Chimico statunitense (Cleveland 1919 - Cambridge 2011). Prof. di chimica all'univ. del Minnesota (dal 1946 al 1959) e poi a Harvard. È noto per il complesso di ricerche sulla struttura e sulla reattività [...] borani; sulla base di esperimenti di diffrazionedeiraggiX e applicando i metodi della meccanica quantistica, è giunto a risultati originali nell'interpretazione del tipo di legami coinvolti in questi composti. I suoi studî hanno contribuito allo ...
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SUPERFICIE
Alessandro Cimino
Gianfranco Chiarotti
(XXXIII, p. 1)
Chimica delle superfici. - Introduzione. - Gli atomi (o ioni) presenti sulla s. di un solido sono intrinsecamente in uno stato diverso [...] per es. la cella del Si(111)7 × 7. La diffrazionedeiraggiX non soffre del problema dello scattering multiplo anche se, a causa della debolissima interazione dei fotoni X con gli atomi, presenta una piccola sensibilità alla superficie. Recentemente ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Lo sviluppo della biochimica
Claude Debru
Lo sviluppo della biochimica
Scienza interdisciplinare nata dall'interazione tra la biologia [...] statistica, in misura maggiore rispetto a quella delle soluzioni); l'applicazione dei diversi metodi fisici, spettroscopici e cristallografici (diffrazionedeiraggiX, diffrazione degli elettroni); la messa a punto di altre tecniche, come l ...
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Microaggregati
Gianfranco Pacchioni
SOMMARIO: 1. Introduzione. 2. Microaggregati stabilizzati da ligandi: a) clusters di elementi in alto stato di ossidazione; b) clusters di elementi in basso stato [...] controioni. In questi casi è possibile determinare la struttura del grappolo metallico mediante tecniche di diffrazionedeiraggiX.
La struttura ai raggiX ha chiaramente messo in evidenza che il nocciolo metallico del cluster assume forme basate su ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Grandi sintesi
David Knight
Grandi sintesi
La seconda rivoluzione scientifica del XIX sec. è stata affiancata dall'istituzionalizzazione dell'insegnamento, [...] che invece Wilhelm Conrad Röntgen scoprì nel 1895, usando proprio un 'tubo di Crookes'. Le deduzioni tratte dalla diffrazionedeiraggiX effettuata dai cristalli, iniziate con Max von Laue e in seguito estese al campo della chimica da William Henry ...
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La seconda rivoluzione scientifica: fisica e chimica. Fisica e chimica deiraggi
John L. Heilbron
Fisica e chimica deiraggi
Il tubo a raggi catodici fu nel suo tempo il principale strumento di ricerca [...] come le particelle.
Ciò non era sempre vero, infatti vi erano già stati occasionali tentativi di ottenere una diffrazionedeiraggiX utilizzando fenditure a forma di cuneo, che non avevano però dato risultati decisivi, quando nel 1912, su ...
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GIACOMELLO, Giordano
Aurelio Romeo
Nacque a Montereale Cellina (oggi Montereale Valcellina in provincia di Pordenone) il 26 luglio 1910 da Pietro e Luigia Torresin e si laureò, nel 1933, in chimica [...] , per apprendere le tecniche di diffrazionedeiraggiX; la loro applicazione lo portò, Fedeli - A. Vaciago); Sulla struttura della rifamicina Y, in Rendiconti dell'Accademia nazionale dei Lincei, cl. di scienze fisiche, s. 8, XL (1966), pp. 548-552 ...
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cella a incudini di diamante
Annibale Mottana
Dispositivo che permette di generare pressioni altissime e di studiare il comportamento di un materiale sottoposto a tali condizioni. Viene anche indicata [...] tipo I serve per esperimenti a pressioni relativamente basse in cui si vogliano effettuare misure ottiche, Raman o di diffrazionedeiraggiX; il tipo IIa serve per esperimenti a pressioni maggiori, fino a quelle (ca. 100 GPa) che hanno permesso di ...
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struttura
struttura [Der. del lat. structura, dal part. pass. structus di struere "costruire"] [LSF] La costituzione e la disposizione degli elementi che, in rapporto correlativo o funzionale fra loro, [...] ◆ [FAT] S. iperfine: → iperfine. ◆ [FPL] S. magnetica statica (force-free): v. plasmi astrofisici: IV 528 d. ◆ [FSD] S. modulata: v. raggiX, diffrazionedei: IV 742 a. ◆ [CHF] S. molecolare: la disposizione in una molecola degli atomi costituenti e ...
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diffrazionediffrazióne [Der. del lat. diffractio -onis, dal part. pass. diffractus di diffrangere "spezzare in più parti", comp. di de- e frangere "rompere"; termine coniato nel 1665 da F.M.Grimaldi, [...] nei cristalli: → Davisson, Clinton Joseph: Esperimento di D.-Germer. ◆ [FSN] D. dei neutroni: v. neutroni, diffrazionedei. ◆ [FSD] D. deiraggiX: v. raggiX, diffrazione nei cristalli dei. ◆ [OTT] D. della luce: la d. che riguarda onde luminose: v ...
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raggio
ràggio s. m. [lat. radius, in origine «bacchetta appuntita», poi «raggio luminoso; raggio d’una ruota (perché irradia dal centro come i raggi dalla sorgente di luce); raggio d’una circonferenza», ecc.]. – 1. a. Emanazione di luce da...
asterismo
s. m. [dal gr. ἀστερισμός, der. di ἀστήρ «stella»]. – 1. ant. Nome usato talvolta come sinon. di costellazione. 2. Fenomeno presentato da alcuni minerali usati come gemme e principalmente dagli zaffiri, consistente in una luminosità...