Teosofo austriaco (Kraljevica 1861 - Dornach, Basilea, 1925), fondatore dell'antroposofia. Segretario generale della sezione tedesca della Società teosofica, ne uscì (1913) per un contrasto con Annie Besant, [...] dovevano portare, attraverso l'ispirazione, fino all'intuizione. La storia era concepita da S. come svolgimento della lotta dualistica tra un Cristo solare e Ahriman. Importante l'influenza sulle sue concezioni del pensiero indiano e della filosofia ...
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YOGA
Ambrogio Ballini
. Esposizione sistematica dei mezzi ascetici atti a far raggiungere la liberazione finale (l'emancipazione, cioè, dal ciclo delle esistenze e quindi dal dolore) e il conseguimento [...] , al quale appunto lo Yoga strettamente si connette, ponendo come quello a fondamento proprio l'identica concezione dualistica dell'anima (puruṣa) e della materia (prakṛti). Ne differisce, tuttavia, per sostituire ai mezzi razionali del Sāṃkhya ...
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. Dopo la promulgazione, da parte del Concilio Vaticano II, del decreto sull'e. Unitatis redintegratio nel 1964, il movimento ecumenico si è trovato a dover affrontare le prove difficili di un periodo [...] 'e. va visto nel contesto del grande processo di transizione della cultura occidentale da una concezione cosmologica di tipo dualistico a una di tipo non dualistico, che ha inciso profondamente sui nostri modi di pensare e di agire e ha dato il via a ...
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anima
Anna Lisa Schino
La parte non corporea dell'uomo
La parola anima deriva dal greco ánemos "vento", "soffio" e quindi "respiro". Dal significato originario, che mette in relazione la vita con la [...] di anima e la nozione di immortalità.
Platone. Fu Platone (5°-4° secolo a.C.) a introdurre una concezione dualistica dell'uomo, contrapponendo all'elemento materiale e corporeo l'anima intesa come principio simile al mondo delle idee, preesistente al ...
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Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] vescovati e diocesi.
I catari, cioè i puri (dal greco katharòs), affermavano, al pari dei manichei, una concezione dualistica della realtà. Secondo i loro miti cosmogonici, all'origine dell'universo stavano due princìpi coeterni e antitetici: Dio e ...
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Termine inizialmente legato alla concezione cristiana ma poi usato nella storia delle religioni per indicare un fenomeno presente in diverse aree e culture: quel modo di vita e quel complesso di pratiche [...] l’esercizio dell’ascesi come distacco interiore dal mondo dei sensi. Il manicheismo, data la sua radicale concezione dualistica, professò un’ascesi rigorosa, praticata specialmente dagli ‘eletti’, mentre agli ‘uditori’ era lecito derogare alle regole ...
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PUECH, Henri-Joseph-Charles
Tullio Gregory
(App. III, II, p. 529)
Storico delle religioni francese, morto a Parigi l'11 gennaio 1986. Membro dell'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres, ha ricoperto [...] cosmologica, teologica, mitologica con le particolari dottrine su Dio, sul ''Salvatore'', sulla caduta originaria (con tutta la tematica dualistica della luce e delle tenebre) e con la polemica contro le cosmologie ellenistiche e contro il Dio della ...
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Religione
Carlo Rocchetta
Il concetto di religione non può essere definito astrattamente, al di fuori di una posizione culturale storicamente determinata e di un riferimento a specifiche formazioni [...] Signore o per il suo avversario. Estremamente diffusa è l'idea di un 'corpo subordinato', derivante da una concezione dualistica dell'essere umano, dove la corporeità è intesa come condizione transitoria, di peso o addirittura negativa, rispetto allo ...
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Nelle religioni monoteistiche, essere supremo, concepito e spesso adorato universalmente come eterno, creatore e ordinatore dell’Universo. Nelle religioni politeistiche, ciascuno degli esseri venerati [...] a D. come persona.
Il problema del rapporto di D. con il mondo comporta sostanzialmente tre soluzioni: quella dualistica, o teistica, che considera Dio come trascendente, distinto dal mondo finito; quella monistica o panteistica, che lo considera ...
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Zoroastrismo
Gherardo Gnoli
Introduzione
Col termine 'zoroastrismo' si designa la più antica delle religioni viventi fondate da un profeta della cui storicità non si hanno seri motivi di dubitare: Zoroastro [...] del buddhismo e del cristianesimo nei confronti di religiosità ritualistiche e legalistiche, lo zoroastrismo, in origine essenzialmente dualistico e a un tempo monoteistico, non tardò molto ad assorbire forme di religiosità tradizionali dure a morire ...
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dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).
dualistico
dualìstico agg. [der. di dualismo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce al dualismo; che ammette la coesistenza di due principî, forze, ecc., distinti o contrastanti: sistema d.; teoria, concezione dualistica. 2. Con accezioni specifiche:...