ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] e in opposizione al mondo ‒ l'ascetismo ha lo scopo di ricongiungersi con Dio.
Nelcristianesimo, che riprende dall'ebraismo la fede nella creazione del mondo da parte di un Dio unico, l'ascetismo non sfocia in un atteggiamento di rifiuto del mondo ...
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Nel linguaggio filosofico e religioso, il governo del mondo e della storia degli uomini per opera di un essere divino (o di un principio superiore), il quale realizza i suoi piani secondo fini che trascendono [...] pensiero medievale, dove si cerca di armonizzarlo con la libera azione di Dionel mondo. Concetto tipico del cristianesimo e della teologia cristiana, quello di p. non sarà ripreso dalla filosofia che in età moderna, all’interno delle speculazioni ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] nullità, oppure avvertire in sé, nel più profondo dell’anima, un raggio principi della filosofia aristotelica, argomentava l’esistenza di Dio: a) dal movimento (inteso come passaggio dalla differenti.
Iconografia
Il cristianesimo ha elaborato una ...
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Filosofo (Röcken, presso Lützen, 1844 - Weimar 1900). Nella sua opera convivono una violenta critica distruttiva verso il passato (la tradizione filosofica, morale e religiosa dell'Occidente da Socrate [...] di assoluta ricerca della sincerità porta N. a un confronto diretto con il cristianesimo, che sfocia nella ben nota tesi della "morte di Dio". Il cristianesimo infatti ha diffuso nel mondo un principio etico (l'esigenza di verità, di veridicità, di ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] i neoplatonici; essa trova infine il proprio coronamento nelcristianesimo. Il F. stesso sottolinea la sua fedeltà alla alla dottrina platonica della bellezza: la bellezza diviene manifestazione di Dionel mondo, l'amore il nesso dell'universo, e il ...
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Qualsiasi cosa (segno, gesto, oggetto, animale, persona), la cui percezione susciti un’idea diversa dal suo immediato aspetto sensibile. L’originaria funzione pratica, prevalente ma non esclusiva, è sostituita [...] di più complesso e sottinteso (per es., il cantaro s. del dio Dioniso o del suo culto, il liṅga s. di Śiva ecc.). idee religiose irriducibili a significati codificati, la croce nelcristianesimo e la mezzaluna islamica, pur di origine analoga, ...
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Diritto
Per g. si intende il provvedimento, adottato generalmente dal capo dello Stato, di estinzione della pena a favore di un determinato soggetto. A differenza dell’amnistia e dell’indulto (Amnistia [...] della valutazione artistica.
Religione
Concessione straordinaria, e spesso miracolosa, che Dio fa all’uomo. Nelcristianesimo la teologia della g. è venuta lentamente determinandosi nel corso dei secoli attraverso la speculazione dei Padri e grandi ...
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Araldica
Aggettivo o participio che definisce le posizioni, le modificazioni, le alterazioni, le particolarità che distinguono le figure del blasone e lo scudo, allo scopo di fornire un’esatta descrizione [...] che si ritenevano proprie del dio, sia fisiche (Giano bifronte) sia morali (preveggenza di Apollo), o a elementi iconografici che di solito accompagnavano la rappresentazione della divinità medesima. Nelcristianesimo, a. divini sono quelle ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] , che contrappone la divinità buona, Ahura Mazdā, alla divinità malvagia, Ahriman; ma il motivo sopravvive anche nelcristianesimo, attraverso l’antitesi fra Dio e il diavolo.
Trasferito sul piano metafisico e filosofico, questo d. ha la sua più ...
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Giobèrti, Vincenzo. - Filosofo e uomo politico (Torino 1801 - Parigi 1852). Sacerdote, fu ministro (1848) e presidente del Consiglio (1848-49) del Regno di Sardegna e sostenitore del processo di unificazione [...] (nel 1834 la rivista mazziniana Giovine Italia pubblicò la sua lettera Della repubblica e del cristianesimo). In tale concezione dialettica del rapporto tra l'essere, proprio di Dio, e l'esistere, proprio dell'uomo, fra il razionale e ...
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cristianesimo
cristianéṡimo s. m. [dal lat. tardo Christianismus, gr. Χριστιανισμός]. – 1. La religione fondata da Gesù Cristo, nel quale i credenti riconoscono, nello stesso tempo, l’iniziatore e profeta meramente umano e il Verbo di Dio...
pneumatico1
pneumàtico1 agg. [dal gr. πνευματικός, der. di πνεῦμα πνεύματος «spirito»] (pl. m. -ci). – 1. Nel linguaggio filos., che appartiene allo spirito, che si riferisce alla vita interiore dell’uomo; in partic., nel cristianesimo dei...