sponsio In dirittoromano, antico contratto verbale, con il quale era possibile assumere obbligazioni di qualsiasi contenuto mediante la pronuncia di determinate parole. Aveva origine probabilmente sacrale, [...] giacché presenta analogie con la formula del giuramento; ma già intorno alla metà del 5° sec. a.C. il negozio della s. era del tutto laicizzato, e perciò utilizzabile dai privati al fine di contrarre impegni ...
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Istituto risalente al dirittoromano (actio popularis) e successivamente accolto nell’ordinamento dello Stato liberale, secondo il quale, in via eccezionale, è riconosciuta a chiunque (quivis de populo) [...] violato e bisognoso di tutela, come comunemente accade ogni qual volta l’attore richieda la tutela giurisdizionale dei suoi diritti soggettivi. Nell’azione popolare, invece, l’attore si presenta come «rappresentante» di un interesse che non è suo, ma ...
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Giurista (Brno 1854 - Vienna 1938), prof. di dirittoromano a Cernăuţi (1879), Graz (1882), Breslavia (1884-95), Strasburgo (1895-1900), Vienna (1900-25). Eminente storico del processo civile romano, materia [...] in cui ha portato contributi fondamentali con ampie e originali ricerche. Alla dottrina contrattuale della litis contestatio e della formula, che è fra i suoi più alti contributi, sono dedicate le opere: ...
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In dirittoromano, rituale con cui si procedeva alla sottoposizione di un pater familias alla potestà di un altro pater familias, che gli succedeva in tutti i rapporti, producendo un effetto paragonabile [...] a quello di una successione universale per causa di morte. Si trattava, propriamente, di una pratica adottiva, distinta, però, dall’adoptio in senso stretto, nella quale soggetto alla potestas dell’adottante ...
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Giurista (Breslavia 1860 - Berlino 1935). Prof. di dirittoromano nelle univ. di Königsberg, Strasburgo, Heidelberg. Socio straniero dei Lincei (1926). Il suo nome è legato alla rinascita della critica [...] delle fonti del dirittoromano, che si può dire abbia preso le mosse dalla sua opera, di carattere sistematico, Interpolationen in den Pandekten (1887). Lo stesso metodo interpolazionistico applicò a opere di padri della Chiesa (Atanasio), a statuti ...
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Giurista (Bruchsal 1794 - Stoccarda 1866). Prof. di dirittoromano e di diritto naturale a Liegi, Lovanio, Ginevra, di diritto canonico a Tubinga. La sua attività scientifica ebbe grande importanza per [...] du droit belgique (1837); Französische Staats- und Rechtsgeschichte (3 voll., 1845-48). Tra le opere di diritto naturale e canonico: Doctrina iuris philosophica aphorismis distincta (1830); Rechtsphilosophie als Naturlehre des Rechts (1839); Die ...
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Giurista (Cesena 1867 - ivi 1946). Fu prof. di dirittoromano nell'univ. di Camerino, quindi (1894) nell'univ. di Innsbruck, dove rimase fino al 1904; insegnò quindi dirittoromano, poi civile, nell'univ. [...] molte opere di carattere giuridico, tra cui: Corso di dirittoromano (1918-22); I contratti a favore dei terzi. Studio di dirittoromano, civile e commerciale (3a ed. 1933); Diritto internazionale privato (1935); Delle obbligazioni in generale (1935 ...
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Giurista (Vicenza 1857 - Bologna 1931), prof. di dirittoromano nelle univ. di Perugia (1885), Macerata (1886), Messina (1887), Parma (1891), Bologna (dal 1902). Socio nazionale dei Lincei (1928), accademico [...] d'Italia (1930). Ha apportato contributi personali alla scienza romanistica: le sue Istituzioni di dirittoromano (2 voll., 2a ed. 1928) costituiscono un'opera scientificamente originale; di grande interesse è anche l'altra sua opera, Le obbligazioni ...
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Giurista (Klagenfurt 1879 - Basilea 1951), prof. di dirittoromano e di diritto civile tedesco. Insegnò nelle univ. di Innsbruck, Praga, Francoforte sul Meno, Lipsia, Berlino, Tubinga, Ankara. Discepolo [...] 'Oriente antico, promuovendo una preziosa opera di comparazione giuridica. Negli ultimi anni, tormentato dal problema della crisi del dirittoromano, lasciò il suo credo scientifico nell'opera ultima Europa und das römische Recht (1947). Tra le altre ...
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Storico del dirittoromano (Djakarta 1920 - Oegstgeest 2013), prof. di storia del diritto olandese all'univ. di Utrecht (1949-52), e di dirittoromano in quella di Leida (dal 1953, ora prof. emerito). [...] opere: Verkenningen op het gebied der receptie van het Romeinse Recht ("Osservazioni sul concetto di acquisizione del dirittoromano", 1950); Interpretatio multiplex (1953); Philip of Leyden and his treatise "De cura reipublicae et sorte principantis ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...