Giurista, filologo, storico ed epigrafista (Garding, Holstein, 1817 - Charlottenburg 1903). Dedicatosi allo studio dell'antichità italica e romana, venne (1844) in Italia a ricercare e illustrare iscrizioni [...] la preparazione, con la collaborazione, da lui richiesta, di De Rossi e di Henzen. Nel 1854 fu chiamato alla cattedra di dirittoromano a Breslavia, e dopo il successo della Römische Geschichte (I-III, 1854-56) passò (1858) a Berlino per i lavori del ...
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Si intende per dote un bene o un complesso di beni che, al momento delle nozze, la donna (o chi per lei) apportava al marito per contribuire alle spese ed agli oneri patrimoniali derivanti dal matrimonio. [...] Istituto risalente al dirittoromano, ma sempre meno diffuso nella pratica, la D. trovava ampia disciplina negli artt. 177-209 ss. c.c. La riforma del diritto di famiglia (l. 19 maggio 1975, n. 151), ritenendo la dote un istituto ormai anacronistico, ...
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Giurista italiano (Bronte 1888 - Milano 1966); è stato (dal 1912) prof. di dirittoromano a Perugia, Catania, e nell'univ. cattolica del S. Cuore di Milano, e socio nazionale dei Lincei (1956). Vasta la [...] compensazione nel dir. romano (1927); Istituzioni di dir. romano (1929-30; 4a ed. 1965); Successione testamentaria e donazioni (1943); Le servitù prediali (1946); Il dirittoromano-cristiano (3 voll., 1952-54); Il dirittoromano (1957); Le donazioni ...
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Contratto tipico, disciplinato dal Codice civile (artt. 1960-1964), con il quale il debitore o un terzo si obbliga a consegnare, a garanzia del credito, un immobile al creditore affinché questi ne percepisca [...] i frutti, che verranno imputati anzitutto a scomputo degli interessi, se dovuti, e quindi del capitale. L’istituto, che risale al dirittoromano, è in declino da tempo.
Voci correlate
Garanzia. Diritto civile
Patto commissorio ...
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Unione fisica, morale e legale dell’uomo (marito) e della donna (moglie) in completa comunità di vita, al fine di fondare la famiglia e perpetuare la specie.
Antropologia
Se inteso nella sua definizione [...] nel Medioevo, per opera dei canonisti, e consiste nell’ulteriore requisito della celebrazione formale della cerimonia (per il dirittoromano era sufficiente il semplice consenso delle parti).
In seguito al Concilio di Trento (1563), per i cattolici è ...
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Giurista (Bagnolo, Firenze, tra il 1181 e il 1185 - forse Bologna tra il 1259 e il 1263), il più famoso rappresentante della scuola dei glossatori. Il suo nome è legato alla Glossa perpetua a tutto il [...] ancora fino al 1627; il suo studio si diffuse per tutti i paesi europei dove il dirittoromano penetrò come diritto comune (tanto che la recezione del dirittoromano si poté dire una recezione, in gran parte, dell'opera d'A.), subendo manipolazioni e ...
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Giurista italiano (Palermo 1875 - Roma 1947); ha insegnato diritto amministrativo e costituzionale nelle univ. di Camerino, di Modena, di Milano e di Roma. Insegnò anche diritto ecclesiastico e internazionale.
Fu [...] una raccolta di Scritti minori (2 voll., 1950).
□ Giuristi anche il figlio Salvatore (n. Modena 1904 - m. 1975), prof. di diritto civile nella univ. di Firenze, e Silvio (n. Modena 1907), prof. di istituzioni di dirittoromano nell'univ. di Torino. ...
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Giurista italiano (sec. 13º), nativo del Mugello, addottoratosi a Bologna e poco dopo professore di diritto civile a Pistoia (1279), quindi a Bologna (1284) e più tardi forse anche a Siena. Nel 1297, chiamato [...] una generale revisione del Sextus, pare abbia compilato il titolo di De regulis iuris, ricavato in gran parte dal dirittoromano. Tornato l'anno seguente a Bologna, vi morì poco dopo. Nella sua opera scientifica (Additiones al Digesto, un apparato ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] romana, ibid., II, p. 206 segg. (Res mancipi e res nec mancipi, Roma 1888-89); id., Corso di dirittoromano, I, Diritto di Famiglia, Roma 1925 (ivi bibl.); G. Brichetti, La natura originaria della famiglia romana nella tradizione giuridica italiana ...
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L'etimologia della parola italiana (dal lat. civitas) ci fa risalire solo a uno dei due concetti fondamentali che tale parola racchiude. La città infatti può essere considerata e studiata o dal lato materiale, [...] dei Romani, I, Torino 1907, p. 177 segg.; II, p. 430 segg.; E. De Ruggiero, La patria nel diritto pubblico romano, Roma 1921; P. Bonfante, Storia del dirittoromano, 3ª ed., Milano 1923, I, pp. 72 segg., 229 segg., 267 segg., 332 segg., 471 segg.; II ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...