Acidi nucleici
Franca Ascoli Marchetti
Gli acidi nucleici sono molecole complesse di grandi dimensioni attraverso le quali avviene la trasmissione dell'informazione genetica. Essi sono presenti nelle [...] una base azotata eterociclica, a sua volta legata all'atomo dicarbonio 1' dello zucchero. La base azotata può appartenere al di ponti disolfuro. Le proteine inoltre vengono spesso sintetizzate sotto forma di precursori e subiscono quindi processi di ...
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zolfo Elemento chimico di simbolo S, di numero atomico 16, di peso atomico 32,064.
Chimica
Caratteri generali
Dello z. sono noti 4 isotopi stabili (3216S, che è il più abbondante, con circa il 95%; 3316S, [...] Lo z. liquido è una miscela di due forme, λ e μ, la prima scorrevole e solubile in solfuro dicarbonio, la seconda viscosa e insolubile in amminoacidi metionina e cisteina. La formazione dei ponti disolfuro (−S−S−) tra questi amminoacidi, presenti sia ...
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GOMMA ELASTICA (fr. caoutchouc; sp. caucho; ted. Kautschuk; ingl. India-Rubber)
Raffaele ARIANO
Fabrizio CORTESI
Giuseppe BRUNI - Tullio Guido LEVI
Sostanza ottenibile dal lattice di numerose specie [...] piperidilditiocarbammato di piperidonio, ecc.), i disolfuridi tiourame (disolfurodi liquidi rigonfianti, notiamo: benzolo, toluolo, xilolo, solfuro dicarbonio, tetracloruro dicarbonio, alcool acetone, acqua, ecc.
Oltre ai liquidi ...
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FISICO-CHIMICA FISIOLOGICA
Michele Mitolo
FISIOLOGICA Lo studio dei fenomeni fisico-chimici che si svolgono nei corpi viventi costituisce l'obietto fondamentale della fisico-chimica fisiologica; essa [...] quando si trova allo stato di solfidrato, e da ossidante quando si trova allo stato didisolfuro.
Col simbolo rH si fra queste ultime ricordiamo i composti organici con molti atomi dicarbonio, le sostanze proteiche, i saponi, gli alcoloidi, gli ...
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VULCANIZZAZIONE (XXXV, p. 608; XVII, p. 516)
Stefano OBERTO
A distanza di un secolo dalla scoperta della vulcanizzazione, non si è ancora in grado di descrivere la reazione ed il meccanismo per cui i [...] alla valenza libera dell'atomo dicarbonio contiguo. Un meccanismo analogo è disolfurodi tetrametiltiurame, dietilditiocarbammato di zinco, pentametilenditiocarbammato di piperidina, etilxantogenato di zinco, esametilentetrammina, prodotti di ...
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Nuovi materiali funzionali
Gianfranco Pacchioni
La storia dell’umanità è scandita dalla capacità di manipolare e produrre sostanze, materiali e tecnologie. Tra i materiali, basti pensare ai prodotti [...] stabili. Esempi di materiali strutturali sono gli acciai, la gomma, i tessuti, il legno, le fibre dicarbonio o la vetroresina grado di migliorarne l’efficienza. Gli anodi possono essere didisolfurodi titanio (TiS2) o più spesso di grafite, ...
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Radicali liberi
Giuseppe Rotilio
Il concetto di radicale libero ha una lunga storia nella chimica e nella biologia del 20° secolo. Un radicale libero è una qualsiasi entità molecolare, capace di esistenza [...] dicarbonio, CO, e l’acido solfidrico, H2S, hanno rivelato, in seguito a recentissime scoperte, un ruolo di modulatori dell’azione ossidante di e GSSG nello stato più comune di blanda ossidazione, quello disolfurico. In virtù della sua abbondanza ( ...
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grafene
grafène s. m. – Materiale costituito da una sequenza di atomi dicarbonio legati tra loro a formare un sistema bidimensionale (un 'foglio' di atomi), avente spessore pari alla dimensione di un [...] i vertici di un triangolo, con i quali si lega ad altrettanti atomi dicarbonio, e un orbitale p che dà origine a un legame di tipo in forma di strato monoatomico, quali nitruro di boro (BN), disolfurodi molibdeno (MoS2), diseleniuro di niobio ( ...
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Riconoscimento dell'antigene da parte dei recettori del sistema immunitario
Roy A. Mariuzza
(Center for Advanced Research in Biotechnology, Biotechnology Institute, University of Maryland Rockville, [...] Receptor, recettore delle cellule T), eterodimeri, legati da un ponte disolfuro, composti da catene α e β (o γ e δ) al Vβ8.2 di topo, la differenza media nella posizione del carbonio α per i residui che stabiliscono contatti con SEC₃ è di soli 0,9 ...
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proteina
s. f. [der. del gr. πρῶτος «primo, principale» o πρωτεῖος «che occupa la prima posizione», termine coniato in ted. (Protein) o in fr. (protéine) dal chimico oland. G. Mulder nel 1838]. – Denominazione generica (anche protide o sostanza...