Giurista francese (Parigi 1884 - ivi 1964), prof. di dirittoromano nelle univ. di Grenoble, Lilla, Parigi; socio straniero dei Lincei (1901). Tra le sue opere principali si ricordano: Le témoignage instrumentaire [...] en droit romain (1910); Étude sur les élections abbatiales en France jusqu'à la fin du règne de Charles le Chauve (1913); La fonction du très ancien testament romain (1922); Histoire de la lettre de change ...
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Giurista (Iesi 1875 - Napoli 1957). Prof. di dirittoromano nelle univ. di Urbino, Macerata, Modena, Pavia, Napoli. Socio nazionale dei Lincei (1951). La sua opera eccelle nella esegesi e critica delle [...] ); Studi sulla tutela (1925-26); Istituti tutelari (1929); Diritto ereditario romano (1923-33); L'estinzione dell'obbligazione nel dirittoromano (1935); Il concorso dei creditori nel dirittoromano (1937-38); Requisiti e modi di costituzione delle ...
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Espressione del dirittoromano con cui fu indicato, nella Polonia anteriore alle spartizioni, il complesso di diritti e privilegi acquisiti dalla nobiltà, resi obbligatori e vincolanti per tutti i sovrani [...] eletti in Polonia (➔ Kosiče). Ai p. si aggiunsero gli articoli enriciani, accettati dal vescovo J. de Monluc, fiduciario di Enrico di Valois, come condizione all’elezione di questi a re di Polonia (1573): ...
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Giurista italiano (Castrovillari 1869 - Roma 1938), prof. di dirittoromano a Messina, Pavia, Milano. Insigne romanista, ha apportato contributi personali alla scienza del dirittoromano, specialmente [...] campo delle servitù e del concetto di successione. Tra le sue opere: La categoria delle servitutes nel dirittoromano classico (1900); L'origine della successione particolare (1902-03); Il criterio giustinianeo della natura actionis (1905); Appunti ...
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Nel dirittoromano, potere di cui era investito ogni magistrato repubblicano, sia che fosse titolare anche di imperium (potere assoluto di governo) sia che non lo fosse. In particolare, la nozione di p. [...] serviva a porre in relazione il potere del singolo organo magistratuale con quello degli altri organi, di pari o maggior grado, secondo il principio generale par maiorve potestas plus valeto («una p. pari ...
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Giurista (Mehringen 1803 - Berlino 1873); prof. di dirittoromano a Berlino (1829-72). Appartenne alla scuola storica del diritto di F. K. von Savigny, della quale fu uno fra i rappresentanti più insigni. [...] Fece il primo tentativo di ricostruzione dell'Edictum perpetuum del pretore romano (Edicti perpetui quae reliqua sunt, 1869). Scrisse una pregevole Römische Rechtsgeschichte (2 voll., 1857-59) e un'opera sulla tutela (Das Recht der Vormundschaft, 3 ...
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Giurista (Altona 1825 - Oberstdorf 1883), prof. di dirittoromano nelle univ. di Basilea (1854), Erlangen (1857), Kiel (1861), Giessen (1868), Bonn (1869). Scrisse opere dogmatiche e storiche di diritto [...] romano, ma i suoi scritti migliori sono nel campo della storia del diritto tedesco e canonico. Tra le opere principali: Ulrich Zasius (1857); Geschichte der populären Literatur des römisch-canonischen Rechts in Deutschland (1867); Präsumption der ...
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Giurista italiano (Brescia 1908 - Bologna 1978), prof. di dirittoromano (dal 1939) nelle univ. di Modena, Padova e infine Bologna; socio nazionale dei Lincei (1973). Opere principali: Per un'ipotesi sulle [...] maggiore come limite alla responsabilità contrattuale (1938); Epigrafia giuridica greca e romana (1942); Procedura civile romana (3 voll., 1946-50); Il problema d'origine del processo romano extra ordinem (1965); e corsi universitarî sul processo ...
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Giurista (Strasburgo 1861 - ivi 1935), ha insegnato dirittoromano, diritto amministrativo e diritto costituzionale nelle univ. di Caen, Nancy e Strasburgo ed è stato il massimo esponente del positivismo [...] giuridico francese.
Tra le sue opere principali, si segnalano: Contribution à la théorie générale de l’État (1920-22); La Loi, expression de la volonté générale (1931); Confrontation de la théorie de la ...
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Giurista francese (Bordeaux 1851 - ivi 1920), prof. di dirittoromano a Bordeaux (dal 1885). Coltivò con particolare predilezione gli studî di diritto bizantino. Tra le sue opere: Études de droit byzantin: [...] I, L'῾Επιβολή (1892-95); Méditation sur la constitution ῾Εκάτεροι et le ius poenitendi (1900); Du casus non existentium liberorum dans les Novelles de Justinien (1907, in collab. con G. Platon); La meditatio ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...