Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] teoria classificatoria proposta da Leibniz, che collocò l'ebraico allo stesso rango di altre lingue all'interno *-si ∼ *-s, *-ti ∼ *-t) si riscontra in lingue come l'indiano antico, l'avestico, l'ittita, il paleoslavo, il greco, il gotico, il latino; ...
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Denominazione convenzionale di un gruppo di genti e di dinastie semitiche, che intorno al 2000 a. C. si affermano in Mesopotamia, Siria e Palestina. La convenzionalità della denominazione (sumerico mar. [...] tu, accadico amurrū, egiziano imr[y], ebraico ĕmorī ma con diverso significato, su cui cfr. oltre) deriva dal fatto che essa compare ‛Amārnah, Amurrū designa uno stato siriano; nell'Antico Testamento, l'etnico ĕmōrī indica gli abitanti preisraelitici ...
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Filologia
Gianfranco Contini
di Gianfranco Contini
Filologia
sommario: 1. La filologia nella storia della cultura. 2. Critica testuale. □ Bibliografia.
1. La filologia nella storia della cultura
Chi [...] il codice E alla propria del 1913 secondo A e all'antica del Jubinal secondo F). Che tali edizioni siano separate e integre validità insomma integrale per le scritture in latino, greco, ebraico ecc., cioè in una lingua invariabile e intangibile come ...
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Scienza indiana. La scienza nella cultura indiana
Frits Staal
La scienza nella cultura indiana
Il concetto di scienza e la classificazione delle scienze
Per designare le conoscenze sistematiche indiane [...] scienze furono aggiornate grazie alle traduzioni dall'arabo, dall'ebraico e dal siriaco e anche grazie alla conoscenza delle traduzioni affermare che la scienza moderna è più esatta di quella antica. Allo stesso modo non si può dire che la teoria ...
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Natura e cultura nel linguaggio
Elizabeth Bates
(Center for Research in Language, University of California San Diego, California, USA)
In questo saggio vengono discussi la struttura, le origini, lo sviluppo [...] Anche questo approccio, chiamato anche comportamentismo o associazionismo è antico e risale (almeno) ad Aristotele, ma in epoca altamente flessive, come il russo, l'italiano, l'ebraico oppure l'eschimese della Groenlandia, è difficile adottare un ...
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Il termine orientalismi include classi molto ampie di ➔ prestiti assunti dall’italiano in varie epoche. A differenza di altre denominazioni che fanno riferimento a realtà etnogeografiche ed etnolinguistiche [...] , assemblea» (1946 in «Rivista di Etnografia» 1-4); kinnor < ebr. kinnôr «antico strumento ebraico simile alla lira» (1730 in A. Calmet, Il tesoro delle antichità sacre, II); kippah < ebr. kippâh «piccolo copricapo a forma di calotta» (1988 ...
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Raffaele Simone
Lingue
E glòssama e’ fonì, fonì manechò (in griko, «La nostra lingua è voce, voce soltanto»)
Lingue minacciate
di Raffaele Simone
20 febbraio
Alla vigilia della giornata internazionale [...] più ristrette, nessuno può ritrovare le tracce delle sue fasi antiche. Anche le cerchie in cui una lingua è usata contano , associazioni e partiti politici. È chiaro che l’ebraico aveva dalla sua parte una fortissima motivazione religiosa, che ...
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L’Italia può vantare il maggior trattato di linguistica dell’Europa medievale, il De vulgari eloquentia di ➔ Dante Alighieri, scritto in latino per definire i caratteri del volgare illustre, in cui, per [...] si rivolse per la prima volta a Dio dicendo El (termine ebraico per «Dio»). La lingua adamitica era unica e indivisa. La Italia, ma il toscano era anche nato da una corruzione più antica, prodottasi nel contatto tra il latino e l’etrusco.
Questa è ...
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Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] una notevole quantità di testi redatti in entrambe le lingue. I più antichi testi bilingui risalgono alla metà del III millennio e continuarono a essere composti , ancora oggi usata nell'arabo e nell'ebraico.
Nel XIV sec., nella città siriana di ...
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Pronuncia è il termine correntemente usato, anche dai non specialisti, per designare il modo di articolare i suoni di una lingua (si parla infatti di pronuncia della erre, di difetto di pronuncia, ecc.) [...] di pronunciare la parola shibboleth che in ebraico significa «torrente»: se questi la pronunciavano ad assumere la pronunzia aperta, conforme ad un uso scolastico già molto antico; ed è ben difficile che la pronunzia indigena riesca ad imporsi, tanto ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...