Giurista tedesco (Breslavia 1851 - ivi 1921), prof. nelle univ. di Gottinga, Halle, Marburgo, Breslavia e nel 1907-08 alla Columbia University di New York. Coltivò lo studio del dirittoromano, anche comparativamente [...] coi diritti moderni; mostrò particolare inclinazione per opere di carattere dogmatico. La sua opera maggiore è: Der Irrtum bei nichtigen Verträgen nach dem römischen Recht (1882-83). Importanti anche le Institutionen des römischen Rechts (1894). ...
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Giurista e storico tedesco (Dresda 1766 - Lipsia 1824), prof. nell'univ. di Lipsia, dapprima di diritto antico (dal 1789), poi (dal 1796) di diritto sassone; è considerato uno dei fondatori della scuola [...] del dirittoromano. Come assessore alla Corte suprema esplicò le sue doti anche nel campo della pratica. Fra le opere: Historia iuris romani ecc. (1790); Lineamenta institutionum historiae iuris romani (1802-05); Institutiones iur. rom. litterariae ...
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Giurista (n. Nimega 1647 - m. presso Leida 1725). Insegnò dirittoromano prima a Nimega, quindi a Franeker, a Utrecht e infine a Leida, dove fu due volte rettore. Dette vigoroso impulso allo studio delle [...] fonti letterarie ed epigrafiche. Tra le sue opere: Probabilium iuris civilis libri IV (1674-79); De iure summi imperii et lege regia (1699); De religione ab imperio iure gentium libera (1706); Commentarius ...
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Nome umanistico del giurista Ulrich Zäsi o Zasy (Costanza 1461 - Friburgo in Br. 1536). Ottenne il titolo di doctor iuris nel 1505-06. Teorico e filologo insigne, fu un rinnovatore, in Germania, degli [...] alla Chiesa romana. Rivestì molte cariche pubbliche; redasse lo Stadtrecht di Friburgo. La sua opera scientifica spazia, oltreché nel dirittoromano, nel canonico e nel pubblico e privato germanico. Le opere di Z. furono raccolte in sei volumi (1590 ...
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Giurista tedesco (Mauchenheim, Renania, 1831 - Halle 1918); prof. di dirittoromano, poi di diritto processuale a Heidelberg, Basilea e Halle, deve la sua fama agli studî riguardanti la storia delle fonti [...] romanistiche dell'alto Medioevo e dei primordî della scuola di Bologna, tra i quali: Zur Geschichte der Rechtswissenschaft am Anfänge des Mittelalters (1874); Über die Heimat und das Alter des sogenannten ...
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Giurista (Lipsia 1826 - ivi 1905), prof. nell'univ. di Lipsia (dal 1862), insigne cultore della storia del dirittoromano. Socio straniero dei Lincei (1893). Opere principali: Die Lehre vom ius aequum [...] et bonum und ius gentium der Römer (4 voll., 1856-75); Die XII Tafeln (2 voll., 1883); Römische Rechtsgeschichte (3 voll., 1892-1903). Altre opere: Drei epigraphische Konstitutionen Konstantin des Grossen ...
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Storico italiano del diritto (Tregnago 1887 - ivi 1943). Prof. univ., insegnò storia del dirittoromano e diritto comparato nelle univ. di Messina, Siena, Firenze, Padova. Partecipò in qualità di delegato [...] e ad altre commissioni internazionali. Coltivò particolarmente gli studî di diritto greco-romano, ma estese le sue ricerche anche all'occidente gotico-longobardo, al diritto comparato e alla diplomatica giuridica. Le sue opere sono state ripubblicate ...
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Giurista tedesco (Westen 1819 - Jena 1906); prof. nelle univ. di Basilea, Rostock, Jena. Dal dirittoromano si volse a più ampie indagini storico-giuridiche riguardanti i popoli indo-europei. Continuò [...] con 4 voll. (1870-79) il commentario alle Pandette di C. Fr. Glück. Fra le altre opere: Die bonorum possessio (1844-48); Über die Entwicklung eines positiven gemeinen Rechts in der civilisierten Menschheit ...
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Giurista (Atene 1878 - ivi 1932). Coltivò il diritto greco e romano. Laureato in patria studiò in Germania sotto la guida di L. Mitteis; tenne quindi ad Atene la cattedra di istituzioni di dirittoromano. [...] storia giuridica in Grecia. Tra le opere: ᾿Εμπράγματος ἀσϕάλεια κατὰ τὸ ἑλληνικὸν καὶ κατὰ τὸ ῥωμαϊκὸν δίκαιον ("L'ipoteca nel diritto greco e romano", 1909); ῾Ιστορικὴ ἐξέλιξις τοῦ ἀρραβῶνος ἐν τῷ ἐνοχικῷ δικαίῳ ("Sviluppo storico della garanzia nel ...
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Giurista e diplomatico tedesco (n. Alsfeld 1652 - m. 1698), prof. nelle univ. di Strasburgo e di Giessen (dal 1683), poi (1686) ai servigi del duca di Württemberg, che rappresentò al congresso della pace [...] di Ryswyk (1697). In numerosi scritti respinge la dottrina del valore universale del dirittoromano, illustrando l'originalità dell'ordinamento politico tedesco. Tra le opere: In Sev. de Monzambano (cioè S. von Pufendorf) de statu imperii Germanici ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...