BUDAPEST
E. Marosi
Capitale dell'Ungheria, sorta dall'unione di tre centri di origine medievale - Óbuda e Buda sulla riva destra del Danubio, Pest sulla riva sinistra - e di numerosi insediamenti, borghi [...] sotto l'aspetto storico-artistico sono un evangeliario costantinopolitano forse del sec. 11° (gr. 1) e una DivinaCommedia dantesca di produzione veneziana della metà del Trecento (ital. 1).
Bibl.:
Fonti. - Budapest történetének okleveles emlékei ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] di Giacomo, attivo verso gli anni '60 del Trecento" (Lucco, 1979, pp. 31-32). Da ricordare anche un codice della DivinaCommedia (Bibl. Lolliniana e Gregoriana, Loll. 35) noto tra i dantisti come uno 'del Cento', con i fogli iniziali delle cantiche ...
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CENNI di Pepe (Pepo), detto Cimabue
Miklòs Boskovits
Poco si sa sulla vita del pittore ritenuto, sulla scorta di una citazione dantesca (Purg., XI, 92-97), maestro e precursore di Giotto fin dalla prima [...] le opere presunte del maestro. La più antica e più degna di fede fra esse si trova in un anonimo commento alla DivinaCommedia già creduto della fine del Trecento o dell'inizio del Quattrocento, ma dalla critica più recente (G. Petrocchi, in Storia ...
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Angelo
Marco Bussagli
F. Panvini Rosati
INQUADRAMENTO GENERALE
di Marco Bussagli
Figura tipica delle c.d. religioni del Libro che ha per fine quello di connettere il Creatore e la sua opera, la divinità [...] provocò una certa confusione perfino nella visione dantesca che, se nel Convivio (II, 5) si attiene a questo schema, nella DivinaCommedia (Par. III, vv. 73-75, 79-81) concorda con l'altra (che poi è quella tomistica): serafini, cherubini, troni (I ...
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LORENZETTI, Ambrogio
C. De Benedictis
Protagonista con il fratello Pietro e con Simone Martini della pittura senese del Trecento, L. è documentato a Siena e a Firenze dal 1319 al 1349 (Rowley, 1958), [...] impedito il libero esplicarsi di un linguaggio di grande originalità e comunicativa che si è fatto - come la DivinaCommedia - materia di poesia (Carli, 1981). Per valutare adeguatamente la creazione di L. occorre rivendicarne l'altezza suprema delle ...
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DE CAROLIS (De Karolis), Adolfo
Maria Flora Giubilei
Nacque il 6 genn. 1874 a Montefiore dell'Aso (Ascoli Piceno) da Gioacchino, medico condotto, e da Ester Pompei; iniziò gli studi nel 1881, proseguendoli [...] con interventi di M. Pasquali, E. Farioli, D. Farneti), Bologna 1979; ... E nell'idolo suo si trasmutava. La DivinaCommedia novamente illustrata da artisti italiani. Concorso Alinari 1900-1902 (catal.), Bologna 1979, pp. 90-95; Disegni del XX secolo ...
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GHERARDO di Jacopo, detto lo Starnina
Adele Condorelli
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore fiorentino, figlio di Jacopo, soprannominato Starna, la cui attività è documentata [...] (Filieri); una testa di angelo musicante, di una collezione privata di Genova (Parenti) e le illustrazioni per la DivinaCommedia appartenente alla Biblioteca Trivulziana di Milano (ms. 2263), miniate tra il 1405 e il 1406 (De Marchi). Al periodo ...
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KOCH, Gaetano
Fabrizio Di Marco
Nacque a Roma il 9 genn. 1849 da Augusto, pittore, e da Ludovica Carrozzi Lecce. Dopo gli studi liceali, volle inizialmente dedicarsi all'arte paterna, preferendo poi [...] e il suo interesse si volse ai temi storici e letterari. A partire dal 1801 cominciò a dedicarsi all'illustrazione della DivinaCommedia, dapprima con i disegni e poi, tra il 1825 e il 1828, con gli affreschi del casino Massimo, che gli erano ...
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DIZIANI, Gaspare
Sergio Claut
Figlio di Giustina e Giuseppe "De Ciano", nacque a Belluno il 24 genn. 1689; fu allievo in patria di Antonio Lazzarini, ultimo interprete provinciale, ma non spregevole, [...] .
Tra le incisioni tratte da invenzioni del D. sono infine da ricordare quelle per l'edizione Zatta (Venezia 1757) della DivinaCommedia, in cui otto canti dell'Inferno furono illustrati con altrettante incisioni dell'artista, e le due tavole per un ...
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NUMERI
H. Lange
Si considera n. ognuno degli enti astratti che costituiscono una successione ordinata e che, fatti corrispondere ciascuno a ogni oggetto preso in considerazione, servono a indicare la [...] die Auferstehung, Vigiliae Christianae 26, 1972, pp. 29-52; M. Hardt, Die Zahl in der DivinaCommedia, Frankfurt 1973; E. Hellgardt, Zum Problem symbolbestimmter und formalästhetischer Zahlenkomposition in mittelalterlicher Literatur. Mit Studien zum ...
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divino
agg. [dal lat. divinus, der. di divus = deus «dio»]. – 1. a. Di Dio: la bontà, la misericordia, la giustizia, l’onnipotenza d.; la d. provvidenza. Con sign. più ampio, che ha la natura, l’essenza di Dio: le tre d. persone, la Trinità;...
Dantedi
Dantedì s. m. Denominazione ufficiale della Giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri, il 25 marzo di ogni anno. ♦ È giunto il momento di mettersi d’accordo e fissare d’imperio una Giornata da dedicare al Sommo Poeta: «Vuolsi così...