La fonetica linguistica è lo studio dei suoni (o foni; ➔ fonetica articolatoria, nozioni e termini di) prodotti dai parlanti nell’atto di pronunciare una lingua. Ciò non esaurisce la totalità dei suoni [...] che (come si è detto) non compare a inizio di parola né alla fine (tranne forestierismi come mise). Anche /ʎ/ ha una distribuzione molto ristretta in tali posizioni, benché compaia in un lessema ad alta frequenza come gli (ma cfr., per contrasto, la ...
Leggi Tutto
Prima di affrontare la descrizione del sistema fonologico dell’italiano, occorre illustrare brevemente il significato del termine fonologia. Lo studio dei suoni prodotti dall’apparato fonatorio è l’oggetto [...] all’attacco della successiva. In ogni caso, essendo la distribuzionedi vocali lunghe e brevi complementare, non si generano coppie in cui viene indicata l’evoluzione temporale della frequenzadi vibrazione delle corde vocali del parlante. Può essere ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua (o italiano) d’oggi, così come quella, equivalente, di italiano contemporaneo (entrambe usate negli studi: per l’una Cortelazzo 2000, LId’O 2004, Dardano & Frenguelli 2008; per [...] di razza, con la sorda, e il pesce chiamato razza, con la sonora). Ora, alla perdita dell’opposizione tra vocali medioalte e mediobasse fa da corrispettivo una loro distribuzione , Tullio et al., Lessico difrequenza dell’italiano parlato, Milano, ...
Leggi Tutto
Insieme alle ➔ consonanti, le vocali (dal lat. (litteram) vocālem «lettera provvista di voce») sono una delle due fondamentali categorie di foni linguistici (➔ fonetica; ➔ fonologia).
Per definire le vocali [...] associate a una certa distribuzione rispetto a un’altra.
La struttura acustica delle vocali (➔ fonetica acustica, nozioni e termini di) è caratterizzata, sul sonogramma a banda larga, dalla presenza di zone difrequenza (le cosiddette formanti) in ...
Leggi Tutto
Per i grammatici antichi, il termine consonante (gr. stoikhêion [o grámma] sýmphōnon, lat. littera consonans) indicava una lettera che (per es., gr. β, γ, δ, lat. b, c, d) si riteneva non potesse essere [...] / «participio del verbo fondere»).
Tuttavia, in molte varietà di italiano la distribuzionedi [s] e [z] è diversa rispetto a quanto è ricavati da materiali appartenenti al corpus LIP, Lessico difrequenza dell’italiano parlato, De Mauro et al. 1993 ...
Leggi Tutto
L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] modi polivalenti: nei primi dieci verbi del LIP in ordine difrequenza, il presente indicativo copre circa il 60% delle occorrenze ( Bologna, il Mulino.
Voghera, Miriam (2004), La distribuzione delle parti del discorso nel parlato e nello scritto, ...
Leggi Tutto
L’area umbro-marchigiana, anche a causa della sua conformazione geografica, è stata interessata da vicende storiche piuttosto complesse, sebbene la geografia non le abbia assegnato confini naturali rigidamente [...] anche nell’italiano regionale, da Pesaro ad Ascoli) e la frequenzadi /ar-/ < re-, determinatosi per ragioni fonetiche simili nelle intacco palatale di /a/ in sillaba libera, la diversa distribuzionedi /e, o/ accentate, il cui grado di apertura è ...
Leggi Tutto
Tra le varietà regionali italiane, quella di Roma presenta alcune caratteristiche specifiche: da un lato si tratta, ormai da molti decenni, della varietà con cui tutti gli italiani vengono più spesso a [...] ’Italia centromeridionale. Si può rilevare anzitutto che la distribuzionedi /ʦ/ e /ʣ/ si presenta abbastanza varia; la assumono, menare «picchiare» (che, forse a causa della frequenza dell’oggetto preposizionale, può reggere il dativo: gli ho menato ...
Leggi Tutto
Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] distribuzionedi prestigio (o laboviana, in quanto studiata, anche con raffinati metodi quantitativi, da Labov 1972). Un esempio di vista la frequenzadi contesti in cui sono presenti diverse terze persone. Si tratterebbe dunque di una strutturazione ...
Leggi Tutto
Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] fonologico e che si differenziano soltanto nella distribuzionedi alcuni fonemi è un compito piuttosto arduo attestato in fiorentino, si riduce progressivamente per numero, ruolo e frequenza mano a mano che ci si allontana da Firenze (e il ...
Leggi Tutto
distribuzione
distribuzióne s. f. [dal lat. distributio -onis]. – 1. a. L’atto di distribuire, cioè di dividere, ripartire, dispensare o assegnare fra più persone o in più luoghi: d. di viveri, di pacchi dono; la d. della posta; la d. del...
numero
nùmero s. m. [dal lat. numĕrus; cfr. novero]. – 1. Ciascuno degli enti astratti che rappresentano insiemi di unità, ordinati in una successione infinita (serie naturale dei n.) nella quale ogni elemento conta un’unità in più rispetto...