Filosofia, teologia e potere in Eusebio di Cesarea
Marco Rizzi
I tre elementi indicati nel titolo costituiscono i termini entro cui è stata pronunciata la più celebre ed efficace sentenza di condanna [...] ricordarlo, costituiva il punto centrale della visione teologica cristiana – ed ebraica in precedenza –, essendo quello di ‘monoteismo’ una creazione affatto moderna. L’idea di monarchia divina implica l’assoluta trascendenza, eternità, immutabilità ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] si considera inoltre che in quegli anni il rifiuto dell’emancipazione ebraica assunse il ruolo di una cornice in cui si mescolavano forme tra loro anche molto diverse di ostilità alla modernità e agli ebrei.
Ma le leggi non rappresentano soltanto il ...
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Il dibattito sulla teologia politica, prima e dopo Peterson
Giuseppe Ruggieri
Fare di Erik Peterson (1890-1960) il perno del dibattito sulla teologia politica, all’interno di un’opera collettiva dedicata [...] sul piano storico, affermava esattamente la stessa cosa: il moderno concetto di Stato era ultimamente frutto del deismo (per il amicizia, cerca di riappropriarsi del ‘centro’ della cultura ebraica. Si tratta ancora degli anni in cui una cerchia ...
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Il riconoscimento dell'alterita religiosa
Enzo Pace
Introduzione
Al termine di una ricerca sulla comunità sikh in provincia di Cremona ebbi modo di visitare il loro tempio. È il primo in ordine di tempo [...] ma di dialogo con le culture altre e con il mondo moderno, con le altre Chiese cristiane e, infine, con le altre fronte vanno ricordate le prime iniziative prese dall’Aec (Amicizia ebraico-cristiana), che in Italia aveva cominciato a muovere i primi ...
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CORNER, Elena Lucrezia
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 5 giugno 1646, da Giovan Battista di Girolamo e da Zanetta di Angelo Boni. Fu la quinta di sette figli, assieme a Francesco, Caterina, una femmina [...] per il rigoroso ascetismo e l'intransigente difesa dell'ortodossia ebraica.
Ancor prima della laurea, la fama della C. è stato compiuto da P. H. Labalme, Women's roles in Early Modern Venice, an Exceptional Case, in Beyond their Sex. Learned Women of ...
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LOLLINO, Luigi (Alvise)
Stefano Benedetti
Nacque a Candia, nell'isola di Creta, da Franceschina Muazzo e Paolo di Luigi, di antica famiglia veneziana residente nell'isola da oltre tre secoli, in una [...] . 79r). La nascita del L. è invece posticipata al 1557 dal maggiore biografo moderno del L. (Alpago-Novello, Lavita…, 1933 e 1934, pp. 18 s.) sulla la sua formazione latina e dedicandosi anche all'ebraico, studiò presso l'ateneo di Padova, città dove ...
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GRASSELLINI, Gaspare
Giuseppe Monsagrati
Nacque a Palermo il 19 genn. 1796 da Domenico, alto magistrato e poi presidente onorario del Real Patrimonio, e da Silvia Compagnone. Di famiglia appartenente [...] più direttamente il problema della collocazione del Papato nel mondo moderno (Discorso sulla storia de' sommi pontefici letto nell'Accademia Cristo nel processo cui fu sottoposto dal sinedrio ebraico e nel secondo rivendica la funzione unica del ...
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LEONE, Evasio
Andrea Merlotti
Nacque a Casale Monferrato il 16 apr. 1765, da Andrea e Teresa Mossi. Frequentate le scuole pubbliche nella città natale, proseguì gli studi nel convento carmelitano di [...] (altra grande accademia letteraria di Torino) una traduzione dall'ebraico della stessa opera, mai edita, ma che aveva avuto di Galles, che nel 1819 fu tradotto e pubblicato in greco moderno.
A Corfù il L. visse come precettore di gentiluomini inglesi ...
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GUADAGNINI, Giovanni Battista
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Esine, in Valcamonica, il 22 ott. 1723, primogenito dell'unione tra Oberto, agrimensore, e la di lui seconda moglie Antonia Zanotti. [...] greco, il francese e il tedesco, mentre nell'ebraico rimase ai rudimenti, a causa della distanza dai O. Franzoni - G. Morelli - L. Santini, [Breno] 1989; V. Gioberti, Il gesuita moderno, Losanna 1846, pp. 422 ss.; A. Sina, L'opera di G.B. G., in ...
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libertà
Stefano De Luca
La possibilità di scegliere il proprio destino
Il problema della libertà, nella cultura occidentale, è stato affrontato da due prospettive diverse: quella religioso-metafisica [...] Nel corso del 17° secolo, con lo sviluppo della scienza moderna, si afferma l’idea che la natura sia un ordine di cui parla Spinoza non è il Dio-persona della tradizione ebraico-cristiana, ma la causa immanente e necessaria del mondo o natura ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...