Imparare a vedere
Tomaso Poggio
(Center for Biological and Computational Learning, Massachusetts Institute of Technology, Cambridge, Massachusetts, USA)
Il problema dell'apprendimento è centrale per [...] di apprendimento basato su esempi è spesso la dimensione insufficiente dell'insieme di addestramento. Poiché i vettori di solo delle griglie di pixel, e non possiedono la struttura diunospaziovettoriale. In particolare, l'addizione di due immagini ...
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trasformazione Mutamento di forma, di aspetto, di struttura.
Biologia
Trasformazione batterica
Fenomeno che si verifica spontaneamente in natura quando le cellule si trovano in uno stadio, detto competente, [...] si dice degenere. In generale, in unospaziovettoriale S su un corpo K, con infinite dimensioni, si dice lineare una t. T che da I a I″ che a P fa corrispondere P″: tale t. si dice t. prodotto di T e T′ e si indica con T″= T′T. Per es., se I è una ...
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Biologia
Organismo che trasporta un parassita (batterio patogeno, fungo, protozoo o virus) e lo trasferisce da un individuo (animale o Uomo) a un altro. Sono esempi comuni di v. alcuni animali ematofagi [...] formata da un numero finito n di v.; in tal caso lo spaziovettoriale ha dimensione infinita.
Quanto è stato detto finora vale in unospaziovettoriale qualunque. Spesso lo spazio, e i suoi v., godono però di ulteriori proprietà che ne arricchiscono ...
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Il termine complessità è oggi frequentemente usato, in campo scientifico, in contesti diversi. In quello dell'informatica, dell'analisi numerica e dell'ottimizzazione, corrisponde alla caratteristica quantitativa [...] spazio a quattro dimensioni, i cui punti possono essere messi in corrispondenza biunivoca con quelli di una superficie torica diunospazio a tre dimensioni condotta valutando, nello spazio dei parametri, cioè per ogni valore (vettoriale) di p, non ...
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Il problema mente-cervello
Paul M. Churchland
(Philosophy Department, University of California San Diego, California, USA)
Patricia S. Churchland
(Philosophy Department, University of California San [...] , in quanto esse potrebbero essere troppo periferiche.
Unospaziovettoriale più verosimile, per collocare fisicamente lo spazio dei qualia del colore, potrebbe essere lo spaziodi attivazione di popolazioni neuronali che si trovano due o tre ...
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Anatomia
Ammasso di cellule epiteliali alla cui attività si deve la formazione di un tessuto.
M. dell’unghia L’ammasso di cellule dello strato onicogeno che si osserva in corrispondenza della radice dell’unghia [...] di incognite e nelle teorie da essa derivanti; nella teoria degli spazivettorialididimensionedi integrazione e Φ(t, t0), m. di transizione, uguale a eA(t,t0). Quest’ultima può essere calcolata in diversi modi, per es.:
a) con uno sviluppo ...
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Modellistica matematica
Giorgio Israel
Mimmo Iannelli
Caratteristiche e origini
di Giorgio Israel
Un modello matematico è uno schema espresso in linguaggio matematico e volto a rappresentare un fenomeno [...] vettorialedi x, e al primo membro compare la derivata di x rispetto al tempo t. L'equazione della dinamica di teoria degli operatori lineari in unospaziodi Hilbert. È facile quindi di struttura quali l'età, la dimensione, il sesso, differenze di ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1971-1980
1971-1980
1971
I problemi NP-completi. L'informatico americano Stephen Cook dà il primo esempio di problema algoritmico NP-completo. La classe NP [...] titolo Su un tipo di convergenza variazionale. Una successione di funzioni {fk(x)} definite su unospazio topologico X a satellite (in ordine di scoperta) del pianeta, il quarto in ordine di distanza; si tratta di un corpo con dimensionidi 55 km×45 ...
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La grande scienza. Cronologia scientifica: 1961-1970
1961-1970
1961
Famiglia universale. Il giapponese Masatake Kuranishi mostra che esiste sempre un certo tipo di famiglia olomorfa di strutture complesse [...] la classificazione di Enriques delle superfici complesse compatte usando un nuovo invariante, oggi detto dimensionedi Kodaira. variazionale, dimostrando che ‒ dato unospaziodi Hilbert reale V e una forma bilineare continua su di esso a(u,v), tale ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in quanto hanno un’estensione, ne occupano...
campo
s. m. [lat. campus «campagna, pianura» poi «campo di esercitazioni, campo di battaglia»]. – Termine che ha assunto (per evoluzione dai sign. principali che già aveva nella lingua d’origine) notevole varietà di accezioni e di usi, rimanendo...