di Sergio Bozzola
La sinalefe (gr. synaliphé, comp. di syn- «insieme» e aléiphein «ungere, rendere scorrevole») è il fenomeno metrico (➔ metrica e lingua) per cui la ➔ sillaba finale a uscita vocalica [...] la vocale), sia discendente (se invece il segmento approssimante segue la vocale).
Gli italiani, oggi, oscillano nella pronuncia, preferendo un dittongo al Nord, come L[aw]ra, contin[wo], patr[ja] ed emp[jo], e la produzione di uno iato al Sud ...
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Scuola di linguisti fondata da K. Brugmann e H. Osthoff e chiamata n. (junggrammatische Richtung) a partire dal 1878, accettando la denominazione ironica creata da F. Zarncke con intento polemico. Il principio [...] non accentata deve dare -e- oppure -i-, e non -ie-, ma è analogico sulle forme mièto, mièti, miètono, in cui il dittongo rappresenta l’esito regolare dell’-ĕ- lat. accentata in sillaba libera). Gli altri caratteri principali della n. sono l’interesse ...
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APOSTROFO
Nell’ortografia italiana, l’apostrofo (’) si usa per segnalare la caduta di una o più lettere di una parola.
• Generalmente indica l’➔elisione di una vocale finale
la arte ▶ l’arte
una ape ▶ [...] – secondo un’abitudine ormai in disuso, in alcune preposizioni articolate nelle quali il troncamento riguarda il secondo elemento di un ➔dittongo
ai ▶ a’
dei ▶ de’
coi ▶ co’.
Dubbi
In tutti gli altri casi di troncamento, l’apostrofo non va mai ...
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Q
- Quindicesima lettera dell'alfabeto italiano e sedicesima del latino; in entrambi si chiama qu.
Nell'alfabeto fenicio questa lettera indicava una esplosiva muta velare enfatica (pronunziata tra l'uvula [...] avanti alle lettere o, u. Tuttavia, ben presto l'uso di questa lettera fu limitato ai casi in cui le segue un dittongo ascendente del tipo u̯ + vocale; e questo uso si è perpetuato nelle lingue europee moderne, in cui però la pronunzia ha subito ...
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laidura (ladura)
Solo in Fiore LXXXI 13 Ma' il lupo di sua pelle non gittate, / no gli farete tanto di laidura, / se voi imprima no llo scorticate, col significato di " maltrattamento ".
Si tratta di [...] i Greci la feciono pigliare e legare a un palo ".
Nella forma più propriamente fiorentina ‛ ladura ' (con riduzione del dittongo discendente), nel senso di " atto laido, vituperoso ", è proposta molto probabile del Bertoni in Fiore CCIV 8 molto mi ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] portano l’accento tonico, si forma uno iato (es., vorrà essere); se lo porta solo l’iniziale della seconda parola, si può avere un dittongo ascendente o uno iato (es., vorranno essere); se lo porta solo la finale della prima parola, si può avere un ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] morfologici. Per es., nel passaggio dal latino all’italiano (o meglio al toscano), un cambiamento fonologico ha provocato la dittongazione di tutte le vocali medie brevi, che sono divenute medio-basse, toniche in sillaba aperta (➔ vocali):
(1) a. /ɛ ...
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Letteratura
Disciplina che ha per oggetto lo studio della versificazione, fondata su un complesso di norme che variano secondo la natura di ciascuna lingua e le convenzioni che si stabiliscono in rapporto [...] di sillabe lunghe e brevi (fondamentale è il concetto di quantità, ossia di durata di un suono, vocalico o consonantico, di un dittongo o di una sillaba, che vige anche nel linguaggio comune); la m. ritmica, se il criterio base è l’accento e si ...
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PRIMA CONIUGAZIONE
La prima coniugazione comprende tutti i verbi il cui infinito termina in -are.
Si tratta di molti dei verbi della I coniugazione latina e della quasi totalità dei verbi di nuova formazione.
I [...] a un’altra e
alline-are ▶ alline-eremo
cre-are ▶ cre-erei
• I verbi che nelle forme accentate sulla radice hanno un ➔dittongo possono perderlo nelle forme accentate sulla desinenza, ma oggi sono più frequenti le forme con conservazione del ...
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dialefe
Gian Luigi Beccaria
Quando la vocale o le vocali finali di una parola non si fondono (cioè non si integrano, ai fini fonetici e metrici del verso) con la vocale o le vocali iniziali della parola [...] 4 tal era / io, / e tal era sentito; XV 85 Ben supplico / io / a te, vivo topazio). Due sillabe naturalmente, se si tratta di due dittonghi (Pg XII 38 vedea / io te segnata in su la strada), e tre se uno è dieretico (If II 32 Io non Enëa, / io non ...
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dittongo
dittòngo s. m. [dal lat. tardo diphthongus gr. δίϕϑογγος, comp. di δι- «due» e ϕϑόγγος «suono»] (pl. -ghi). – 1. Gruppo di due vocali che si seguono nella medesima sillaba, e delle quali una è vocale sillabica, mentre l’altra può...