LOCAZIONE
Roberto MONTESSORI
Giuseppe TASSINARI
Emilio ALBERTARIO
. Dirittoromano. - Già nel dirittoromano la locatio conductio presenta tre tipi fondamentali: locatio rei, locatio operis faciendi, [...] , in Riv. it. sc. giur., 1927, p. 529 segg., 1928, p. 3 segg.; E. Costa, La locazione di cose in dirittoromano, Torino 1915; C. Ferrini, La colonia parziaria, in Opere, III, Milano 1929, p. 1 segg.; C. Longo, Sulla natura della merces nella locatio ...
Leggi Tutto
PATTO (pactum)
Vincenzo ARANGIO-RUIZ
Carmelo SCUTO
Dirittoromano. - Dal verbo pacio o paciscor che letteralmente significa "fare la pace", il patto indica nel più antico latino (ad es. nelle XII [...] all'obbligazione a proprio carico. Avuto riguardo alla sua origine, il detto patto si ha ordinariamente nella compravendita: in dirittoromano, in base alla lex commissoria, la vendita si considerava come mai conclusa se il venditore non riceveva il ...
Leggi Tutto
. Nel dirittoromano a cagione del potere sovrano dell'antico pater familias i rapporti tra genitori e figli sono stati regolati piuttosto tardi. Nondimeno delle relazioni domestiche tra padre e figli [...] il consenso dei figli legittimi, se ve ne erano. In seguito trovarono a questo riguardo applicazione norme del dirittoromano e del diritto canonico, ma influì pure l'antica costumanza barbarica di non distinguere tra le varie specie di illegittimi ...
Leggi Tutto
Nel dirittoromano, campo del diritto di accrescimento erano il condominio e l'eredità.
Condominio. - Se uno dei condomini dello schiavo non poteva acquistare per mezzo dello schiavo, come accadeva nel [...] , che l'erede per accrescere non abbia bisogno di nuova accettazione e l'accrescimento operi, anzi, a sua insaputa.
Nel dirittoromano si distingueva una triplice forma di congiunzione: re et verbis, se la chiamata riguardava la medesima cosa ed era ...
Leggi Tutto
Dirittoromano. - La definizione moderna del deposito è conforme alla definizione di questo contratto (depositum, depositio) nel sistema del dirittoromano giustinianeo; ma il deposito non nacque nel diritto [...] , in Scritti giuridici, Milano 1922, II, pp. 1-136; E. Costa, Storia del dirittoromano privato, 2ª ed., Torino 1926, p. 364 segg.; C. Longo, Corso di dirittoromano, Il deposito, Milano 1933. Sul deposito irregolare, v. specialmente: J. C. Naber ...
Leggi Tutto
Nel dirittoromano era così chiamata la facoltà di stringere alcuni rapporti giuridici di contenuto patrimoniale tra cittadini romani e stranieri. Per rendersi conto delle cause giustificatrici di questo [...] ius commercii e ius gentium è necessario premettere brevi considerazioni sull'ordinamento giuridico romano. Il ius Quiritium imponeva doveri e riconosceva diritti solo nell'ambito della civitas, riguardava cioè soltanto i cittadini romani; chi non ...
Leggi Tutto
Nel dirittoromano, la confisca era una vera e propria pena di natura patrimoniale, che colpiva il patrimonio del condannato, in tutto o in parte. Ma già nel diritto intermedio andò profilandosi come mezzo, [...] confisca come pena per determinati delitti che si commettono dal cittadino all'estero; la confisca è, anzi, conseguenza "di diritto" della condanna, salva la facoltà al giudice di applicare in sua vece il sequestro dei beni (determinandone la durata ...
Leggi Tutto
Il dirittoromano conobbe varie figure giuridiche di compascolo. Il compascolo, come rapporto di diritto privato, si stabilisce quando più proprietarî acquistano un terreno a pascolo perché serva in comune [...] a provvedere il tribunale per regolare il modo e gli effetti del recesso.
Bibl.: B. Brugi, Dei pascoli comuni nel dirittoromano, germanico e italiano, in appendice al Commentario delle Pandette di F. Glück, VIII, Milano 1900, p. 307 segg.; id., Dei ...
Leggi Tutto
Nel dirittoromano classico, e più ancora nel diritto giustinianeo, l'equità, concepita come idea di giustizia sia astratta, cioè generale, sia particolare, cioè riferita al singolo caso concreto, ha grandissima [...] Arch. giuridico, LXXXV, p. 224 segg.; E. Osilia, L'equità nel dir. privato, Roma 1923; G. Maggiore, L'equità e il suo valore nel diritto, in Riv. internaz. di fil. del dir. 1923, p. 256 segg.: P. Bonfante, Equità, in Riv. dir. civ., 1923, p. 190; P ...
Leggi Tutto
Giurista e storico del dirittoromano nato il 20 maggio 1802 a Trarbach (presso la Mosella) e morto a Roma il 3 maggio 1870. Insegnò nelle università di Berlino (1826-1829) e di Bonn (1829-1870). Mente [...] Bonn); personalmente curò, tra le altre, l'edizione delle Regulae di Ulpiano (4ª ed., 1855).
Scrisse inoltre: Pandekten des röm. Privatrechts, I e II, 1, Bonn e Lipsia 1853-55; Pandekten, Grundriss eines Lehrbuches des gemeinen auf das römische Recht ...
Leggi Tutto
romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...