DE NOBILI, Roberto
Matteo Sanfilippo
Nacque nel settembre 1577 a Montepulciano (Siena) - ma un'errata tradizione ha ritenuto a lungo che fosse nativo di Roma - dal marchese Pierfrancesco e da Clarice [...] .
Nel 1615 morì l'Acquaviva e gli succedette il Vitelleschi, antico maestro del D., mentre un nuovo provinciale del Malabar, pur Cristo e dagli apostoli, che seppero adattarsi al mondo ebraico e a quello romano per diffondere la parola divina. ...
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L’alfabeto italiano è l’insieme dei segni grafici o ➔ grafemi (o in termini usuali, lettere) che servono a trascrivere la lingua italiana. L’alfabeto italiano prosegue l’alfabeto della lingua latina, che [...] il serbo; l’alfabeto greco, molto simile a quello del greco antico; l’alfabeto arabo, il più usato dopo quello latino, diffuso in Africa e, in Europa, a Malta; l’alfabeto ebraico, rinato, con la lingua ebraica moderna, tra fine XIX e inizio XX secolo. ...
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MAI, Angelo
Antonio Carrannante
Nacque il 7 marzo 1782 a Schilpario, presso Bergamo, da Angelo e da Pietra di Antonio Mai dei Battistei. Il padre era un modesto carbonaio, ma la famiglia era abbastanza [...] , pp. 350-362); in quel periodo approfondì lo studio dell'ebraico con il gesuita spagnolo R. Menchaca, che lo introdusse alla lettura ibid. 1835; I pastori al presepio del Signore, e L'antica città di Roma nel Natale del Sommo Re Gesù Cristo ( ...
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Il dizionario (lat. mediev. dictionarium > dictio, -ionis «espressione, discorso») costituisce indubbiamente uno degli strumenti più importanti per la conoscenza e la salvaguardia delle lingue. Mediante [...] Firenze 1992) e Roberta Cella, I gallicismi nei testi dell’italiano antico (dalle origini alla fine del sec. XIV) (Firenze 2003), nei le lingue di cultura, antiche e moderne (inglese, francese, tedesco, latino, greco, ebraico, arabo, olandese, russo, ...
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Islam
Cristiana Baldazzi
La sottomissione a Dio e a Maometto, il suo inviato
Col termine arabo Islam, letteralmente "sottomissione a Dio", si intende, oltre alla religione musulmana fondata da Maometto [...] natale, per emigrare (hijra) con i suoi compagni a Medina (antica Yathrìb), dove fonda la prima comunità musulmana: è l'anno secondo il rituale di macellazione islamica, molto simile a quello ebraico: si tratta della piccola festa o 'id al-fitr ( ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
La letteratura ebraica e le origini della letteratura cristiana
Tommaso Braccini
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La precoce traduzione [...] di Roma.
L’opera più importante di Giuseppe è peraltro costituita dalle monumentali Antichità giudaiche in 20 libri, che ricapitolano tutta la storia ebraica (a partire dalle Sacre Scritture, dagli storici ellenistici e anche da tradizioni orali ...
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WORMS
D. von Winterfeld
(lat. Borbetomagus, Civitas Vangionum; Wormatia nei docc. medievali)
Città della Germania (Rheinland-Pfalz), situata sulla sponda sinistra del Reno tra Magonza a N e Spira a [...] nella collegiata di St. Andreas e custodisce testimonianze di epoca preistorica, celtica e romana, medievale e barocca, oltre che opere ebraiche; nell'antico cimitero ebraico sull'Andreasring rimangono pietre tombali dei secc. 11° e 12°, la più ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Carolina Belli
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
A partire dagli ultimi decenni del Cinquecento si fa strada in molte realtà europee la [...] ha una grandissima importanza dal punto di vista della storia ebraica e del suo radicamento nei territori in cui si origini della filosofia. La religione rivelata dai rotoli dell’antico patto d’alleanza (scrittura ereditata dal cristianesimo dopo ...
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BONA, Giovanni
Lucien Ceyssens
Nacque a Mondovì in Piemonte il 10 ott. 1609 da Giovanni Battista, ufficiale dell'esercito, e Lucrezia Zuchena. Studiò per cinque anni umanità presso i gesuiti della sua [...] da autodidatta alle discipline più varie, fra cui erano matematiche, ebraico e greco. Nel 1633, anno nel quale divenne prete, poté salmodia, o ufficio divino, di cui il B. rintraccia l'antichità, addita i misteri, spiega i simboli e svolge la storia, ...
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GALIANI, Celestino
Eugenio Di Rienzo
Nacque l'8 ott. 1681 a San Giovanni Rotondo presso Foggia da Domenico, commerciante di lana, e da Gaetana Tortorelli. Venne chiamato Nicola Simone Agostino, nome [...] criteri storico-filologici e arricchiti dalla personale conoscenza dell'ebraico che il G. poteva vantare, le polemiche che e della nuova cultura italiana ed europea nelle mura dell'antico ateneo.
Le opposizioni ben presto insorte in seno al Consiglio ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...