Giurista (Bagnolo, Firenze, tra il 1181 e il 1185 - forse Bologna tra il 1259 e il 1263), il più famoso rappresentante della scuola dei glossatori. Il suo nome è legato alla Glossa perpetua a tutto il [...] ancora fino al 1627; il suo studio si diffuse per tutti i paesi europei dove il dirittoromano penetrò come diritto comune (tanto che la recezione del dirittoromano si poté dire una recezione, in gran parte, dell'opera d'A.), subendo manipolazioni e ...
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(lat. Lusitani) Antica popolazione, originariamente insediata nella regione del Portogallo compresa tra i fiumi Tago e Duero. Precedentemente ritenuti di origine iberica, più recenti studi ne hanno accertato [...] romane di carattere militare, 4 municipi, di cui solo Olisipo (Lisbona) di dirittoromano, e 36 civitates stipendiariae che ottennero da Vespasiano il diritto latino. La romanizzazione fu più intensa nelle pianure, dove ebbe notevole sviluppo l ...
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Giurista e uomo politico (Bausset, Tolone, 1746 - Parigi 1807). Dal 1765 esercitò l'avvocatura nel parlamento di Aix, che abbandonò nel 1790 per rifugiarsi a Lione e a Parigi. Chiamato (1800) da Napoleone [...] ispiratore del codice civile, ma a differenza di questo adoperò tutta la sua influenza per far trionfare, quanto più possibile, le soluzioni del dirittoromano. La sua opera maggiore è: Discours, rapports et travaux sur le code civil (post., 1845). ...
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Giurista italiano (sec. 13º), nativo del Mugello, addottoratosi a Bologna e poco dopo professore di diritto civile a Pistoia (1279), quindi a Bologna (1284) e più tardi forse anche a Siena. Nel 1297, chiamato [...] una generale revisione del Sextus, pare abbia compilato il titolo di De regulis iuris, ricavato in gran parte dal dirittoromano. Tornato l'anno seguente a Bologna, vi morì poco dopo. Nella sua opera scientifica (Additiones al Digesto, un apparato ...
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Umanista e scrittore politico polacco (n. Ostroróg, Poznań, 1436 - m. 1501). Dopo aver studiato a Erfurt, conseguì a Bologna (1459) la licentia docendi in diritto canonico e dirittoromano. Rientrato in [...] patria, ebbe missioni a Roma e in Sassonia, e morì voivoda di Poznań. Deve la sua fama al trattato Monumentum pro reipublicae ordinatione (tra il 1460 e il 1470), che rappresenta un significativo momento ...
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Giurista italiano (Cerreto Sannita 1914 - Napoli 2014), professore universitario dal 1942, ha insegnato istituzioni di dirittoromano nelle università di Catania e di Napoli, dove è stato preside della [...] . Fondatore e direttore delle riviste Iura e Labeo. Tra le opere: Storia del dirittoromano (1948); L'ordinamento giuridico romano (1949); Diritto privato romano (1958); La rivoluzione della plebe (1975); La democrazia a Roma (1979); Giusromanistica ...
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Valditara, Giuseppe. - Giurista e uomo politico italiano (n. Milano 1961). Laureato in Giurisprudenza, avvocato, docente ordinario di Dirittoromano, è direttore scientifico della rivista giuridica Studi [...] giuridici europei. Nel 2018 è stato nominato Capo dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca. Eletto al Senato nel 2001, 2006 ...
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Alcalá de Henares Città della Spagna centrale (201.380 ab. nel 2006), a E di Madrid, sul fiume Henares. Centro commerciale e industriale.
Dal 12° al 15° sec. fu la residenza preferita dei re di Castiglia. [...] Alfonso XI vi riunì (1348) le cortes che promulgarono l’ Ordinamento di Alcalá, corpo organico di leggi che riconosceva ufficialmente le Siete partidas d’Alfonso X, fino allora non promulgate, aprendo così le porte ai princìpi del dirittoromano. ...
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Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] i privilegi feudali e quello (20-26 agosto) della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, l’atto di morte dell’ancien
L’inizio del Medioevo coincide con la caduta dell’Impero romano d’Occidente (476), ma è solo sotto i Capetingi ( ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] dei medesimi fini spirituali sotto la potestà del romano pontefice, e una realtà interiore (corpo mistico di da tempo immemorabile o per concessione pontificia. Rispetto all’antico ‘diritto di asilo’ l’Accordo di revisione del Concordato all’art. ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...