Musicista russo naturalizzato statunitense (Oranienbaum 1882 - New York 1971). Compositore tra i più importanti del Novecento, ha rivoluzionato l'orchestrazione tradizionale e reinventato il balletto moderno [...] a base diatonica, che appare diametralmente contrapposto al linguaggio cromatico usato da Schönberg e dai suoi allievi della corrente dodecafonica: si può dire anzi che S. e Schönberg abbiano segnato le due strade divergenti su cui si è indirizzata ...
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MARGOLA, Franco.
Gianluigi Mattietti
– Nacque a Orzinuovi, nel Bresciano, il 30 ott. 1908 da Alfredo, cancelliere di tribunale, e Caterina Guerrini. Frequentò l’istituto musicale C.A. Venturi di Brescia, [...] della tonalità.
Negli anni Cinquanta osò maggiormente, tentando una sintesi tra il suo linguaggio e un libero impiego della tecnica dodecafonica. Già il Concerto di Oschiri (1950) per due pianoforti e orchestra, che il M. considerava una fra le sue ...
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Petri, Elio (propr. Eraclio)
Stefano Della Casa
Sceneggiatore e regista cinematografico e teatrale, nato a Roma il 29 gennaio 1929 e morto ivi il 10 novembre 1982. Il suo mondo cinematografico stilisticamente [...] solo sociale, e soprattutto La proprietà non è più un furto (1973), con Ugo Tognazzi, dove la colonna sonora dodecafonica di Ennio Morricone ‒ altro collaboratore abituale di P. ‒ e l'abbandono di qualsiasi clima convenzionale da commedia a vantaggio ...
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Nell'ultimo ventennio la pratica artistica ha confermato la storica legittimità del movimento che, precorso sotto il segno bachiano da alcuni maestri del primo Novecento (quali M. Reger e F. Busoni), variamente [...] di essi, data la loro essenziale vitalità costruttiva melodica, l'unico principio generatore formale.
Il fatto che l'esperienza dodecafonica non si possa considerare, nonché chiusa, neppure in via di chiudere il suo ciclo vitale (ed anzi per taluni ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Per quanto l’Europa abbia subito un significativo declino, questo è stato non soltanto [...] ; Kandinskij e la rivoluzione astratta in pittura; Proust e la trasformazione del romanzo; Schönberg e l’innovazione dodecafonica. Esempi da riferire tuttavia, più che alla telluricità del luogo di nascita di ciascuno di essi, all’universalità ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La definizione concettuale del “neoclassicismo”, come quella del “classicismo”, presenta [...] la sua ricerca di sintesi tra folklore brasiliano e scrittura bachiana (Bachiana brasileira n.1, 1930).
La stessa svolta dodecafonica di Arnold Schönberg (1874-1951) degli anni Venti assume i tratti di un’esigenza di ritorno a un ordine linguistico ...
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CONTILLI, Gino
Sergio Martinotti
Nato a Roma il 19 aprile dell'anno 1907 da Maurizio e da Anna Colarossi, fu "fanciullo cantore" alla basilica di S. Giovanni in Laterano sotto la guida di R. Casimiri. [...] . 191 s;M. Mila, La suite di G. C., in La Rassegna musicale, XXVII (1957), pp. 169 s.; R. Vlad, Storia della dodecafonia, Milano 1958, pp. 221 s.; G. Zaccaro, G. C., Milano 1980 (contiene, oltre ai cenni biogr. ed al profilo critico, testimonianze di ...
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MENOTTI, Gian Carlo
Gianluigi Mattietti
– Nacque a Cadegliano, vicino Varese, il 7 luglio 1911 da Alfonso, ricco imprenditore, e Ines Pellini, pianista dilettante. Sesto di dieci fratelli, crebbe in [...] miliardario) che offre lo spunto per numerosi concertati, in stile rossiniano, arie virtuosistiche e anche una pagina dodecafonica, che suona come una parodia della musica contemporanea; Tamu-Tamu (Chicago 1973), opera da camera comica e surrealista ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento, la produzione operistica sviluppatasi in Italia e in Francia ha manifestato [...] avuto un certo peso nei decenni successivi: il primo applica per la prima volta con Volo di notte (1940) la tecnica dodecafonica e la riconferma con Il prigioniero (1949); l’altro con Il cordovano (1949) e Morte nell’aria (1950) approfondisce una ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Tomassini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’opera dei tre compositori appartiene a quell’eccezionale tratto di storia culturale [...] Moses und Aron, 1930-1932; A survivor from Warsaw per voci maschili e orchestra op. 36, 1947).
Anche l’adozione del metodo dodecafonico da parte di Berg e di Webern è tale da fugare ogni sospetto di epigonismo. In Berg risalta la funzione di una ...
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dodecafonia
dodecafonìa s. f. [comp. di dodeca- e -fonia]. – Sistema di composizione musicale, introdotto nei primi decennî del sec. 20°, in cui i dodici suoni della scala cromatica temperata (quelli, per es., producibili con i 12 tasti bianchi...