. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] , ove sposa il pastore.
Gli avversarî della concezione drammatica fanno notare contro questi tentativi che in tutta l'antica letteratura ebraica non si ha la minima traccia di vero dramma, e che le molte divergenze e i moltissimi sottintesi scenici ...
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– Ebraismo e Stato d’Israele. Ebraismo e antisemitismo. Identità culturale e politica. Gli studi sulla Qabbālāh. Dalla Gĕnīzāh del Cairo alla Gĕnīzāh europea. L’estensione della ricerca in Europa e il [...] ad altri Paesi europei, dove si stanno scoprendo altri frammenti di codici ebraici, sebbene non numerosi e antichi come in Italia, nelle tre tradizioni scrittorie ebraiche dell’Occidente. Tali frammenti, a differenza di quelli italiani, so no quasi ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] teoria classificatoria proposta da Leibniz, che collocò l'ebraico allo stesso rango di altre lingue all'interno *-si ∼ *-s, *-ti ∼ *-t) si riscontra in lingue come l'indiano antico, l'avestico, l'ittita, il paleoslavo, il greco, il gotico, il latino; ...
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Questo tipo di racconto fantasticodidascalico, rispondente al bisogno umano di racchiudere entro una cornice narrativa, ove esseri razionali e irrazionali si muovono su un medesimo piano, una verità morale [...] nuove condizioni di cultura e, anche, elementi provenienti dall'antichità e dall'Oriente si aggiunsero a quelli della materia più anche la fonte delle favole dell'ebreo Berachja. Di una versione ebraica di favole composta fra il sec. XIV e il XV, e ...
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SINAI (o Arabia Petrea; A. T., 115)
Giuseppe STEFANINI
Giuseppe RICCIOTTI
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Vasta penisola di forma triangolare, posta tra l'Asia e l'Africa, lunga da Rās Moḥammed all'estremità [...] - La penisola deve il suo nome al gruppo montagnoso del Sinai (ebraico Sīnai; gr. Συνᾶ; arabo Ṭūr Sīnā), che sorge nella parte tracce di un'origine valliva. Il nucleo di terreni più antichi affiora lungo la costa occidentale del Golfo di el-‛Aqabah ...
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MONTECASSINO (A. T., 24-25-26 bis)
Vincenzo EPIFANIO
Mauro INGUANEZ
Caratteristica sporgenza calcarea, a SE. del M. Cairo (m. 1669), limitata a E. dal Rapido (affluente del Liri), a S. e a SO. dal [...] con alcuni suoi discepoli, scelse a suo rifugio il colle dov'era l'antica arce di Cassino e due templi, uno di Giove l'altro di Apollo. novantanove grossi volumi di un lessico biblico-ebraico-caldaico, ancora manoscritto. Soltanto alla fine del ...
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Il vocabolo è venuto dagli Arabi di Spagna, presso i quali al-manākh designava tavole astronomiche che davano il modo di determinare il giorno della settimana, di trasformare una data qualsiasi di un'èra [...] nell'Opus maius (XV, 120) del 1267 scrive che gli antichi astronomi pongono l'inizio dell'anno intorno al principio di ottobre sicut le tavole astronomiche composte in ebraico verso il 1300 da Profazio Giudeo (in ebraico Iacob ben Machir, morto nel ...
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. Religiosi appartenenti all'ordine dei predicatori fondato da S. Domenico di Guzmán nel 1206 e approvato da Onorio III il 22 dicembre 1216. La salvezza delle anime mediante la predicazione e l'insegnamento [...] sin dall'inizio dell'ordine troviamo cattedre di arabo, ebraico e greco per la formazione dei missionarî. Ma la secolare, con tutti i varî rami di associazioni, va riprendendo l'antico splendore e diffusione.
Bibl.: P. Mamachi, Annales O. P., ...
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Serie di dieci precetti, prevalentemente morali, dati da Dio a Mosè sulla vetta del monte Sinai, all'uscire dall'Egitto. Fatto proprio dal cristianesimo, il decalogo è divenuto il codice morale di gran [...] ebrea. La proibizione del culto di ogni scultura o immagine della divinità sembra in contrasto con varî dati dell'antica storia ebraica in cui sembrano in uso raffigurazioni divine, come i teraphim, il serpente di bronzo, forse anche l'ephod e ...
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GIOBBE (ebr. 'Iyyōbh, gr. 'Ιώβ, Vulgata Iob [Alcuni Padri anche Hiob])
Giuseppe RICCIOTTI
Alfredo Vitti
Nome del personaggio principale d'un libro della Bibbia e titolo del libro stesso.
Il personaggio. [...] l'aspetto paleografico, il fatto più importante che si rileva è la differenza quantitativa del testo originale ebraico da quello della più antica e autorevole delle versioni, la greca dei Settanta. Il fatto, già segnalato, oltre che da Origene nelle ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...