FIANDINO, Ambrogio (Ambrosius Neapolitanus, Parthenopeus, de Flandinis)
Franco Bacchelli
Nacque probabilmente in Napoli verso il 1467 da famiglia francese. Presto entrò nell'Ordine agostiniano, dove [...] non fosse una semplice esegesi della dottrina aristotelica, ma una vera e propria negazione della dimostrabilità dell'immortalità dell'anima secondo la ragione naturale, tesi dichiarata formalmente eretica dal recente concilio lateranense ...
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La seconda rivoluzione scientifica: matematica e logica. I teoremi di incompletezza di Godel
Carlo Cellucci
I teoremi di incompletezza di Gödel
Nei giorni 5-7 settembre 1930 ebbe luogo a Königsberg [...] finitaria per aver senso, e (2) un concetto di verità matematica oggettiva in quanto contrapposto a quello di dimostrabilità veniva guardato con grandissimo sospetto ed era ampiamente rifiutato come privo di significato. (in Feferman 1984, p. 107 ...
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Godel, teorema di
Gödel, teorema di teorema che riguarda l’incompletezza di un’ampia classe di teorie formali, tra cui la teoria formale dell’aritmetica (→ aritmetica, sistema formale per la). Costituisce [...] , allora al suo interno non è possibile dimostrare la formula G, altrimenti si avrebbe come conseguenza la dimostrabilità della formula non G (quindi l’incoerenza della teoria).
Utilizzando tale argomentazione Gödel arriva al risultato che ...
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Carnap
Carnap Rudolf (Ronsdorf, Wuppertal, 1891 - Santa Monica, California, 1970) filosofo e logico di origine tedesca, naturalizzato statunitense nel 1941. Ha dato notevoli contributi alla filosofia [...] della logica alla sintassi del linguaggio scientifico, in quanto le nozioni centrali della logica (derivabilità, dimostrabilità ecc.) sono del tutto caratterizzabili in termini sintattici. Di convinzioni socialiste e pacifiste, con l’avvento ...
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L'Ottocento. Introduzione. Le radici del sapere contemporaneo
Enrico Bellone
Le radici del sapere contemporaneo
Nell'introduzione allo sviluppo scientifico e culturale che si è realizzato durante la [...] . Dal fallimento di quel tentativo sorsero, immediatamente, esiti inattesi. La dimostrabilità della tendenza alla distribuzione maxwelliana era interpretabile come dimostrabilità di una necessità, per così dire matematica, della seconda legge della ...
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Hilbert
Hilbert David (Königsberg, Prussia Orientale, oggi Kaliningrad, Russia, 1862 - Göttingen, Bassa Sassonia, 1943) matematico tedesco. La sua opera ha segnato emblematicamente per la matematica [...] studiando il concetto di dimostrazione all’interno della stessa teoria formale dei numeri al fine di escludere la dimostrabilità in essa di una contraddizione. Hilbert fonda così la teoria della dimostrazione (Beweistheorie) o metamatematica, cioè la ...
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GRAZIANO da Brescia
Franco Bacchelli
Nato a Brescia verso la metà del XV secolo, la prima notizia su di lui è, probabilmente, quella che, con il nome di "frater Gratius de Brixia", lo registra come [...] . Supplément au répertoire de M. Fréderic Stegmüller, ibid., p. 119; S. Offelli, Il pensiero del concilio Lateranense V sulla dimostrabilità razionale dell'immortalità dell'anima umana, in Studia Patavina, I (1954), pp. 7-40; II (1955), pp. 3-17 ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Giovanni Girolamo Saccheri
Vincenzo De Risi
Il matematico Girolamo Saccheri è considerato il primo scopritore (seppure suo malgrado) delle geometrie non euclidee. Nella sua opera principale, Euclides [...] geometria euclidea. Un assioma è infatti una proposizione evidente, ma non indimostrabile; ed è anzi proprio la sua dimostrabilità a garantirne l’evidenza. Gli assiomi si distinguono tuttavia dai teoremi, in quanto la loro dimostrazione è immediata ...
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GIANOTTI, Ferdinando
Giuseppina Bock Berti
Nacque a Corsico, presso Milano, il 22 ag. 1920 da Giuseppe e da Rosa Sala, e nel 1940 si iscrisse alla facoltà di medicina e chirurgia dell'Università di [...] prima descrizione come entità autonoma, studiò i rapporti con l'epatite B in considerazione della costante dimostrabilità nei soggetti malati della presenza dell'antigene Australia (Rilievi di una particolare casistica tossinfettiva caratterizzata da ...
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Filosofia
Formulazione logicamente coerente di un insieme di definizioni, principi e leggi generali che consente di descrivere, interpretare, classificare, spiegare fenomeni di varia natura.
Le domande [...] questa concezione possono essere fatte altre obiezioni più profonde come, per es., l’illecita identificazione tra verità e dimostrabilità.
Con la scoperta delle geometrie non euclidee, avvenuta nel 19° sec., il metodo assiomatico classico fu posto in ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non credere alla v. delle parole di qualcuno;...