Filosofo stoico (Soli o Tarso in Cilicia verso il 280 a. C. - Atene intorno al 205 a. C.); successore di Cleante nello scolarcato della Stoa, diede quella fondamentale sistemazione delle dottrine stoiche, [...] problemi logici (dottrina del sillogismo ipotetico) C. dette contributi di grande importanza. Scrittore fecondissimo, compose, secondo DiogeneLaerzio, 705 libri di cui non restano che frammenti. Per la prolissità "da donnicciola" del suo stile fu ...
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Filosofo greco, scolaro del pitagoreo Filolao, e poi, con Simmia, di Socrate, è personaggio del Fedone platonico. Dei tre dialoghi, attribuitigli da DiogeneLaerzio (III, 125), sono probabilmente spurî [...] il Φρύνιχος e la 'Eβδόμη che non conosciamo, e certamente il Πίναξ ("tavola"), forse del 1º sec. d. C., di contenuto prevalentemente cinico-stoico e di tendenza neopitagoreggiante, il cui titolo deriva ...
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Filosofo greco (4º-3º sec. a. C.), fedele discepolo e successore (271-270) di Epicuro, il quale del resto nel testamento lo aveva già designato come successore nello scolarcato e usufruttuario dei suoi [...] beni, che doveva amministrare in modo da provvedere con essi al mantenimento della scuola. Si hanno frammenti di una lettera a lui indirizzata da Epicuro; dei suoi scritti abbiamo notizie solo attraverso DiogeneLaerzio. ...
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Filosofo greco (2º-1º sec. a. C.). Della sua vita si sa solo che fu amico di Meleagro di Gadara; delle sue opere solo quel che risulta da DiogeneLaerzio, che dovette attingere largamente alla sua 'Eπιδρομὴ [...] τῶν ϕιλοσόϕων ("Saggio sui filosofi"). I Bίοι τῶν ϕιλοσόϕων ("Vite dei filosofi"), pure ricordati da DiogeneLaerzio, sono probabilmente da identificare con l'opera citata precedentemente. ...
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Filosofo stoico (1º sec. a. C.), direttore della Biblioteca di Pergamo, cercò, secondo DiogeneLaerzio, di togliere dalle opere di Zenone i passi che più urtavano lo stoicismo del suo tempo. Fu a Roma [...] per invito di Catone Uticense. Sono forse da attribuire a lui alcune tra le opere che la tradizione ascrisse al suo omonimo, figlio di Sandone ...
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Amico e scolaro di Socrate; nel dialogo di Platone a lui intitolato cerca invano di persuadere Socrate alla fuga dal carcere da lui predisposta, e nel Fedone dà le ultime disposizioni e interroga il maestro [...] sulle sue ultime volontà. È incerto se abbia realmente scritto i 17 dialoghi di cui DiogeneLaerzio (II, 121) cita i titoli. ...
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Filosofo stoico (seconda metà del 2º sec. a. C.); scolaro di Diogene di Seleucia. DiogeneLaerzio cita di lui un Περὶ ϕύσεως ("Della natura") e un Περὶ εἱμαρμένης ("Del fato"). Egli anticipò l'orientamento [...] eclettico che prevalse poi nella media Stoa, talora in contrasto con alcune concezioni stoiche (dottrina della conflagrazione periodica del cosmo, problema gnoseologico) ...
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Filosofo greco (4º-3º sec. a. C.) della scuola megarica, scolaro di Eubulide. Per il suo spirito polemico, gli fu scherzosamente alterato il nome in Elenxino (᾿Ελεγξῖνος "il confutatore"). In Plutarco [...] appare come contemporaneo di Stilpone e di Menedemo. DiogeneLaerzio riferisce che polemizzò con Zenone stoico. ...
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Filosofo stoico (sec. 2º a. C.), scolaro di Diogene di Seleucia. È da identificare probabilmente con l'Apollodoro autore di scritti di fisica, etica e logica e, con minor probabilità, con Apollodoro ὁ [...] ῎Εϕιλλος, scrittori entrambi citati presso DiogeneLaerzio. ...
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Filosofo stoico (sec. 1º a. C.), autore, secondo Strabone, di un Quadro dei filosofi successori di Zenone, probabile fonte di DiogeneLaerzio, per la sua trattazione della filosofia stoica. ...
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sorite1
sorite1 s. m. [dal lat. sorites, gr. σωρείτης o σωρίτης, der. di σωρός «mucchio, cumulo»]. – 1. Termine usato dallo scrittore greco Diogene Laerzio (3° sec. d. C.) per indicare una delle argomentazioni sofistiche (nota anche come sofisma...