La predicazione è stata lo strumento di comunicazione di massa che più a lungo e capillarmente ha operato in Europa e in Italia, importante sia come veicolo di conoscenza religiosa e orientamento morale, [...] precocemente nell’alto medioevo (➔ cristianesimo e lingua) ed era diventata omiletica era già in via d’abbandono nel Quattrocento e non è un caso che l avrà da biastemare quella che più di tutti appresso Dio l’ave amato, et aiutato, Maria Vergine. Ah ...
Leggi Tutto
LAZZATI, Giuseppe
Nicola Raponi
Figlio di Carlo e Angela Mezzanotte, nacque a Milano il 22 giugno 1909, quarto di otto fratelli.
Dal 1915 iniziò le elementari a Milano, alla scuola Vittoria Colonna, [...] modo d'impiantarsi del cristianesimonel "mondo" in genere" e il "rapporto tra cristianesimo e umanità tout-court". è quello di P. Vanzan, Il mondo, la Chiesa e il regno di Dio nella vita e opera di uno "starez" occidentale, in G. L.: vivere da ...
Leggi Tutto
JEMOLO, Arturo Carlo
Francesco Margiotta Broglio
Nacque a Roma, nella zona di via Tomacelli, il 7 genn. 1891, unico figlio di Luigi e di Anna Adele Sacerdoti.
Il padre, siciliano di Ragusa, fu ragioniere [...] postulato storico centrale del cristianesimo, il secondo Buonaiuti seguenti, penso che sono stati amati da Dio quelli che hanno chiuso gli occhi in tempo J. morì a Roma il 12 maggio 1981.
Nel 1959 gli era stata conferita la medaglia d'oro ...
Leggi Tutto
ACONCIO (Acconcio, Aconzio, Conzio, Concio, Acontio, Contio, Aconcius, Acontius, Contius, Concius), Iacopo (Giacomo)
Delio Cantimori
Nato o a Trento o a Ossana in Val di Sole, fra il 1492 e il 1520, [...] in rovina la Cristianità e specialmente il cristianesimo evangelico rinnovato consistono nelle discordie e nei , il quale pubblicò nel 1580 (?) l'operetta che l'A. aveva lasciato pronta per la stampa, Una essortazione al timor di Dio,e la dedicò alla ...
Leggi Tutto
CIAMPOLI, Giovanni battista
Augusto De Ferrari
Nacque a Firenze nel 1590 da antica e nobile (ma non ricca) famiglia, che, come ramo dei Cavalcanti, risale al 1300.
Poco si sa del padre, Lodovico, e [...] Pisa, dove il C. si laureò in utroque iure nel 1614, alla presenza, fra gli altri, di Benedetto due ambiti assai diversi, dato che Dio si è rivelato agli uomini sia , come s. Tommaso accordò il cristianesimo e Aristotele. Il suo programma di ...
Leggi Tutto
Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] Dio ha creato la natura in bellezza: deturpare la bellezza creata è sempre peccato e quindi A. rivolge un duro rimprovero a coloro che, mantenendo dopo la conversione al cristianesimo discorso estetico, cioè nel campo morale, nel campo retorico, in ...
Leggi Tutto
GUIDICCIONI, Bartolomeo
Rotraud Becker
Nacque a Lucca nel 1469, figlio di Giovanni, attestato come gonfaloniere nel 1460, e di Angela di Niccolò Pietro Burlamacchi. La famiglia apparteneva alla nobiltà [...] Anche nel colloquio personale non si fece convincere da Ignazio, che decise di celebrare 3000 messe perché Dio illuminasse il Consilium de emendanda Ecclesia, verso la Chiesa del primo Cristianesimo, ma piuttosto verso il modello ideale della Chiesa ...
Leggi Tutto
Nato intorno al 1195 a Lisbona, deve l'appellativo col quale è universalmente conosciuto alla città italiana che l'ospitò negli ultimi anni della sua vita e che ora ne custodisce le reliquie. Di famiglia [...] nel Marocco il 16 genn. 1220, che l'infante don Pedro aveva fatto trasportare a Coimbra nello stesso anno, maturò il progetto di convertire i musulmani al cristianesimo perfetta carità, geminata nell'amore di Dio e del prossimo. La buona conoscenza ...
Leggi Tutto
BARTOLETTI, Enrico
Bruna Bocchini
Nacque il 7 ottobre 1916 a San Donato di Calenzano, in provincia di Firenze, da Gino, fabbro, e Albertina Donnini. Enrico era il secondogenito di quattro figli: Sandro, [...] , Roma 1980; Parola di Dio e omelie, a cura di P. Gianneschi, Roma 1981; La Chiesa nel mondo, a cura di P M. Toschi, Enrico Bartoletti e il suo diario al Concilio, in Cristianesimo nella storia. Saggi in onore di Giuseppe Alberigo, a cura di ...
Leggi Tutto
Iniziazione
Stefano Allovio
Nell'ambito dell'antropologia culturale e dell'etnologia, si parla di iniziazione quando, in occasione di specifici eventi rituali, il singolo individuo muta il suo status [...] a noi più vicine, come il cristianesimo e l'islamismo): è sulla scia , a loro volta, cantano: "il fuoco di Dio sta per purificarmi. Mio padre non mi ha mai come un pezzo di legno: tagliato (come nel caso della circoncisione), perforato (in molti casi ...
Leggi Tutto
cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
patto s. m. [lat. pactum, der. di pacisci «patteggiare» (che ha la stessa radice di pax pacis «pace»), part. pass. pactus]. – 1. a. In genere, convenzione, accordo fra due persone o fra due parti: fare, concludere, stringere un p. con qualcuno...