Le interrogative indirette sono frasi subordinate che hanno la forma di una domanda che non è autonoma, come quella veicolata dalle ➔ interrogative dirette (1), ma dipende da un verbo (2-3), un aggettivo [...] in evidenza, lo si può collocare a sinistra del suo predicato, come in (34), o lo si può anche estrarre dall’interrogativa indiretta e dislocarlo a sinistra del verbo reggente, come in (35):
(30) non so se Marco è [o sia] arrivato
(31) non so se è [o ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...]
così come può essere modificato l’ordine di un costituente come l’oggetto, che può essere dislocato tanto a sinistra quanto a destra (➔ dislocazioni):
(18) i frutti del vostro lavoro li avete finalmente visti, o no?
(19) vogliamo dargliela, una ...
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L’espressione italiano dell’emigrazione designa tutte le forme di italiano parlate, nei paesi di destinazione, da emigrati italiani e dai loro discendenti. Questa nozione esclude le forme di italiano apprese [...] anni «è venuto qui a quindici anni»;
(k) fenomeni di riduzione di negazione multipla: vedo niente «non vedo niente»;
(l) dislocazioni di elementi tematici, a sinistra: la gente la vedi in giro; a destra: non li lasciano andare negli appartamenti i ...
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L’➔accordo morfologico (di ➔ genere e di ➔ numero) tra i diversi elementi presenta varie forme.
Una sequenza di soggetti può presentare profili diversi e, quanto all’accordo, esiti diversi:
(a) se uno [...] oggetto è invece obbligatorio con ne usato come partitivo in funzione di oggetto:
(12) ho visto parecchi film
ma, con dislocazione (➔ dislocazioni):
(13) di film, ne ho visti parecchi
(14) ho comprato delle mele e ne ho mangiate tre (Cordin 2001: 650 ...
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Una frase incidentale (detta anche semplicemente incidentale) è una frase inserita all’interno di un’altra frase (detta frase ospite) con cui non forma una struttura sintattica. La frase incidentale, cioè, [...] prosodica che lo stacca dal predicato (➔ soggetto); lo stesso può valere per un verbo e il suo complemento (➔ dislocazioni). Le regole del nostro sistema di scrittura (➔ lingua scritta), tuttavia, non consentono o non impongono di separare tali ...
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Angelo Ambrogini, detto il Poliziano (Montepulciano 1454 - Firenze 1494), fu uno dei maggiori umanisti e poeti del Quattrocento (➔ Umanesimo e Rinascimento, lingua dell’). Accolto giovanissimo in casa [...] di emulare in componimenti destinati all’esecuzione e al canto la struttura del discorso orale. Si incontrano così ➔ dislocazioni (le pene ch’i’ ho tante, non l’arei), enunciati nominali (➔ nominali, enunciati), subordinate relative con ripresa ...
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L’iperbato (dal gr. yperbatón «trasposto», in lat. transgressio «superamento») è una figura retorica che consiste nell’inserire tra due o più parole collegate sintatticamente uno o più segmenti di discorso, [...] , l’iperbato sembra tendere a riprodurre il registro quotidiano grazie a espedienti sintattici della lingua parlata (topicalizzazioni, dislocazioni, frasi scisse e pseudo-scisse; ➔ focalizzazioni) che ne governano la resa informativa secondo i moduli ...
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LINGUAGGI SETTORIALI
Claudio Giovanardi
Con l. s. s'intende una varietà funzionale della lingua comune utilizzata da determinati gruppi socioprofessionali per esprimere e comunicare contenuti, nozioni, [...] a varie strategie discorsive. S'intrecciano procedimenti diversi: il discorso citato e quello espositivo, l'uso di dislocazioni sintattiche e di collegamenti interfrasali ricorrenti, meccanismi di anafora e di parafrasi. Non va infine sottaciuta la ...
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Niccolò Machiavelli nacque a Firenze il 3 maggio 1469. Sulla sua formazione dà notizie il Libro dei Ricordi del padre Bernardo, dottore in legge. Il 19 giugno 1498 divenne segretario della seconda cancelleria [...] (3) e., «l’havere a travasare moglie, fante, masseritia, ella non mi quadra», la soggettiva implicita è dislocata a sinistra (➔ dislocazioni) e ripresa da ella, pronome femminile con valore di ➔ neutro noto a testi antichi e dialetti toscani (Rohlfs ...
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Per variazione diamesica si intende la capacità di una lingua di variare a seconda del mezzo o canale adottato, sia esso scritto (grafico-visivo) o parlato (fonico-acustico) (➔ lingua parlata; ➔ lingua [...] certo senso, praticamente; ➔ intercalari). Senza parlare di tutti i fenomeni sintattici di segmentazione (➔ anacoluto; ➔ dislocazioni) e di pleonasmo pronominale. Tali forme, che risulterebbero inappropriate per iscritto, sono assolutamente normali ...
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dislocamento
dislocaménto s. m. [der. di dislocare]. – 1. L’operazione, il fatto di dislocare, l’essere dislocato, soprattutto come spostamento o trasferimento da un luogo a un altro: d. di truppe, di materiali; il d. di un’industria bellica....
dislocare
v. tr. [der. del lat. locare «collocare», col pref. dis-1; con il sign. di «slogare», il verbo è attestato già nel lat. mediev.] (io dislòco, tu dislòchi, ecc.). – 1. Collocare nei luoghi più opportuni gruppi di persone, e spec....