Impero che si costituì in Europa nel Medioevo a partire dalla data simbolica del 25 dicembre dell’800, quando Carlomagno ricevette la corona in S. Pietro da papa Leone III. Oltre che una realtà territoriale [...] (v. fig.), rifacendosi all’uso della terminologia imperiale romana tardo-antica, favorita anche dalla contemporanea riscoperta del dirittoromano nella sua codificazione giustinianea. Con gli Svevi, inoltre, l’impero cercò di assumere tratti politico ...
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Giurista (Venatura, Sassoferrato, 1313 o 1314 - Perugia 1357). Personalità tra le più illustri nella storia del diritto italiano, fu apprezzato in tutta Europa per la profondità di pensiero, la forza di [...] civilis, l'opera che raccoglie i testi fondamentali del dirittoromano.
Vita e opere
Discepolo a Perugia di Cino da accursiana, e da lui prese il nome tutta una corrente del diritto europeo. Lasciò commenti a ogni parte del Corpus iuris civilis ( ...
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Giurista italiano (Palermo 1875 - Roma 1947); ha insegnato diritto amministrativo e costituzionale nelle univ. di Camerino, di Modena, di Milano e di Roma. Insegnò anche diritto ecclesiastico e internazionale.
Fu [...] una raccolta di Scritti minori (2 voll., 1950).
□ Giuristi anche il figlio Salvatore (n. Modena 1904 - m. 1975), prof. di diritto civile nella univ. di Firenze, e Silvio (n. Modena 1907), prof. di istituzioni di dirittoromano nell'univ. di Torino. ...
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Giurista e uomo politico italiano (Pozzallo, Ragusa, 1904 - Firenze 1977), prof. di istituzioni di dirittoromano (dal 1933), ha insegnato nell'univ. di Firenze. Deputato democristiano alla Costituente, [...] le opere romanistiche: La sostituzione pupillare (1930); La successione ereditaria intestata e contro il testamento in dirittoromano (1930); La personalità scientifica di Sesto Pedio (1938); La genesi del sistema nella giurisprudenza romana (1972 ...
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Giurista e uomo politico (Bologna 1827 - ivi 1898); prof. di materie giuridiche all'univ. di Bologna (1853-1888), deputato radicale dal 1869 e senatore dal 1889. Tra le sue opere: Studi di dirittoromano. [...] Diritto delle obbligazioni (1856) e Lezioni su temi del ius familiae (1881). ...
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Stato dell’Europa settentrionale, costituito dalle regioni orientali della Penisola Scandinava, dalle isole baltiche di Gotland e Öland e da altre minori. Confina a NO e a O con la Norvegia, a NE con la [...] soltanto sulla base di documenti non essenzialmente letterari. Infatti le antiche tradizioni del diritto consuetudinario, in parte non ancora influenzate dal dirittoromano e canonico, trascritte da giuristi, spesso su iniziativa regia, in un corpus ...
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Imperatore romano (Italica, Betica, 53 d. C. - Selinunte, Cilicia, 117). Di famiglia senatoria (il padre fu console, governatore della Betica, prese parte alla guerra giudaica, fu console in Siria e Asia), [...] doveva affrontare quello dei cristiani, verso i quali fu intransigente, cercando però di rispettare i principî di giustizia del dirittoromano, istruendo i giudici a non tener conto delle denunce anonime, a dar luogo a processi solo dietro precise ...
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Il corpo umano dopo la morte.
Medicina
Caratteristiche del c. sono la rigidità, che interviene poche ore dopo la morte, e le macchie ipostatiche, che intervengono più tardi e sono determinate da stravasi [...] giuridico c. è il corpo umano dopo la morte, anche se privo di qualche sua parte. Nel dirittoromano vigeva il principio dell'incommerciabilità del c. e del suo assoggettamento a rigorose disposizioni riguardanti la sepoltura e la cremazione ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] sui generis di Dio. Aspra e robusta, l'apologetica di T. rivendicò contro la persecuzione imperiale i fondamenti stessi del dirittoromano, la giustizia e l'equità, violate dai giudici pagani, iniqui e parziali con i cristiani. Ma l'atteggiamento di ...
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Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] la preparazione, con la collaborazione, da lui richiesta, di De Rossi e di Henzen. Nel 1854 fu chiamato alla cattedra di dirittoromano a Breslavia, e dopo il successo della Römische Geschichte (I-III, 1854-56) passò (1858) a Berlino per i lavori del ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...