente, questa è un’affermazione tutt’altro che chiara e rigorosa. Probabilmente, è ispirata da [...] il contorno intonativo è scomposto in una sequenza di due ‘fonemi’ intonativi: il tono alto (A) e quello basso (B). La differenza tra i due toni è paradigmatica: A sarà sempre più alto di B, salvo che non intervengano i condizionamenti di cui al § 2 ...
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La nominalizzazione è la trasformazione (tecnicamente, la transcategorizzazione) in nome di un elemento linguistico di qualunque natura (parola, espressione, frase, componente di frase, ecc.) e categoria. [...] più presto) è incrollabile
(49) la mia promessa a Maria (che Gianni partirà al più presto) verrà mantenuta.
A differenza dei nomi primari, le nominalizzazioni hanno alcune proprietà in comune coi verbi.
Innanzitutto è possibile codificare la persona ...
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differenza
differènza s. f. [dal lat. differentia, der. di diffĕrens -entis: v. differente]. – 1. a. L’esser differente; mancanza di identità, di somiglianza o di corrispondenza fra persone o cose che sono diverse tra loro per natura o per...
differente
differènte agg. [dal lat. diffĕrens -entis, part. pres. di differre «esser diverso»]. – Che ha natura o qualità dissimili da quelle di un altro oggetto o persona con cui è confrontato: il mio giudizio è d. dal tuo; due stoffe d....