Rolando Bandinelli, senese, teologo e canonista insigne, professò a Bologna; circa il 1150 fu eletto da Eugenio III cardinale diacono dei Ss. Cosma e Damiano, poi cardinale prete di San Marco, infine, [...] celebre bolla papale relativa alla prigionia dell'arcivescovo di Lund (v. adriano iv).
La morte di Adriano IV (1° settembre queste condizioni, Federico ritenne conveniente scendere a patti. Eberardo, vescovo di Bamberga, latore di proposte imperiali, ...
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(A. T., 53-54-55; 56-57).
Geografia: Nome (p. 667); La moderna conoscenza geografica (p. 667); Situazione e confini (p. 668); Composizione litologica del suolo (p. 668); Struttura e forme del terreno [...] Varo, uomo debole e inetto, e ne fu l'anima Arminio (v.), principe dei Cherusci.
L'esercito, composto di tre legioni e di varî a Ulma, e i nobili del contado, guidati dal conte Eberardo del Württemberg, e favoriti dall'imperatore. La guerra, dopo ...
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Raccolta libraria, ordinata e custodita, con opportuni cataloghi, a determinati scopi di cultura; distinta perciò dal deposito, dall'emporio, dalla bottega di libri, con o senza ordine riuniti ad altro [...] 1915, p. 241, segg.; id., in Riv. di fil., 1928, p. 41; v. anche Pfeiffer, in Hermes, 1928, p. 340). Contro la notizia del dono di Antonio militare e la medicina, il testamento del conte Eberardo del Friuli (877), che contiene un accuratissimo ...
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ORGANO (fr. orgue; sp. órgano; ted. Orgel; ingl. organ)
Renato LUNELLI
Emilio LAVAGNINO
Strumento musicale ad aria, di varia mole, i cui timbri e la cui estensione della gamma, nella loro possibilità [...] XII, oltre ai brevi scritti di Aribone scolastico, di Eberardo di Frisinga, dell'Anonimo bernese (Schubinger), abbiamo le ottimi discepoli, fra i quali gl'italiani Moscatello, Dazzi e Callido (v.). La corrente nuova ha il sopravvento. Nel 1760 G. A. ...
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È la scienza che ha per oggetto le attestazioni scritte, di contenuto e significato giuridico (documenti). Essa perciò studia:1. i documenti in senso stretto, cioè le testimonianze scritte in determinate [...] in minuscola carolina, in seguito alla riforma attuata dal monaco Eberardo, che per molti anni fu notaio e cancelliere di quell' stabilmente dal 1084 al I089 e quindi saltuariamente sotto Enrico V. 4. Sionum recognitionis (nella stampa SR): è un ...
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Città del Piemonte, con oltre 10.000 ab., capoluogo di provincia e dell'ampia valle alpina a cui dà il nome e che già costituì il ducato di Aosta. Situata in una piana abbastanza vasta, sulla sinistra [...] occupare gli stati del ghibellino conte sabaudo da Eberardo di Nydow, per il quale si schierarono i Pais, La romanizzazione della Val d'Aosta, in Rend. Acc. Lincei, 1916; V. Barocelli, La strada e le costruzioni romane dell'Alpis Graja, in Atti R. ...
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La costituzione di associazioni che si assumessero il compito di diffondere la Bibbia, e quindi di produrne un grandissimo numero di esemplari a prezzi più ridotti (non quindi la semplice copiatura, o [...] questa preoccupazione furono le edizioni del Nuovo Testamento di Eberardo Nestle (un rifacimento della quale, su nuove complessiva di 209.206 volumi. La traduzione è quella del Diodati (v. bibbia), cui, dal 1925, s'è aggiunta una "versione riveduta ...
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TUBINGA (ted. Tübingen; A. T., 51-52)
Elio MIGLIORINI
Hans MOHLE
Karl JORDAN
Alberto PINCHERLE
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Cittadina della Germania nel Württemberg (circolo della Foresta Nera), la quale si trova presso una [...] Stoccarda 1926.
Istituti di cultura. - L'università fu fondata nel 1477 dal duca Eberardo di Württemberg, per consiglio del suo antico maestro ed amico J. Nauclerus (v.). Fin dall'inizio l'università si assicurò maestri di grande fama; tra gli altri ...
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REICHENAU (A. T., 20-21)
Hans MOHLE
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Isoletta (superficie 4,3 kmq.) del Lago di Costanza nell'Unter See, chiamata Sintlazau anticamente e poi Au (Owe), e, in latino, Augia maior (o dives); conta poco [...] della cultura di quel tempo. L'abbazia di Einsiedeln (v.) fu una propaggine di Reichenau. Durante la lotta delle XIII, e poi restaurata, decadde anche più profondamente sotto gli abati Eberardo e Manegoldo di Brandis nella seconda metà del sec. XIV, e ...
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Nacque l'11 luglio 1657, secondogenito dell'elettore Federico Guglielmo di Brandeburgo e di Luisa Enrichetta di Orange. Era molto dissimile dal suo grande padre: di fisico debole, era privo di energia [...] dal padre: egli compensò i fratellastri con denaro. Lasciò però gli affari dello stato nelle mani del suo istitutore, Eberardo Danckelmann (v.), che si mantenne nelle vie battute dal Grande Elettore. Ma a questo primo e migliore periodo del suo regno ...
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