BETH SHEAN
A. Ovadiah
Importante città della Palestina situata nella valle omonima, posta tra quelle di Jezreel e del Giordano; chiamata Nysa-Scythopolis in epoca ellenistica, romana e protobizantina, [...] of Pennsylvania di Filadelfia. A partire dal 1950 i siti antichi di B. e dei dintorni furono oggetto di indagini per at Beth Shean, Eretz Israel 8, 1967, pp. 149-167 (in ebraico con riassunto ingl.); A. Ovadiah, Corpus of the Byzantine Churches in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande ricchezza culturale e religiosa che caratterizza l’area islamica si rispecchia [...] i critici, soprattutto in area andalusa, lontano da Hamadan (l’antica Ecbatana) dove Avicenna aveva lavorato. Tra loro il padre di a Siviglia, il cui Taysir, sulla patologia, tradotto in ebraico e in latino, mostra una grande attenzione per i ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio sacro dell'ebraismo
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Analogamente a quanto avviene per gli edifici di culto [...] ’origine della domus ecclesiae ebraica
Il termine sinagoga è una parola greca che traduce l’ebraico Beit Kenneset e ne a un gruppo individuato in Galilea e pare che la più antica in assoluto sia quella di Gerico. Spesso alla sobrietà architettonica ...
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Amman
P. Cuneo
‛Ammān (ebraico Rabbath Ammon; gr. Φιλαδέλϕεια)
Capitale dal 1922 del regno hashemita di Giordania. 'A. è sita nel Wādī 'Ammān, corrispondente a una parte della biblica regione di Moab [...] le tracce di una basilica nella cittadella. I resti più cospicui sono quelli del periodo omayyade, allorché nel témenos antico fu costruita una vasta abitazione di rappresentanza, forse un dār al-imāra (palazzo del governatore). Gli scavi recenti ...
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BARTOLOCCI, Giulio
Giovanni Garbini
Nacque a Celleno (Viterbo) il 10 apr. 1613. Entrò nell'Ordine dei cisterciensi nel 1632, assumendo il nome di "Iulius a Sancta Anastasia". Si dedicò agli studi ebraici, [...] 1 e, ad esempio, quando sostiene l'origine tarda della vocalizzazione masoretica della Bibbia ebraica o quando rivendica l'antichità della lingua ebraica rispetto all'aramaico, riportando quest'ultimo ad Abramo (che è chiamato "arameo" nella Bibbia ...
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Il concetto di ciclo o circolo è tipicamente greco, e caratterizza una concezione del tempo di chiara impronta naturalistica, basata sulla ciclicità: il ripetersi delle stagioni, il ciclico ripresentarsi [...] fatiche, Socrate verrà di nuovo condannato (I frammenti degli stoici antichi, I, 109). È questa la versione originaria della teoria pensiero stoico classico – si opporrà la concezione biblica ebraico-cristiana, che concepisce il tempo come un fattore ...
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Champollion, Jean-François
Sergio Pernigotti
Lo studioso che decifrò i geroglifici
Nel 1822 lo studioso francese Champollion riuscì a decifrare la scrittura geroglifica degli antichi Egizi, che da secoli [...] una tale impresa: così imparò l'arabo, l'ebraico e soprattutto il copto che da circa due secoli poco tempo egli poté scrivere una grammatica e un dizionario della lingua egiziana antica, e negli anni 1828-29 fece una spedizione in Egitto insieme con ...
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cifre e cifrari
Leopoldo Benacchio
Per capirsi e per non farsi capire
Le cifre sono i simboli che utilizziamo per comporre i numeri: nel sistema di numerazione da noi adoperato sono quindi i simboli [...] e i secondi da zero a sessanta. Oppure basti pensare alla numerazione usata dagli antichi romani, dove I=1, V=5, X=10, L=50, C=100, per cifrare la parola Babele. La prima lettera dell'alfabeto ebraico (aleph) viene scambiata con l'ultima (taw), la ...
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Le Fèvre d’Étaples, Jacques (latinizz. Faber Stapulensis) Umanista e teologo francese (Étaples, Passo di Calais, 1455 ca
Nérac 1536). Fu uno dei maggiori rappresentanti dell’umanesimo e dell’evangelismo [...] della Mirandola e Ficino e maturò il proprio amore per il mondo antico. Tornato in Francia, insegnò nel collegio del card. Lemoine: testo biblico rivedendo (ma senza controllo sul testo ebraico) la Vulgata geronimiana; passò ai commenti scritturali: ...
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Giuseppe Flavio
Maria Agata Pincelli
Storico ebreo, nato a Gerusalemme tra il 37 e il 38 d.C. da una nobile famiglia sacerdotale. Educato in conformità con il suo rango, fu a Roma nel 64 con un’ambasceria. [...] in greco dallo stesso G. con l’aiuto di alcuni collaboratori. Le Antichità giudaiche in venti libri narrano, con un carattere più letterario rispetto alla Guerra giudaica, le vicende del popolo ebraico dalla creazione del mondo al 66 d.C.
La tendenza ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...