Giurista italiano (Chiusa di Pesio 1845 - Torino 1917), fratello di Antonio. Insegnò filosofia del diritto nell'univ. di Torino, ma fu anche studioso di diritto internazionale e di storia del dirittoromano; [...] impronta sociologica di taluni suoi scritti. Delle numerose opere ricordiamo: La vita del diritto nei suoi rapporti con la vita sociale (1880; 2a ed. 1890); Le origini del dirittoromano (1888); La filosofia del diritto nello stato moderno (1902-03). ...
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Romanista (Parma 1866 - Bologna 1926). Discepolo di G. Brini, insegnò la storia del dirittoromano nelle università di Parma (1891-97) e di Bologna (dal 1897 alla morte). Studiò l'antichità classica per [...] le opere: Papiniano: studio di storia interna del dirittoromano (4 voll., 1894-99); Storia delle fonti del dirittoromano (1909); Profilo storico del processo civile romano (1918); Storia del dirittoromano pubblico (2a ed., 1920); Crimini e pene da ...
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Giurista italiano (Bronte 1888 - Milano 1966); è stato (dal 1912) prof. di dirittoromano a Perugia, Catania, e nell'univ. cattolica del S. Cuore di Milano, e socio nazionale dei Lincei (1956). Vasta la [...] compensazione nel dir. romano (1927); Istituzioni di dir. romano (1929-30; 4a ed. 1965); Successione testamentaria e donazioni (1943); Le servitù prediali (1946); Il dirittoromano-cristiano (3 voll., 1952-54); Il dirittoromano (1957); Le donazioni ...
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Giurista italiano (Cagliari 1853 - Roma 1931); prof. nelle univ. di Macerata, Genova, Napoli, fu fatto senatore nel 1912; socio corrispondente dei Lincei (1919). Contribuì con l'insegnamento e con le opere [...] italiani di dirittoromano. Classiche le note al trattato delle Pandette del Windscheid, da lui tradotto in collaborazione con P. E. Bensa (1888-1906). Restano tutt'oggi fondamentali i suoi corsi universitarî sul diritto ereditario romano (1900-02 ...
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Figlio (n. 1484 - m. Stendal 1535) del principe elettore Giovanni, gli successe nel 1499. Strenuo avversario della Riforma, contribuì alla proclamazione dell'editto di Worms e divenne elemento di spicco [...] luteranesimo nei suoi dominî. Nel 1527 regolò con la Constitutio Ioachimica il diritto di successione nel suo stato secondo il dirittoromano. Si garantì (1529) il diritto di successione in Pomerania. Nel 1506 fondò l'università di Francoforte sull ...
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Giureconsulto italiano (sec. 12º) specializzato nel diritto longobardo. Le sue opinioni sono esposte, di seguito e spesso in contrasto a quelle di Ariprando, di cui forse A. fu discepolo, in un commento [...] ai primi due libri della Lombarda, opera di un ignoto compilatore o reportatio di scolari, che amplia o rielabora, con intenti critici e con una maggiore utilizzazione del dirittoromano, l'analoga opera che va sotto il nome di Ariprando (v.). ...
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Giurista (Napoli 1701 - ivi 1761); magistrato a Napoli (1730) e consigliere del re (1748), divenne (1753) prof. di diritto feudale. Avvocato di grande fama, si dedicò soprattutto allo studio del diritto [...] romano e di quello dei suoi tempi. Tra le sue opere ricordiamo: Respublica iurisconsultorum, 1731, completata da Feriae autumnales, 1752; Delle viziose maniere di difendere le cause nel foro, 1744. ...
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Giurista (Livorno 1863 - ivi 1942); prof. (dal 1890) di dirittoromano e di diritto civile nelle univ. di Messina, Pavia e Roma; socio corrisp. (1927) dei Lincei. Relatore generale del progetto per un [...] codice uniforme italo-francese delle obbligazioni e dei contratti, fondatore (1909) e direttore della Rivista di diritto civile. Opera principale: Trattato delle donazioni (1898; 2a ed., 1935). ...
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Apologeta e scrittore cristiano (sec. 2º-3º d. C.). Considerato il padre della teologia latino-occidentale, che già allora si differenziava dalla grande speculazione teologica greco-orientale, fu uno dei [...] sui generis di Dio. Aspra e robusta, l'apologetica di T. rivendicò contro la persecuzione imperiale i fondamenti stessi del dirittoromano, la giustizia e l'equità, violate dai giudici pagani, iniqui e parziali con i cristiani. Ma l'atteggiamento di ...
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Storico e antropologo (Basilea 1815 - ivi 1887). Autore di opere sulla cultura, la religione e il diritto di Roma (tra le altre: Geschichte der Römer, 1857, in collaborazione con F. D. Gerlach), B. entrò [...] , Berlino e Gottinga, avendo a maestri L. Ranke e F. C. Savigny. Dedicatosi per influsso di quest'ultimo allo studio del dirittoromano, ne fu per gli anni 1841-1843 professore all'univ. di Basilea; dal 1843 al 1866 fu giudice del tribunale d'appello ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...