Giudeo-italiano è un’etichetta ambigua perché può designare due fatti linguistici e culturali diversi, qualunque sia il rapporto ‘genetico’ tra loro, di continuità o di indipendenza. Da una parte c’è la [...] in italiano, ma sempre scritti in caratteri ebraici, di argomenti vari, come prediche e composizioni poetiche; tra questi ultimi hanno un posto speciale le testimonianze letterarie degli ebrei pugliesi stabilitisi a Corfù dopo l’espulsione (Sermoneta ...
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Il superlativo è insieme al comparativo (➔ comparativo, grado) un grado degli ➔ aggettivi e degli ➔ avverbi, che segnala che la proprietà espressa dall’aggettivo o dall’avverbio è intensificata al massimo [...] è il migliore / il più buono dei miei amici. Al posto di migliore e peggiore si trovano anche le forme avverbiali meglio e dal comparativo, come con gli avverbi. Infatti mentre in: Mario è il più bravo di tutti i/dei miei colleghi il quantificatore ...
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Con il termine raddoppiamento espressivo (o geminazione espressiva) ci si riferisce prevalentemente all’esistenza in latino (quello classico e, ancor più, quello tardo) di forme che contengono una consonante [...] .
Una distinzione utile nella descrizione dei fenomeni di raddoppiamento è quella tra le posizioni interne e le posizioni iniziali della parola (➔ parola italiana, struttura della; ➔ post-tonica, posizione). All’interno di parola, appare favorita la ...
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L’adattamento è un fenomeno per cui le parole di origine straniera che entrano a far parte del lessico di un’altra lingua possono subire cambiamenti della loro forma fonologica o di proprietà morfologiche, [...] prestiti più recenti, il genere può essere oscillante (ad es. un/una mail «messaggio di posta elettronica») e che, in assenza di altri criteri, è adottata la strategia di assegnare il genere maschile.
Dal punto di vista fonologico, le strategie dell ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] grado di avvicinamento del postdorso della lingua al velo e della posizione del diaframma rinovelare, cinque modi articolatori: le ➔ occlusive sorde e sonore [k] e [g] (il post-dorso crea una chiusura diaframmatica seguita da una completa apertura ...
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La comparazione esprime una relazione di confronto tra due termini rispetto a una stessa qualità oppure tra due qualità in riferimento allo stesso termine. In campo linguistico, la comparazione (dal lat. [...] dentro»), inferiore (lat. infer «sotto»), posteriore (lat. post «dopo»), superiore (lat. supra, «sopra»), ulteriore (lat di analogia anche le comparative incidentali o parentetiche, la cui funzione è l’espressione di un commento:
(21) l’acqua del mare ...
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Il termine partitivo indica la funzione, propria di alcuni elementi (l’➔articolo, il clitico ne o altri ➔ clitici), di indicare il prelievo di una ‘parte’, una quantità indeterminata, dal referente del [...] il singolare che per il plurale, uso previsto in casi ben determinati.
(a) Se il sintagma soggetto è in posizione post-verbale:
(17) si è rovesciato del/Ø caffè
(18) c’è del/Ø latte
(19) ci sono dei/Ø libri sugli scaffali
In posizione pre-verbale il ...
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I prefissi sono ➔ affissi (tecnicamente morfi legati), cioè elementi che non possono occorrere da soli, che si aggiungono alla parte iniziale di una parola (tecnicamente, un lessema). Tale processo di [...] indicano primariamente valori spaziali, anche se alcuni di essi (pre-, post-) sono attualmente utilizzati più con valore temporale che spaziale. Anche molti prefissi negativi e alterativi hanno origine da impieghi spaziali. L’impiego dei prefissi nei ...
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Sincope (dal gr. synkopḗ, lett. «atto del tagliuzzare») in ➔ fonetica storica è il fenomeno che consiste nella scomparsa di un suono o di una ➔ sillaba all’interno di una parola (per la caduta in posizione [...] antica la sincope della vocale postonica (la vocale successiva a una vocale accentata; ➔ post-tonica, posizione) fra un’occlusiva e una liquida (o una nasale), o fra queste e un’occlusiva, oppure fra due nasali: così dal lat. domĭna si passa a domna ...
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Gli arcaismi sono forme o parole avvertite come desuete sul piano sincronico della lingua d’uso, ma non, per es., nell’ambito di particolari tradizioni e generi. Il ricorso a parole del passato è un ingrediente [...] al parlar forbito di Totò, o all’italiano arcaico inventato da Age e Scarpelli nell’Armata Brancaleone (1966) e in Brancaleone alle crociate (1970), dove trovano posto arcaismi fonetici (diece, sanza, longo, meo, ecc.), morfologici (lo mare, lo Santo ...
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post-laurea
pòst-làurea (o 'pòst làurea' o, alla lat., post lauream) locuz. agg. [adattamento di una locuz. pseudo-lat.], invar. – Che si realizza dopo la laurea, detto spec. di corsi di studî superiori e di specializzazione: corsi post-laurea.
post-trattamento
pòst-trattaménto s. m. [comp. di post- e trattamento]. – Nella tecnica, trattamento che viene eseguito su un materiale o su un oggetto dopo la produzione; anche, il trattamento depurativo aggiuntivo eseguito al fine di rimuovere...