Uomo politico e generale romano (275 circa - 203 a. C.). Console (233 e 228), dopo la battaglia del Trasimeno, nella seconda guerra punica, fu dittatore (217) e iniziò la strategia del temporeggiamento [...] , nel secondo (228) avrebbe combattuto la legge agraria di Flaminio. Dopo la sconfitta romana al Trasimeno fu eletto dittatore con procedura straordinaria dai comizi (217) e diede avvio a quella famosa strategia del temporeggiamento, nella quale già ...
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Console romano nel 460 a. C., dittatore nel 458, salvò l'esercito del console Minucio circondato dagli Equi sul M. Algido. Si narra che accogliesse a malincuore la nomina a dittatore e che, celebrato il [...] trionfo sugli Equi, tornasse a coltivare il suo campicello. Secondo una tradizione non degna di fede, fu fatto dittatore anche nel 439 per fronteggiare Spurio Melio. ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] dedicò con energia a definire il nuovo assetto dello Stato romano portando alle logiche conseguenze i risultati di decenni di lotte monarchia: egli si pose alla testa dello Stato come dittatore a vita e imperator, riserbando per sé una serie ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] ambra, pelli di animali e schiavi; caduto l’Impero romano d’Occidente, questi traffici continuarono con l’Impero bizantino L. Heiberg, satirico autore di vaudevilles, critico hegelianeggiante e dittatore del gusto fino all’avvento di G. Brandes, ai ...
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Scrittore (Pescara 1863 - Gardone Riviera 1938). Fu uno dei maggiori esponenti del decadentismo europeo. Dotato di una cultura molto vasta, mostrò un'inesauribile capacità di assimilare le nuove tendenze [...] e a essa probabilmente si era ispirato. Con il dittatore fascista intrattenne un rapporto difficile, apparentemente amichevole e successivo: una scherzosa divinizzazione del bel mondo romano e di un rituale trasparentemente erotico, cui la ...
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La direzione della messinscena di una rappresentazione teatrale, operistica, cinematografica, televisiva.
R. teatrale
Comprende il complesso di attività rivolto all’esecuzione di un testo drammatico sul [...] , erano scelti e istruiti volta per volta; nel teatro romano, invece, che in origine si attenne scenicamente ai caratteri affermò la figura del regista-demiurgo, vero e proprio dittatore dello spettacolo con l’ambizione di rendere congeniale ai ...
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In Roma antica, il luogo alle pendici del Campidoglio, all’angolo nord del Foro, dove si adunavano i cittadini divisi per curie. La parola (al pl. comitia) passò poi a significare le assemblee dell’intero [...] limitandosi; presieduti dal re, poi da un console o da un dittatore, investivano del potere il re e i magistrati con la lex Stato cittadino e quando, con l’estensione del territorio romano, fu impossibile a gran parte dei cittadini di parteciparvi ...
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Figlio (n. 1265 circa - m. tra il 1348 e il 1350) del senatore Giovanni; senatore nel 1292, provocò nel maggio 1297 l'aperta rottura con Bonifacio VIII, avversario della sua famiglia, assalendone e trafugandone [...] contro quella famiglia. Appoggiò Enrico VII, e per lui fu ferito in Campidoglio (1312). Contro Giacomo Arlotti, creato dittatore del popolo romano per mettere pace, insorse con gli Orsini, e con questi riprese il dominio della città. Passò poi alla ...
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Triunviro romano (m. 13 o 12 a. C.), figlio del console del 78 a. C. Pretore nel 49, provocò la nomina a dittatore di Cesare, desiderando vendicare la morte del padre vittima dell'aristocrazia. Nel 48 [...] fu proconsole della Spagna, ebbe l'acclamazione a imperator e il trionfo. Fu console nel 46 insieme a Cesare e suo magister equitum dal luglio del 45. Dopo la morte di Cesare appoggiò Antonio ed ebbe in ...
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Uomo politico romano (1º sec. a. C.); combatté agli ordini di Cesare contro Vercingetorige e durante la guerra civile diresse il blocco contro i pompeiani a Marsiglia (49). Nel 48 fu pretore. Nonostante [...] da Cesare, prese parte alla congiura contro di lui nella quale ebbe l'incarico di sollecitare personalmente la venuta del dittatore in senato. Dopo il cesaricidio, raggiunse la Gallia Cisalpina, di cui era governatore, ma fu assediato a Modena da ...
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cincinnato
s. m. – Chi, dopo aver prestato la sua opera alla patria, non insuperbisce, ma si ritira a vita semplice e modesta. È un uso antonomastico del nome di Lucio Quinzio Cincinnato, console romano nel 460 a. C., dittatore nel 458, del...
magistrato
s. m. [dal lat. magistratus -us, der. di magister «capo, soprintendente»]. – 1. a. Nel linguaggio amministr., e anche letter., del passato, con sign. generico (che continua quello originario latino), persona, oppure organismo, che...