Cinema
Gianfranco Bettetini
Le origini del cinema: fra scienza e magia
Alle origini del cinema non si trova alcun progetto relativo all'universo dell'intrattenimento o dello spettacolo né, tanto meno, [...] , di Cary Grant e di molti altri nomi dell'empireo hollywoodiano. A volte, è sembrato che la sola presenza dello stesso divo in film diversi abbia potuto costituirli in genere. Il cinema del divismo ha modellato quasi tutta la produzione mondiale di ...
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Lo sport nel cinema e nella fiction televisiva
Claudio Bisoni
L'incontro tra cinema e sport a fine Ottocento
"… e ci si è dati allo sport con sacro furore". Queste parole scritte a metà degli anni Venti [...] Latham testimonia di un fenomeno proto-divistico: lo sportivo di fama che si fa attore, lo sportivo-divo. Da quest'ultimo al suo opposto, il divo-sportivo, il passo è breve.
L'attore atleta
Il cinema dei 'forzuti' deriva la propria iconografia dalle ...
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L'immagine del corpo nei nuovi media
Antonio Costa
Roy Menarini
Fra il 19° e il 20° secolo, l'avvento e la diffusione di nuove forme di comunicazione, soprattutto visiva, quali la fotografia, il cinema, [...] ciò che è necessariamente occultato in TV.
c) Il corpo travestito, trasfigurato, transessuale. - Se il corpo della diva o del divo è fortemente idealizzato, non mancano esempi di trasfigurazione comica e caricaturale del corpo. Una forma classica di ...
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Recitazione
Luigi Squarzina
Fin dalle origini del cinema la r. si orientò nelle due direzioni adottate dalla nascente industria, da una parte il trasferimento dell'attore di teatro davanti all'operatore, [...] che avviene di fronte all'apparecchiatura; da questa selezione" ‒ ecco il punto, confermato anch'esso dalla televisione ‒ "escono vincitori il divo e il dittatore" (p. 53, nota 20). Se "non c'è dubbio che occorre situare l'analisi del Benjamin nel ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] con gli amici liguri (viene perso a Rapallo un manoscritto di Divo Barsotti) la Locusta riprende la sua autonomia, per la riaffermata a Rapallo il manoscritto del Pellegrino in terrasanta di don Divo Barsotti, in A. Zambarbieri, La Locusta. Origini e ...
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Percorsi introduttivi - L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Paolo Bertetto
L'immaginario cinematografico: forme e meccanismi
Nel suo celebre saggio Le cinéma, ou l'homme imaginaire (1956) [...] , i modelli esistenziali in cui si proietta l'ideale dell'io. In genere il divo è oggetto di una pulsione di amore che cerca un oggetto su cui riversarsi. Il divo e la diva sono prevalentemente il terminale di un desiderio di innamoramento che la ...
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Musicarello
Stefano Della Casa
Sottogenere cinematografico, nato e sviluppatosi in Italia tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Sessanta e caratterizzato dalla presenza di giovani cantanti, già [...] di quell'estetica in film come Sud side stori (2000) di Roberta Torre, interpretato tra gli altri da Little Tony, altro divo del beat italiano anni Sessanta, nelle classifiche e sugli schermi.
Bibliografia
S. Della Casa, P. Manera, I musicarelli, in ...
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Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] persona un serio pericolo, rivolse il pensiero "[...] agli insegnamenti teologici e filosofici, i quali nella corte del divo augusto serenissimo imperatore, il signore padre nostro, un grande numero di venerabili dottori ci aveva dati intorno alla ...
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L'archeologia delle pratiche cultuali. Mondo romano
Nadia Agnoli
I luoghi, gli oggetti del culto e i materiali votivi
Gli spazi del culto
Priva di dogmi, rivelazioni ed esplicite professioni di fede, [...] alle pendici del Campidoglio e quello di Antonino e Faustina fu innalzato lungo la Via Sacra presso il tempio del divo Giulio. Oltre ai templi dedicati agli imperatori sono da ricordare le sedi delle associazioni degli addetti al culto imperiale ...
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L'archeologia delle pratiche funerarie. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Vincenzo Fiocchi Nicolai
Le aree e le tipologie sepolcrali
di Francesca Romana Stasolla
Le [...] . Queste strutture presentano tipologie funerarie proprie, ma sovente vivevano in strettissima connessione con un'area cimiteriale sub divo. Nell'ambito culturale mediterraneo e bizantino prosegue l'uso di tombe "a cappuccina", con tegole fittili ...
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divo1
divo1 agg. [dal lat. divus], letter. – Divino, con riferimento soprattutto agli dei pagani, o anche agli uomini, generalmente imperatori o imperatrici, divinizzati dagli antichi Romani dopo la loro morte e talora in vita: il d. Augusto....
divo2
divo2 s. m. [tratto dal femm. diva; cfr. lat. divus «dio»]. – Attore di teatro, del cinema, del varietà, ecc., di grande popolarità: i d. dello schermo, della canzone, della televisione; è spesso scherz. o iron., più del femm. diva....