schiavitù
Sergio Parmentola
Uomini proprietà di altri uomini
Dalla preistoria al mondo moderno, la schiavitù è esistita sotto varie forme; benché condannata nella Convenzione di Ginevra del 1926, in [...] erano punite severamente: in alcune società i padroni avevano diritto di vita e di morte sugli schiavi; in altre la perché gli altri lavori erano svolti dagli schiavi.
Il mondo romano
A Roma la schiavitù ebbe un’evoluzione simile. Dopo la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Il Medioevo
Giuseppe Galasso
Un nuovo paesaggio storiografico
La storiografia dal 6° sec. in avanti (per il senso che questo termine poteva allora avere) è quella che qui possiamo considerare il punto [...] risolto in una prassi che è di fatto quella di una realtà romano-germanica, anche se continua ad apparire e a essere considerata e di tutto quanto ne emerge, non solo in fatto di diritti.
Siamo, ormai, sempre più avanti sulla strada di quella ...
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BALBO, Cesare
Ettore Passerin d'Entrèves
Nacque in Torino da Prospero e da Enrichetta Taparelli d'Azeglio il 21 nov. 1789. Orfano della madre già nel 1792, fu affidato, col fratello cadetto Ferdinando [...] d'Italia, in cui, partendo dalla crisi conclusiva dell'Impero romano, giungeva appena a trattare della dominazione dei Longobardi, fino , dichiarando che "non si può, non si deve mutare [un diritto], se non col consenso, con l'accordo di chi ne è ...
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ADRIANO IV, papa
Paolo Lamma
Nicola Breakspear nacque tra il 1110 e il 1120 ad Abbot's Langley, non lontano dall'abbazia di St. Albany, presso Verulamio, nell'Hertfordshire. Secondo taluni, Nicola sarebbe [...] Federico, ispirato dalle memorie di Carlo e di Ottone e dalla tradizione giustinianea, presentatagli dal rinnovato interesse per il dirittoromano, tendeva ad esercitarla libera da ogni vincolo e da ogni soggezione, anche al di là dei patti stabiliti ...
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PAIS, Ettore
Leandro Polverini
PAIS, Ettore. – Nacque a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) il 27 luglio 1856 da Michele, «verificatore delle contribuzioni», e Carolina Tranchero. Il padre apparteneva a una [...] , dove ottenne il trasferimento dal 1° giugno 1900, e dieci giorni dopo conseguì una nuova libera docenza in storia del dirittoromano. Alla cattedra di storia antica e all’incarico di antichità civili greche e romane affiancò la direzione del Museo ...
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Ceneri, Giuseppe
Giurista e uomo politico (Bologna 1827 - ivi 1898). Laureatosi in giurisprudenza nel 1848 a Bologna, allo scoppio della prima guerra di indipendenza si arruolò volontario nell’esercito [...] mesi, venne congedato. Rientrato a Bologna nel 1849, cominciò a esercitare la professione forense e dal 1853 insegnò Dirittoromano presso la locale università. Inizialmente fedele al governo pontificio, nel corso del 1859 si avvicinò al gruppo dei ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Dal post-Rinascimento al Risorgimento
Sergio Bertelli
Una nuova idea di Italia
Nell’Italia della metà del 16° sec. il pathos che aveva sorretto l’impegno ‘politico’ di Niccolò Machiavelli e di Francesco [...] Scrive ancora Alessandro Verri:
Vennero in seguito le leggi de’ Longobardi, né queste per lungo tempo abolirono il dirittoromano, ma bensì era permesso a ciascuno di scegliere con quale delle due legislazioni viver volesse: laonde troviamo in tante ...
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NICCOLÒ I, santo
François Bougard
Nato presumibilmente intorno all'820, N., come i suoi due predecessori, non apparteneva all'aristocrazia romana, pur non essendo di origini "modeste". Il Liber pontificalis, [...] haut Moyen Âge de saint Grégoire le Grand à la désunion entre Byzance et Rome, Paris 1968, pp. 206 ss.); B. Paradisi, Il dirittoromano nell'Alto Medio Evo, le epistole di Nicola I e un'ipotesi del Conrat, Bononiae 1967, pp. 209-51 (ora anche in Id ...
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CARLO I d'Angiò, re di Sicilia
Peter Herde
Nacque alla fine di marzo del 1226, ultimo dei sette figli del re di Francia Luigi VIII e di Bianca di Castiglia. Battezzato dal cardinal legato Romano di [...] le relative materie giuridiche in maniera più profonda e dettagliata.
Basata sul diritto vigente nell'Italia meridionale, la legislazione di C. si ispirò anche al dirittoromano e al canonico e trasse spunti dalle nonne consuetudinarie francesi. Fu ...
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Borghesia
Luciano Cafagna
Introduzione
'Borghesia' e 'borghese' sono termini che mirano a denominare, nell'uso oggi corrente, un gruppo sociale storico proprio della civiltà europea e occidentale, germinato [...] , nell'età contemporanea, sia la detenzione, come bene mercantile, della proprietà (piena, quindi, nel senso del dirittoromano), in un contesto sociale che vede crescere la quota propriamente acquisitiva di quella detenzione: la proprietà, dunque, e ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...