I problemi religiosi
Antonio Rigon
Il quadro normativo
Fra XIII e XIV secolo si sviluppa un'intensa attività disciplinatrice che mira a dare ordine al clero e alle strutture della Chiesa veneziana. [...] qualcuno, riecheggiando i testi conciliari, aveva dichiarato essere di Dio (68).
Ma, al di là dei pur importanti la persistente vitalità della figura del "patrinus", confessore e padre spirituale che guidava il fedele nella vita di pietà e ...
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Religione e società
Guido Formigoni
L’epoca della Restaurazione aveva visto all’opera su scala europea una tendenza a riscoprire i legami tra civiltà e religione, all’ombra della prevalente tradizione [...] rapporto tra Chiesa e Stato regolato dalla libertà: «Santo padre, il potere temporale non è più per voi garanzia e pensiero, Milano 2003, pp. 99-152.
M. Viroli, Come se Dio ci fosse. Religione e libertà nella storia d’Italia, Einaudi, Torino 2009.
C ...
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La riforma protestante
Aldo Stella
Influssi erasmiani e propaganda filoluterana
Il ruolo di Venezia nella diffusione del luteranesimo, come poi di altre confessioni non cattoliche o eterodosse, fu [...] e la virtù dell'Altissimo l'avrebbe adombrata, cosicché il nascituro giustamente sarebbe stato chiamato Figlio di Dio e unigenito del Padre, come lo definì san Giovanni nel capitolo primo del suo vangelo.
Riconosciuta dunque senz'altro la divinità ...
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I plebisciti e le elezioni
Gian Luca Fruci
La congiuntura politica decisiva per il processo di unificazione, che si apre nell’aprile 1859 con la guerra franco-piemontese all’Austria e si conclude nel [...] », il «Redentore Re d’Italia», «l’Angelo di Dio» e l’«uomo mandato da Dio», un «Miracolo di Re».
L’idea della venuta e il censo al figlio o al genero.
Analogamente, il padre può trasmettere ai figli i propri diritti elettorali e viceversa avvalersi ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Dante e il «Buon Barbarossa» ossia Introduzione alla «Monarchia» di Dante
Bruno Nardi
1. - Dopo quanto ebbi a scrivere intorno a La «Donatio Constantini» e Dante, negli [...] avessero tentato di eleggere un re d'altra discendenza. Padre e figli ebbero il titolo di patrizi romani. Un nuovo meas detto da Cristo a san Pietro è contenuto tutto quello che Dio commise a Geremia! Quando è così, che bisogno c'era della Donatio ...
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Società primitive
Adam Kuper
Introduzione
Il termine 'primitivo' deriva dal latino primitivus, che significa 'primo in ordine di tempo'. In questa accezione è usato in varie lingue europee per indicare [...] peccato o di comportamenti immorali, oppure della disobbedienza a Dio o all'autorità legittima. L'uomo, secondo queste stesso termine venisse usato per designare il padre e il fratello del padre indicava che in tempi remoti gli uomini condividevano ...
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Eguaglianza
Norberto Bobbio
di Norberto Bobbio
Eguaglianza
sommario: 1. Eguaglianza e libertà. 2. Eguaglianza e giustizia. 3. Le situazioni di giustizia. 4. I criteri di giustizia. 5. La regola di giustizia. [...] uomini sono tra loro fratelli in quanto figli dello stesso Padre - e un'interpretazione filosofica, che si fonda generalmente sette ereticali che lottano per l'avvento del Regno di Dio, che sarà il regno della fratellanza universale, quanto gli ...
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Le accademie e l'istruzione
Gino Benzoni
Fattore indispensabile dell'umana convivenza e sua precipua espressione la conversazione. "Conversare, per praticare insieme". Così, ne La fabrica del mondo [...] una loro "moralità", resta pur sempre prezioso "dono grande di Dio" (9).
Non v'è dubbio: per quel tanto che autorizza "maxime in humanità". Esemplare in proposito Bernardo Bembo, il padre di Pietro: sino in punto di morte - sottolinea Sanudo ...
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Legittimità
Pier Paolo Portinaro
Introduzione
Si attribuisce legittimità a un ordinamento politico quando in base ad argomenti giuridici e morali lo si ritiene degno d'essere riconosciuto all'interno [...] sostiene la tesi che, pur discendendo ogni potere da Dio, esso può essere trasmesso per investitura dal popolo al di "mostrare la differenza fra il governante di una società politica, il padre di una famiglia e il capitano di una galera" (II, 2), ...
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Giovanni XXII
Christian Trottmann
Jacques Duèse, figlio di Arnaud Duèse, nato a Cahors intorno al 1244, eletto papa il 7 agosto 1316 e incoronato il 5 settembre, morì ad Avignone il 4 dicembre 1334; [...] qualche tempo al servizio di Roberto d'Angiò, succeduto al padre il 5 maggio 1309, ma dal 18 maggio 1310 Clemente anime dei santi in cielo non vedevano e non avrebbero visto Dio faccia a faccia prima del giudizio universale. G. interpretava in tal ...
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dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; v. anche iddio). – 1. a. L’Essere...
padre
(ant. patre) s. m. [lat. pater -tris]. – 1. a. Uomo che ha generato uno o più figli, considerato rispetto ai figli stessi: essere, diventare p.; p. di molti figli; o anche nei rapporti umani, affettivi e sociali relativi al ruolo di...