L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] e natura diversi, quali ad es.: soggetti preverbali e costituenti dislocati (come nel caso della dislocazione a sinistra con ripresa pronominale nella fig. 7; ➔ dislocazioni), delimitati da innalzamenti o abbassamenti di tono; costituenti focalizzati ...
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I pronomi personali, come tutti i ➔ pronomi, sono una sottoclasse della categoria più generale delle cosiddette pro-forme, parole semanticamente vuote (o quasi) che servono a sostituire altre unità linguistiche [...] , cit., pp. 14-15)
Più raramente, l’antecedente può precedere il pronome anaforico: si tratta di una dislocazione a destra (➔ dislocazioni) con effetto di prolessi («anticipazione»), con cui si vuole creare un’aspettativa nell’ascoltatore:
(26) … ma ...
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di Silvia Morgana
La storia linguistica dell’Ottocento copre un arco cronologico più esteso rispetto al mero XIX secolo e va dall’arrivo dei francesi in Italia nel 1796 fino al 1915: è infatti l’inizio [...] polivalente e vari tipi di concordanza a senso, e sono frequenti anche vari processi di tematizzazione (dislocazioni con ripresa pronominale, frasi scisse) con funzione testuale, «particolarmente congeniali alle strategie pragmatiche messe in atto ...
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La norma linguistica può essere definita «come un insieme di regole, che riguardano tutti i livelli della lingua (fonologia, morfologia, sintassi, lessico, testualità), accettato da una comunità di parlanti [...] paradigmatico è quello della ripresa (o dell’anticipazione) con un pronome clitico (➔ clitici) di un elemento dislocato a sinistra (o a destra; ➔ dislocazioni), che già nel Cinquecento molti grammatici (non però Bembo, a cui pure il tratto non sfugge ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] seguenti:
(a) il già menzionato uso dei deittici;
(b) l’uso di catene anaforiche (➔ anaforiche, espressioni);
(c) l’uso di ➔ dislocazioni, a destra (lo compro io il giornale) e sinistra (il giornale lo compro io) con riprese pronominali;
(d) l’uso di ...
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Il Novecento è il secolo dell’immagine e del suono, e la radio ne è una delle espressioni più caratterizzanti. La voce esce per la prima volta dal privato, dallo spazio comunque limitato nel quale da sempre [...] , che polivalente, ecc.), dall’alta frequenza di fenomeni di messa in rilievo (frasi scisse e pseudoscisse; frasi con ➔ dislocazioni: è lui che ...; quel libro l’ho letto volentieri; c’è presentativo; altre espressioni che sottolineano il tema: per ...
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di Christoph Schwarze
I clitici (dal gr. klíno «flettersi») costituiscono una categorie di parole variegata, caratterizzate essenzialmente dal fatto di essere brevi o brevissime (monosillabe o bisillabe); [...] in italiano come mezzi per creare collegamenti anaforici e cataforici (➔ anafora; ➔ catafora), come pronomi di ripresa nelle ➔ dislocazioni (gliel’ho dato il messaggio, a tuo cugino), oltre che per il cosiddetto raddoppiamento clitico (a me mi piace ...
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Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] l’oggetto preposizionale (➔ accusativo preposizionale), non nella posizione postverbale, come nei dialetti e nelle varietà meridionali, ma nelle dislocazioni a sinistra e a destra: a Maria non l’ha vista nessuno; mi vuoi sentire a me? La preposizione ...
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L’italiano di oggi ha ancora in gran parte la stessa grammatica e usa ancora lo stesso lessico del fiorentino letterario del Trecento. Nella Divina Commedia, a cominciare dal I canto dell’Inferno, un italiano [...] («Quel cuore, il quale la lieta fortuna di Girolamo non aveva potuto aprire, la misera l’aperse»: Dec. IV, 8, 32; ➔ dislocazioni) o l’➔anacoluto («Il Saladino [...] gli venne a memoria un ricco giudeo»: Dec. I, 3, 6).
Ma più che per le libertà ...
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L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] a (a me la spiegazione non (mi) ha convinto, a Maria nessuno l’ha invitata; ➔ accusativo preposizionale; ➔ clitici); la dislocazione a destra, in cui l’elemento anticipato dal pronome non si caratterizza come ‘dato’ ma come ‘nuovo’, e che è ...
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dislocamento
dislocaménto s. m. [der. di dislocare]. – 1. L’operazione, il fatto di dislocare, l’essere dislocato, soprattutto come spostamento o trasferimento da un luogo a un altro: d. di truppe, di materiali; il d. di un’industria bellica....
dislocare
v. tr. [der. del lat. locare «collocare», col pref. dis-1; con il sign. di «slogare», il verbo è attestato già nel lat. mediev.] (io dislòco, tu dislòchi, ecc.). – 1. Collocare nei luoghi più opportuni gruppi di persone, e spec....