BARLETTI, Carlo
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Roccagrimalda (Alessandria) il 22 maggio 1735 da Antonio e da Domenica Barletti. Nel 1751 entrò come novizio nella casa degli scolopi di Paverano e nel [...] fluido elettrico: ipotesi formulata dal Franklin, ripresa e difesa dal Beccaria, ma divenuta meno probabile dell'ipotesi dualistica nel sesto decennio del Settecento. Nel 1755, infatti, era stata resa nota all'Accademia di Pietroburgo la cosiddetta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Arnaldo Volpicelli
Carlotta Latini
Nel periodo tra le due guerre mondiali si realizza un ripensamento del rapporto tra Stato e società che era stato fino a quel momento dominato da un approccio di tipo [...] origina dalla capacità di Volpicelli, speculativa e interpretativa, di vedere il rapporto tra Stato e società non più in chiave dualistica, ma come un unicum. In polemica con Giorgio Del Vecchio (che nel frattempo è protagonista di uno scontro anche ...
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Hegel, Georg Wilhelm Friedrich
Stefano De Luca
Il più grande esponente dell'idealismo
Georg Wilhelm Friedrich Hegel ebbe un'acuta e drammatica coscienza degli straordinari mutamenti che si realizzarono [...] illuministica, che a Hegel e ai suoi amici romantici appariva priva di contenuto e di vita, astratta e dualistica. Servendosi dell'intelletto "chiaro e distinto", questa filosofia aveva separato la ragione dal sentimento, la vita pubblica da ...
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li
Termine cinese tradotto solitamente come «principio», ma a volte anche come «ragione» o «modello». Il termine non ebbe in epoca antica quella stessa importanza concettuale poi raggiunta nella tradizione [...] li, e in natura fisica, sia buona che cattiva per l’essere dominio del qi. Zhu Xi (➔) concepì più di tutti una metafisica dualistica del li e del qi: il li è immobile, eterno, trascendente e universale; mentre il qi è attivo, transeunte, immanente e ...
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LIEBIG, Justus von
Alfredo QUARTAROLI
Luigi MONTEMARTINI
Chimico tedesco, nato a Darmstadt il 12 maggio 1803, morto a Monaco il 18 aprile 1873. Nel 1818 cominciò a frequentare una farmacia a Heppenheim; [...] .
Prese viva parte ai dibattiti del tempo sulle teorie generali. Estimatore dell'opera di J.J. Berzelius, abbandonò la teoria dualistica quando comprese che non si poteva conciliare con i fatti; rimase per qualche tempo affiancato a G.-B. Dumas nel ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il Novecento ha visto emergere una costellazione di nuovi generi museali. Mentre i [...] sensibilità per la conservazione dell’ambiente ha trovato espressione in un genere museale inedito. Forti dell’evoluzione dualistica della tassidermia (nelle sue valenze artistica e scientifica) i “musei biologici” concepiti da Gustaf Kolthoff (1845 ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] a D. come persona.
Il problema del rapporto di D. con il mondo comporta sostanzialmente tre soluzioni: quella dualistica, o teistica, che considera Dio come trascendente, distinto dal mondo finito; quella monistica o panteistica, che lo considera ...
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RICKERT, Heinrich
Heinrich Levy
Filosofo, nato a Danzica il 25 maggio 1863. Insegnò dal 1891 all'università di Friburgo in B. Nel 1915 successe a W. Windelband nella cattedra di Heidelberg.
Punto di [...] ) corrisponde un bene, un atteggiamento del soggetto e un'intuizione del mondo.
La filosofia del R. è consapevolmente dualistica e antidialettica; e, basandosi sul suo concetto della libertà pertinente al soggetto, in quanto riconosce i valori, si ...
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CANNIZZARO, Stanislao
Aldo Gaudiano
Domenico Marotta
Nacque a Palermo il 13 luglio 1826 da Mariano e da Anna Di Benedetto, ultimo di dieci figli. Il padre, magistrato, era allora direttore generale [...] da due o più atomi. Tale postulato non poteva essere accettato da Berzelius perché in contrasto con la sua teoria dualistica: egli non riusciva a concepire come due atomi uguali, e pertanto non muniti di carica elettrica opposta, potessero stare ...
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La storia come pensiero e come azione
Michele Maggi
Storia e filosofie della storia
L’opera di Croce La storia come pensiero e come azione esce presso l’editore Laterza nel giugno 1938 (superata una [...] a una sfera di essenze superiore e altra rispetto al mondo comune:
Questa divisione di cielo e terra, questa concezione dualistica di una realtà che trascende la realtà, di una metafisica sulla fisica, questa contemplazione del concetto senza o fuori ...
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dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).
dualistico
dualìstico agg. [der. di dualismo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce al dualismo; che ammette la coesistenza di due principî, forze, ecc., distinti o contrastanti: sistema d.; teoria, concezione dualistica. 2. Con accezioni specifiche:...