Diritto
Ciascuna delle annotazioni interlineari o marginali che accompagnano i testi giuridici medievali. Con valore collettivo, la raccolta delle annotazioni di un glossatore a un testo, con eventuale [...] incorporazione di g. d’autori precedenti.
Le g. diventarono frequenti nel dirittoromano postclassico, col decadere degli studi giuridici. Il più celebre impiego di tale metodo di studio è quello che si ebbe a Bologna, a partire dall’11° sec., con ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diritto e magia
Laura Pepe
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il diritto delle origini, e dunque anche il più antico diritto greco e romano, [...] città, ove vengono impiegate come sanzioni nelle leggi o nei trattati internazionali.
La magia e il dirittoromano
Che anche il dirittoromano delle origini presenti evidenti legami con la magia è stato asserito da molti antropologi, sociologi e ...
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Diritto d’autore e normativa europea
Laura Schiuma
Premessa
Il diritto d’autore, come tecnica di protezione di interessi che si appuntano sulla creazione delle opere dell’ingegno, nasce storicamente [...] , quanto piuttosto «la realizzazione di una pluralità di mercati sui quali sfruttare in posizione monopolistica il proprio diritto» (Romano 2001, p. 171).
La circostanza, inoltre, che lo stesso mezzo sia allo stesso tempo ‘utilizzazione economica’ da ...
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Diritto di informazione e all’informazione
Vincenzo Zeno-Zencovich
Il binomio diritto/informazione assume, e non solo nella lingua italiana, una serie di significati legati solitamente alla preposizione [...] su una canzone c’è una differenza incommensurabile.
Anche nei sistemi che non hanno una base di dirittoromano e che poggiano invece sul diritto inglese e sulla sua evoluzione e diffusione (i cosiddetti sistemi di common law), nei quali vi è una ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto mercantile
Francesco Migliorino
Un nuovo Medioevo del diritto?
Mondi globali tracciano l’orizzonte del nostro tempo storico. Con la nostalgia di un centro perduto per sempre, la condizione postmoderna [...] e consuetudini che affondavano le loro radici in un’età mitica, precedente la nascita delle leggi del regno e del dirittoromano (Cordes, in From 'lex mercatoria' to commercial law, 2005). C’è tuttavia del vero nell’esordio di Malynes. L’espressione ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Diritto canonico e diritto ecclesiastico
Carlo Fantappiè
Nella tradizione culturale e nell’ordinamento universitario del nostro Paese, dall’Unità fino a oggi, diritto canonico e diritto ecclesiastico [...] . La seconda mira a costruire – in analogia con quanto proposto da Emilio Betti per il dirittoromano – una nuova ermeneutica delle dottrine curiali mediante il confronto con le teorie dogmatiche contemporanee e la loro traduzione in concetti del ...
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Diritto e politica
Dieter Grimm
La produzione del diritto
Le società premoderne
L'attuale rapporto fra diritto e politica è determinato essenzialmente dalla positivizzazione del diritto, ossia dal processo [...] forma tradizionale, o furono modificati mediante la ricezione - sollecitata non dai legislatori, ma dalla dottrina - del dirittoromano, che rispetto alle consuetudini giuridiche locali era dotato di maggiori capacità di adattamento. Anche quando nel ...
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Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] una più precisa formulazione dottrinaria alle rispettive tesi: il primato dell’imperatore si richiama ai principi del dirittoromano, mentre la supremazia del papa è proclamata risolutamente sulla base dell’origine divina della Chiesa, che, perciò ...
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Filosofo (Napoli 1668 - ivi 1744). Terzultimo degli otto figli di Antonio, modestissimo libraio, e di Candida Masullo, dotato di un carattere che egli stesso definiva "melanconico ed acre", di debole e [...] uno; De constantia iurisprudentis), e di una lunga serie di Notae (1722). Perduto il concorso a una cattedra di dirittoromano con la cui retribuzione avrebbe potuto far fronte alle sue esigenze economiche, V. si diede alla ricomposizione dell'opera ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] . d.C., quando si compie il tentativo di unificazione giuridica di Diocleziano, che cercò di imporre l’adozione del dirittoromano a tutti i sudditi dell’Impero pervenuti alla cittadinanza con la Constitutio Antoniniana del 212 d.C. In questo periodo ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...