Vedi COSTANTINOPOLI dell'anno: 1959 - 1973 - 1994
COSTANTINOPOLI (Κωνσταντινούπολις, o Κωνσταντίνου πόλις; Constantinopolis)
G. Becatti
F. W. Deichmann
A. M. Mansel
L. Rocchetti
È l'antica capitale [...] diffusione, negli architravi e nelle cornici, lavorato nelle officine della stessa città o delle . Schneider, Byzanz, p. 71 s.
9. Durante la costruzione della nuova università vennero alla luce i resti di un gruppo di tre edifici sacri due dei quali ...
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Il Rinascimento. Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Paolo Galluzzi
Gli ingegneri del Rinascimento: dalla tecnica alla tecnologia
Nell'immagine convenzionale del Rinascimento [...] senese che trova espressione e diffusione in testi di architettura con forte presenza delle macchine, come pure in album incaricato di produrre l'edizione dei due manoscritti, che vide la luce poco dopo la sua scomparsa nel 1974. In alcuni saggi, ...
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MINIATURA
M.G. Ciardi Dupré Dal Poggetto
La m., ovvero l'illustrazione del libro manoscritto, fu in Occidente una delle manifestazioni artistiche più importanti del Medioevo e anche nel Rinascimento [...] innovativo fu nel sec. 7° l'affermazione e diffusione del monachesimo e della m. irlandese, che realizzò intorno al 680 materia cromatica diventa luminosa e splendida. Per gli effetti di luce-colore che si determinano, queste croci sono forse le più ...
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SMALTO
A.R. Calderoni Masetti
J. Durand
A. Shalem
Pasta vitrea distesa su metallo, sottoposta ad alte temperature, secondo tecniche già testimoniate in alcuni anelli di epoca micenea (1200 a. C.), [...] Pisa (Guastella, 1995, Mus. dell'Opera della Primaziale Pisana), trovò ampia diffusione a Parigi, in Catalogna e, . 349-352). Tuttavia i testi medievali che gettano maggior luce sul termine sono quelli concernenti la dispersione del tesoro fatimide ...
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Vedi MOSAICO dell'anno: 1963 - 1973 - 1995
MOSAICO (v. vol. v, pp, 209-240)
M. L. Morricone
1) il mosaico ornamentale nell'ultimo secolo della repubblica. - Le origini del m. ornamentale e del tessallato [...] larghissima diffusione nei bordi e nelle incorniciature. Nei m. a fondo tutto bianco della stessa casa Casa di Fabia o della Regina Elena (I, VI, 5), tralci di acanto (Spinazzola, Pompei alla luce dei nuovi scavi di Via dell'Abbondanza, 1910-1923, ...
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FONTI
M. Bernardini
Gli studiosi che all'epoca della Controriforma per primi si dedicarono allo studio dei monumenti cristiani di età tardoantica e medievale erano filologi come Panvinio e Alemanno, [...] spiega forse anche la maggiore diffusione in Italia di iscrizioni caso o vengono portati alla luce dalla ricerca locale, come 842) il perduto Ma'mūr min al-arḍ (Le parti abitate della Terra). Vari suoi discepoli, tra i quali spiccano Ibn Khurdādhbih ( ...
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Vedi TOREUTICA dell'anno: 1966 - 1997
TOREUTICA
E. Simon
Sommario: - A) Premesse: 1. Definizione. - 2. Il materiale. - 3. Testimonianze indirette. - 4. I tipi. - 5. Difficoltà metodologiche. - B) Svolgimento [...] è stata fatta una sorprendente scoperta: sono stati riportati alla luce ben 170 vasi di bronzo grandi e piccoli. Il fatto ambito di diffusione si estende dalle pendici nord-orientali dell'Appennino (Bologna, Este) al di là delle Alpi orientali ...
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Tra immaginarioe descrizione anatomica
Riccardo de Sanctis
Su una parete di roccia della grotta di Gargas, in Francia, è tracciato il profilo di una mano, e il disegno in ocra rossa si ripete centinaia [...] La diffusionedelle teorie di Darwin e il contemporaneo sviluppo delle scienze naturali, la rivoluzionaria concezione dell'uomo l'elettricità, generata da processi chimici, si trasformava in luce e calore. Fu dimostrato come la gran parte dei fenomeni ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Egitto
Sergio Pernigotti
Francesca Baffi Guardata
Matilde Borla
Enrichetta Leospo
Paola Davoli
Caratteri generali
di Sergio Pernigotti
La nostra conoscenza dell'architettura [...] da un viale di sfingi lungo 2 km e solo in parte riportato alla luce; accanto e all'interno del recinto di Karnak vi è un affollarsi di di diffusione di tale ideologia, in grado, ben più della scrittura, ancora ai primordi delle sue possibilità ...
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MARIA
L. Travaini
Le narrazioni neotestamentarie riguardanti M. la indicano soprattutto come vergine e madre di Gesù Cristo-Dio (Mt. 1, 16-23; Lc. 1, 31-35; Gv. 2, 1). Esse hanno inizio con l'annunciazione [...] essi circolarono per lo più in tavole a mezzobusto, la diffusionedelle quali fu iniziata dal pittore lucchese Berlinghiero intorno al 1225 (Palermo, Gall. Regionale della Sicilia), in cui la Madonna dell'Umiltà, vestita di luce, ha il capo coronato ...
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luce
s. f. [lat. lūx lūcis, ant *louk-s, affine al sanscr. roká-, armeno loys, gotico liuhath, ted. Licht, e all’agg. gr. λευκός «brillante, bianco»]. – 1. a. Ente fisico al quale è dovuta l’eccitazione nell’occhio delle sensazioni visive,...
diffusione
diffuṡióne s. f. [dal lat. diffusio -onis, der. di diffundĕre «diffondere», part. pass. diffusus]. – 1. Il diffondere, il diffondersi, l’esser diffuso, nelle varie accezioni del verbo: d. di notizie, di un avviso, di un appello...