Nome di tre giuristi olandesi di origine tedesca. 1. Anton I (n. Frankenberg, Assia, 1564 - m. 1637) trasferì la famiglia dalla Germania in Olanda; fu prof. a Herborn (1594), Marburgo (1605), Groninga [...] del precedente, fu il più celebre della famiglia; prof. a Harderwijk (1629) e a Utrecht (1634), pubblicò testi di dirittoromano e olandese, tra cui De iudiciis (1639), De auctionibus (1653) e principalmente De criminibus (1644), un commentario ai ...
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Giurista (Beaune 1855 - Parigi 1912), prof. di diritto nell'univ. di Parigi, tra i più eminenti innovatori degli studî di diritto privato e fondatore della moderna scuola francese di diritto comparato. [...] de code civil pour l'Empire allemand, 1890). Acquistò fama anche in altri campi, quali il dirittoromano, la storia del diritto, le questioni sociali e politiche. Nella dottrina dell'interpretazione della legge fu un fervente fautore del metodo ...
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Giurista e storico (Kostroma 1854 - Parigi 1925). Studiò all'estero alle scuole di T. Mommsen e di H. Brunner; tornato in patria, ebbe (1884) la cattedra di storia del diritto all'università di Mosca, [...] che abbandonò nel 1901 in segno di protesta contro il governo. Emigrato in Inghilterra, fu nominato professore di dirittoromano nell'univ. di Oxford. Socio straniero dei Lincei (1922). Seguace dell'indirizzo di H. J. Sumner Maine, studiò anche il ...
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Magistrato e uomo politico (Königsberg 1810 - Berlino 1899), prof. di dirittoromano nell'univ. di Königsberg (1833) e giudice in quella suprema corte regionale (1834). Liberale, fu eletto (1848) deputato [...] all'Assemblea nazionale di Francoforte, che sotto la sua presidenza (dal dicembre 1848) approvò nel marzo 1849 la prima costituzione tedesca e la nomina a imperatore di re Federico Guglielmo IV, che la ...
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Giurista (Przemyśl 1881 - Varsavia 1958). Discepolo di L. Mitteis a Lipsia, fu prof. a Cracovia (1919), poi, durante la seconda guerra mondiale, a Aix-en-Provence e a New York, infine a Varsavia (1947). [...] (in Studi in onore di Pietro Bonfante, vol. I, 1930); Instytucje i historia rzymskiego prava pryvatnego ("Istituzioni e storia del dirittoromano privato", 1934; 4a ed., in collab. con W. Kozuboki, 1948); The law of Greco-Roman Egypt in the light of ...
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Nel Medioevo, titolo sia di scritti consistenti essenzialmente in un raffronto, sia di sermoni tenuti in particolari adunanze come esercizio spirituale o scolastico.
C. legum Mosaicarum et Romanarum Opera [...] L’autore dell’opera, che era originariamente divisa in più libri (di cui restano solo alcuni titoli del primo), si proponeva di dimostrare ai pagani come taluni principi-base del dirittoromano fossero stati in realtà anticipati dalla legge mosaica. ...
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Principio di diritto processuale civile, secondo il quale, una volta istituito validamente il rapporto processuale, nessun cambiamento sopravvenuto può influire su esso e far venir meno la competenza; [...] non determina, cioè, la translatio iudicii. Il principio, già conosciuto nel dirittoromano (ubi semel acceptum iudicium, ibi finem accipere debet), è accolto nel vigente codice di procedura civile; infatti l'art. 5, modificato dalla l. n. 353/1990, ...
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Editto con cui, nell’anno 212 d.C., l’imperatore Antonino Caracalla concesse la cittadinanza romana a tutti, o quasi, gli abitanti dell’Impero. Tra i pochi esclusi vi erano i cosiddetti dediticii, ossia [...] eredità e sulle manomissioni).
La costituzione di Caracalla riveste grande importanza anche per la storia del dirittoromano, giacché questo venne reso teoricamente applicabile in ogni propaggine dell’Impero, sebbene i provinciali continuassero non ...
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Giurista (Danzica 1760 - Halle 1817). Insegnò nelle univ. di Jena, Würzburg, per breve tempo a Landshut, quindi a Halle. Ideò la grande enciclopedia che fu l'Allgemeine Encyklopädie di J. G. Ersch e J. [...] S. Gruber. Insegnò, oltre al dirittoromano, anche il diritto privato germanico, il diritto naturale e il pubblico, lasciando in ogni campo contributi originali. Opere principali: Versuch über den Grundsatz des Naturrechts (1785); De legum in ...
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Giurista (Obervellach, Carinzia, 1874 - ivi 1953). Formatosi alla scuola di L. Mitteis, fu prof. di dirittoromano nelle univ. di Graz, Vienna, Heidelberg, Monaco, poi di nuovo (dal 1935) Vienna. Socio [...] , i papiri bizantini di quella biblioteca. Aderendo all'indirizzo di P. Koschaker, auspicò l'attuazione di una storia del diritto antico (antike Rechtsgeschichte), in una vasta sintesi che cogliesse gli elementi comuni e quelli specifici di ciascun ...
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romano1
romano1 agg. e s. m. (f. -a) [lat. Romanus]. – 1. a. Di Roma, come città e stato del mondo antico: la storia r.; la repubblica r., l’impero r.; il popolo r., la popolazione r. (v. anche S.P.Q.R.); la civiltà, l’arte r.; la letteratura...
diritto2
diritto2 (ant. dritto) s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – 1. In senso ampio, nel linguaggio letter. (non quindi come termine tecnico del linguaggio giur.), ciò che è giusto, o è sentito o dovrebbe essere sentito come giusto,...