Giurista e storico del dirittoromano (Trarbach sulla Mosella 1802 - Bonn 1870), prof. a Berlino (1826) e Bonn (1829), curò edizioni di testi giuridici romani (Brachilogo, 1829; Notitia dignitatum, 1839-50; [...] Regulae di Ulpiano, 1855) ricche di osservazioni acute: pregio, questo, anche delle sue opere dogmatiche (Pandekten des römischen Privatrechts, 1843; Grundriss eines Lehrbuches des gemeinen Civilrechts, ...
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Giurista (Bozzolo, Mantova, 1864 - Torino 1942). Insegnò dirittoromano nelle univ. di Camerino, Cagliari, Macerata, Messina, Parma, Torino. Socio nazionale dei Lincei (1932). I suoi numerosi studî sul [...] negozio giuridico, sulla comproprietà, sul colonato, sui legati, ecc. sono stati raccolti in 4 volumi: gli Scritti vari di dirittoromano (1952) e gli Scritti giuridici (3 voll., 1972). ...
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Storico del dirittoromano (Montpezat-de-Quercy 1849 - Parigi 1917). Dal 1885 alla morte fu segretario redattore alla Camera dei deputati. Scrisse trattati e monografie di diritto pubblico romano accurati [...] ma non originali; eccellenti invece sono i suoi commentarî a monumenti epigrafici di recente scoperta, in specie alle iscrizioni sui saltus africani e alla lex metalli Vipascensis ...
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Giurista (Hannover 1833 - Marburgo 1898); prof. di dirittoromano a Marburgo (1871-98). Fu uno degli ultimi rappresentanti dell'antica scuola storica del dirittoromano. Tra le sue opere: Ueber die Lehre [...] von den untheilbaren Obligationen (1862); Interdikte des römischen Rechtes, nel commentario alle Pandette di Ch. F. von Glück (1889-96) ...
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Giurista (Rostock 1846 - Tubinga 1911), prof. di dirittoromano nelle univ. di Giessen, Jena, Tubinga. È annoverato fra i rappresentanti della scuola di Tubinga, col fondatore della quale P. von Heck diresse [...] l'Archiv für die civilistische Praxis. Tra le sue opere, Das bedingte Rechtsgeschäft (1872); Lehrbuch der Pandekten (1888) ...
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Giurista e storico (Breslavia 1848 - Heidelberg 1911). Insegnò dirittoromano ad Amsterdam dal 1878 al 1907. Lasciò contributi fondamentali, modelli di metodo critico, sulle fonti romanistiche dell'alto [...] Medioevo, i cui risultati confluirono nell'opera maggiore, rimasta incompiuta: Geschichte der Quellen und Literatur des römischen Rechts im früheren Mittelalter (1891) ...
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Giurista (Terlizzi 1832 - Napoli 1895), prof. di dirittoromano nell'univ. di Napoli. Intelletto limpido e profondo, armonizzò i metodi critici e sistematici della pandettistica tedesca con le tradizioni [...] della scuola italiana. Tra le opere: Sistema del diritto civile romano (1883); Trattato delle obbligazioni (1887); Corso di dirittoromano (1890). ...
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seniorato In dirittoromano, forma di fedecommesso, per la quale, essendo data la precedenza alla linea discendente, in mancanza di questa il patrimonio passava al più vecchio fra tutti i discendenti del [...] primo possessore del fedecommesso, senza riguardo alla maggiore o minore prossimità del grado ...
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Giurista (Rottenbach 1826 - Jena 1888), prof. di dirittoromano nelle univ. di Königsberg e di Jena. Partecipò alla vita politica prussiana. Fra i suoi scritti romanistici ebbe particolare risonanza Zur [...] Lehre von der römischen Actio, ecc. (1857), in polemica con B. Windscheid ...
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Giurista (Bassin, Pomerania, 1803 - ivi 1868), prof. di dirittoromano a Greifswald. Tra le sue opere: De iudicibus apud Romanos (1826); Äussere und innere Geschichte des römischen Rechts (1838-41). ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...