FRAMMENTISMO
Arnaldo Bocelli
Col termine "frammentismo" si suole designare quella teoria dell'arte, quella poetica, quel gusto che furono proprî, in Italia, della generazione di scrittori posteriore [...] (però, con profonda intuizione dell'unità ideale, non fisica, della poesia, anche se con patente contraddizione, riconoscerà che "La DivinaCommedia non è che una lunga Lirica, dov'è sempre in campo il poeta e i suoi propri affetti" [3 novembre 1828 ...
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RIMA
Mario Pelaez
. È identità di suono di due parole dalla vocale accen- tata in poi (per es., mercede: fede) e serve ad accrescere la melodia dei versi, ricorrendo a intervalli determinati alla fine [...] rima e la poesia italiana, in Studi letterari, Bologna 1883, p. 79; E. G. Parodi, La rima nella DivinaCommedia, in Poesia e storia nella DivinaCommedia, Napoli 1921, p. 83). Anche i poeti hanno espresso la loro opinione, e fra i modernì in Francia ...
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SŁOWACKI, Juljusz
Giovanni Maver
Poeta polacco, nato a Krzemieniec il 4 settembre 1809, morto a Parigi il 3 aprile 1849. Figlio di Eusebio (1773-1814), noto scrittore classicheggiante e professore di [...] in stile biblico, era stato preceduto da un tentativo in terza rima) sono sensibili echi della Vita Nuova e della DivinaCommedia; e difatti a Dante, oltre che alla Bibbia, egli si era maggiormente avvicinato durante il suo soggiorno in Italia e ...
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LA MENNAIS, Félicité Robert de (per l'ortografia Lamennais v. sotto)
Pietro Paolo Trompeo
Nacque a Saint-Malo il 19 giugno 1782, morì a Parigi il 27 febbraio 1854. Malaticcio, con una forte depressione [...] e riflessioni, come accompagnata da riflessioni è una sua traduzione dell'Imitazione di Cristo (1828). Tradusse anche, in prosa, la DivinaCommedia, e la commentò (ed. postuma, 1855).
Nel 1840 L. M. fu condannato a un anno di reclusione per un suo ...
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MENA, Juan de
Salvatore Battaglia
Poeta spagnolo, nato a Cordova nel 1411, morto a Terralaguna nel 1456. Rimasto orfano e senza mezzi, intraprese gli studî un po' tardi; fu a Salamanca e poi di nuovo [...] divisioni che, secondo i sette circoli planetarî, distribuiscono gli spiriti umani. Mentre gli schemi allegorici della DivinaCommedia sono ripresi, almeno inizialmente, con astrattezza mentale, nella parte storica, invece, la fantasia evocatrice del ...
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OZANAM, Antoine-Frédéric
Salvatore Battaglia
Critico e apologista francese nato il 23 aprile 1813 a Milano, dove il padre, che vi si era trasferito nel 1809 da Lione, esercitava la professione di medico; [...] un cristianesimo sociale.
Da un primo viaggio in Italia (1833) elaborò la sua tesi di dottorato sulla filosofia della DivinaCommedia; laureatosi anche in legge, assunse l'insegnamento di diritto commerciale a Lione. Nel 1840 passò come agrégé alla ...
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WYSPIAŃSKI, Stanisław
Giovanni Maver
Poeta e pittore polacco, nato a Cracovia il 15 gennaio 1869, morto ivi il 28 novembre 1907. Temperamento artistico nativo e intenso, spinto da un impeto creativo [...] dai banchi della scuola media, egli è anche un lettore entusiasta dei grandi capolavori poetici antichi e moderni (della DivinaCommedia, che legge nella versione di J. Kossak; di Shakespeare, Goethe, Schiller; di Omero e Virgilio; nonché dei grandi ...
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POLENTA, Da
Augusto Torre
Famiglia che più di un secolo e mezzo ebbe la signoria di Ravenna. Il nome le venne dal castello di Polenta, vicino a Bertinoro, appartenente agli arcivescovi di Ravenna e [...] , Il Canto V dell'Inferno, nel suo vol. Studi danteschi, Napoli 1912; M. Locella, Dantes Fr. da Rimini in der Literatur, bildenden Kunst u. Musik, Esslingen 1913; E. G. Parodi, Il Canto V della DivinaCommedia, nel suo vol. Poesia e storia della ...
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GEORGE, Stephan
Leonello Vincenti
Poeta nato a Büdesheim presso Bingen il 12 luglio 1868. Nell'estate del 1888 iniziò una serie di viaggi, che lo portarono a Londra, nella Svizzera francese, a Parigi, [...] E che potesse richiamarsi pure all'arte dei massimi poeti europei starebbero a provarlo le traduzioni di molti canti della DivinaCommedia e dei sonetti di Shakespeare. Ma quel passaggio segna altresì una maturazione del pensiero e dei propositi del ...
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ROSSETTI, Gabriele
Maria Luisa Giartosio
Patriota, poeta e dantista, nato il 28 febbraio 1783 a Vasto, in Abruzzo, morto a Londra il 24 aprile 1854. Per le precoci doti di poeta e improvvisatore e l'attitudine [...] inediti.
Di gran lunga più importanti appaiono oggi le opere di argomento dantesco: le principali sono il Commento analitico alla DivinaCommedia (voll. 6, di cui però solo due furono pubblicati nel 1826 e 1827, a Londra), il volume Sullo spirito ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...