SALOMONE (ebraico Shĕlōmōh; greco dei Settanta Σαλωμων [recensione di Luciano, anche Σολομών, come il Nuovo Testamento e Flavio Giuseppe])
Giuseppe RICCIOTTI
Raffaele CORSO
Leone TONDELLI
Figlio [...] , bensì il cuore dell'uomo o la Chiesa e il Paradiso.
Scartata la tesi di un substrato ebraico, le Odi rimangono il più antico innario cristiano. Di qui la loro importanza, accresciuta dalla loro reale elevatezza e bellezza. Il sentimento religioso ...
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Libro dell'Antico Testamento, così chiamato dai Latini fin dal sec. III, ma dai Greci e dagli Ebrei più rettamente detto Sapienza (o Sentenze) di Gesù figliuolo di Sirac o semplicemente Sirac, uno di quelli [...] della sua missione, si pone egli stesso, ultimo sì, ma pur nella serie degli scrittori della sacra letteratura ebraica, come un erede dei savî e dei profeti delle antiche età (XXIV, 28-32; XXXIII, 16-18; L. 27, 28; LI, 22, 25). Anche il nipote di lui ...
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MANFREDI
Raffaello Morghen
. Figlio di Federico II di Svevia e di Bianca Lancia, che l'imperatore sposò poco prima che ella morisse, per legittimare il figlio avutone.
M. era nato nel 1232 ed era tra [...] 'opera del padre proteggendo poeti e scienziati, facendo tradurre dall'arabo o dal greco trattati degli antichi filosofi. Poeta e scienziato egli stesso, tradusse dall'ebraico il De vita et morte di Aristotele e commentò il De arte venandi cum avibus ...
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Uno dei brevi libri della Bibbia ebraica detti "rotoli" (ebr. megillüt; v. bibbia, VI, pp. 882, 908).
Il nome. - Il titolo Ecclesiaste, adottato in quasi tutte le lingue, viene dalla versione greca detta [...] VII, 19; IX, 16) e così di seguito. Gli antichi (già Gregorio il Taumaturgo al sec. III) se ne spedivano supponendo impossibile, come ricacciare al sec. X a. C. quel suo ebraico già frusto e quasi decrepito. L'Ecclesiaste rimesso al suo posto, fra ...
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Nella Genesi (X, 16-19) Canaan è detto figlio primogenito di Cam e padre di numerosi figli, i quali alla loro volta sono progenitori di popolazioni abitanti il territorio che fu più tardi chiamato Palestina [...] di Bisanzio ed Erodiano), secondo cui Χνᾶ sarebbe il nome antico della Fenicia; in quella di Suida, che dà Χαναναῖοι come avrebbe finito col designare a potiori la popolazione non ebraica della Palestina stessa; e anzi alcuni studiosi, osservando ...
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. Era l'oggetto più sacro e uno dei più antichi della religione israelitica.
I. Nome. - Il sostantivo ebraico 'ārōn è usato nella Bibbia per designare un'"arca" o "cassa" profana, destinata o a custodire [...] l'Arca, ma solo una pietra alta tre dita che ricordava l'antico posto dell'Arca; per il resto era vuoto (cfr. Tacito, il qual luogo dovrebbe restare ignoto sino al risorgimento della nazione ebraica (v. anche ebrei: religione, ebrei: storia).
Bibl.: ...
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NAZARETH (arabo en-Naẓrah; A. T., 88-89)
Roberto ALMAGIA
Donato BALDI
Città della Palestina settentrionale situata sulle prime colline che limitano a nord la grande Piana di Iezreel presso il punto [...] 10 km.
Storia. - Il nome arabo en-Naẓrah corrisponde all'ebraico Naṣrat (la guardiana) che si trova espresso in un'elegia del 'uso delle lingue moderne. La città, non ricordata nell'Antico Testamento né negli scritti di Flavio Giuseppe, deve la sua ...
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FRANCIA
Emmanuel DE MARTONNE
Pino FORTINI
Emmanuel DE MARTONNE
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Giulio COSTANZI
Anna Maria RATTI
Raymond LANTIER
Francesco COGNASSO
Roberto PALAMAROCCHI
Pietro [...] . Si dà una particolare importanz. alle lingue che schiudono l'accesso al sapere antico; si arriva a reputare vergognosa in un dotto l'ignoranza del greco; l'ebraico prende posto tra le lingue classiche; tra i primi lettori del Collège royal - di ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] la fa tramite di diffusione della scienza musulmana ed ebraica, è il deciso orientamento della politica di Alfonso la Rosa del 1660 su testo di Calderón de la Barca. La più antica opera, conservata in Spagna, di cui si conosca almeno in parte la ...
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Letteratura
Achille Tartaro
Jacqueline Risset
Carla Rossi
Ines Ravasini
Luciana Stegagno Picchio
Antonella Gargano
Maria Stella
Valerio Massimo De Angelis
Giuseppe Castorina
Bruno Berni
Michele [...] juif, 1962; Le racisme, 1982). Testimonianza di una fusione delle culture ebraica, araba e berbera è l'opera di A.E. El Maleh (n contrastanti: da un lato una tendenza mimetica che ha radici antiche e non ha mai smesso di alimentarsi, che fa della ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...