Romanziere e uomo politico venezolano (Caracas 1884 - ivi 1969), liberale. Esule in Spagna dal 1931, ritornato in patria nel 1935, alla fine della dittatura di J. V. Gómez, fu ministro della Pubblica Istruzione [...] stato militare e conservatore; imprigionato, poi costretto all'esilio, si stabilì all'Avana, passando poi in Messico. Caduto il dittatore P. Jiménez nel 1958, G. rientrò in patria. A partire dai suoi primi romanzi, Reinaldo Solar (1920), La Trepadora ...
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Nazionalsocialismo
Wolfgang Schieder
(XXIV, p. 466)
L'argomento, trattato nel XXIV vol. (1934) dell'Enciclopedia Italiana e nella voce germania: Storia, dell'App. I (p. 655) a firma di Carlo Antoni, [...] è peraltro contestata da altri storici, che pur concordano con Hillgruber sul fatto che almeno la politica estera del dittatore era fondata su un chiaro programma. Anche se lo schematismo del suo modello esplicativo è poco convincente, Hillgruber ha ...
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PUBLILIE, LEGGI
Plinio Fraccaro
La più antica legge Publilia è il plebiscito fatto approvare nel 471 a. C. dal tribuno Publilio Volerone; esso disponeva che i capi della plebe, tribuni e edili, venissero [...] o cercano di spiegarla con congetture varie.
Nel 339 a. C. durante la crisi della grande guerra latina, il primo dittatore plebeo Q. Publilio Filone riuscì a far approvare tre leggi molto importanti per lo sviluppo dei diritti della plebe: Livio ...
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Martinez de Rosas, Juan
Martínez de Rosas, Juan
Politico cileno (Mendoza 1759-ivi 1813). Avvocato e professore all’univ. di Santiago, fu membro e quindi (1811) presidente della giunta di governo dominata [...] , centro degli interessi spagnoli, e represse la rivolta capeggiata dallo spagnolo T. de Figueroa. Inoltre, con decreto del febbr. 1811, aprì i porti del Cile al commercio internazionale. Nel 1812 fu confinato a Mendoza dal dittatore J.M. Carrera. ...
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Tetrarca dei Galati Tolistobogi, alleato dei Romani contro Mitridate (86 a. C.), ebbe da Pompeo altri territorî sulla costa meridionale del Ponto, con il titolo di re (63-62). Dieci anni dopo estese il [...] si sottomise a Cesare; in seguito caduto in sospetto, fu difeso da Cicerone, ma non poté rientrare nelle grazie del dittatore. Morto Cesare, rioccupò il territorio dei Trocmi che era stato precedentemente assegnato da Cesare a Mitridate di Pergamo e ...
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Garzón, Baltasar. - Magistrato spagnolo (n. Torres 1955). Laureato in giurisprudenza presso l’università di Siviglia, ha iniziato la sua carriera all’inizio degli anni Ottanta quando è stato nominato [...] l'umanità, dal 2008 nei confronti del franchismo e prima quando è entrato alla ribalta internazionale nel 1998 tra i richiedenti l'estradizione in Spagna e l’arresto di Pinochet per processare l'ex dittatore cileno per violazione dei diritti umani. ...
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MENIO, Gaio (C. Maenius P. filius, P. nepos)
Giuseppe Cardinali
Console nel 338 a. C., trionfò secondo i Fasti de Antiatibus Lavinieis Veliterneis né vi è ragione di dubitare della notizia, per quanto [...] con avvenimenti posteriori. Censore nel 318, costruì i maeniana, gallerie per assistere agli spettacoli, e fece lavori nel Foro; dittatore nel 314, si accampò dinnanzi a Capua ribellatasi, e la indusse a fare di nuovo atto di sottomissione. Dopo di ...
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JUAN CARLOS I de Borbón
Ilenia Rossini
Re di Spagna, nato a Roma il 5 gennaio 1938. Nipote del re di Spagna Alfonso XIII, che nel 1931 aveva lasciato il Paese per l’esilio, e figlio di Juan de Borbón [...] da Francisco Franco, con cui aveva un buon rapporto, suo successore come sovrano (luglio 1969), dopo la morte del dittatore fu proclamato re (22 novembre 1975). J. C. rivestì un ruolo centrale nella fase di transizione che ricondusse la Spagna ...
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In Roma antica, il luogo alle pendici del Campidoglio, all’angolo nord del Foro, dove si adunavano i cittadini divisi per curie. La parola (al pl. comitia) passò poi a significare le assemblee dell’intero [...] furono i più antichi e la loro competenza andò poi sempre limitandosi; presieduti dal re, poi da un console o da un dittatore, investivano del potere il re e i magistrati con la lex curiata de imperio, erano interpellati in caso di dichiarazione di ...
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. Fu l'appellativo delle magistrature romane che ebbero per comune insegna la sella curūlis. Con l'espressione curules magistratus si designò l'insieme delle più alte magistrature dello stato a cominciare [...] ebbero le insegne curuli. Oltre a questi, tutti indistintamente i magistrati muniti di imperium furono curuli, e cioè il dittatore e il magister equitum, i decemviri e i tribuni consolari; questi ultimi sono detti curules magistratus da Livio (IV ...
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dittatore2
dittatóre2 s. m. [dal lat. dictator -oris, der. di dictare «dettare»]. – 1. Nella Roma repubblicana, magistrato straordinario investito di pieni poteri civili e militari, che rimaneva in carica sei mesi. 2. Durante il Risorgimento...
dittatorio
dittatòrio agg. [dal lat. dictatorius]. – Che riguarda il dittatore o la sua autorità, proprio di un dittatore: potestà d.; maniere d., perentorie.