Rabelais, François
Anna Maria Scaiola
Il gigante del Rinascimento francese
François Rabelais ha scritto il romanzo comico più sapiente e festoso del Cinquecento: la storia dei due giganti Gargantua [...] , nato presso Tours nel 1493, è un susseguirsi di conoscenze, professioni, viaggi. Ha studiato il greco, il latino, l’ebraico, la filosofia, la teologia, la giurisprudenza, la filologia ma anche la fisiologia, la fisica, la storia naturale. Ha ...
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CHIMENTELLI, Valerio
Nicola Longo
Nacque a Firenze il 20 giugno 1620da Giovan Battista e da Antonia Landi di Montevarchi. Il padre era un avvocato assai noto.
Fin da giovinetto il C. si mostrò molto [...] Basileo, monaco greco, lo iniziò allo studio della lingua e letteratura greca; mentre Cosimo Svetonio fece lo stesso per l'ebraico. A dodici anni il C. sostenne in S. Croce l'esame di logica e filosofia tra l'ammirazione dei concittadini presenti ...
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GUIDI, Ignazio
Bruna Soravia
Nacque a Roma il 31 luglio 1844, da Michele e da Livia Mordacchini. Dopo il diploma di studi classici, s'indirizzò allo studio delle lingue orientali presso la facoltà di [...] (per il quale avrebbe stilato un catalogo del fondo Romano Repubblicano), quindi fu chiamato a tenere la cattedra di ebraico e lingue semitiche comparate nell'Università di Roma, prima da incaricato, infine, nel 1885, da ordinario. Da quello stesso ...
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GINZBURG, Leone
Gianni Sofri
Nacque a Odessa il 4 apr. 1909, da Fëdor Nikolaevič e da Vera Griliches, in una famiglia ebrea, colta e agiata.
Il padre, che si chiamava in origine Tanchun Notkovič Ginzburg, [...] G., Marussa (Marussia, 1896) e Nicola (1899). Dal punto di vista religioso, i genitori erano rispettosi di una tradizione ebraica priva di dogmi, mentre il G. si sarebbe considerato un "libero pensatore". Dal punto di vista politico, la famiglia del ...
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ACCIAIUOLI, Zanobi
Abele L. Redigonda
Nacque a Firenze da Raffaele d'Agnolo, il 25 maggio 1461. Per il bando che aveva colpito la sua famiglia (1464), rientrò a Firenze a sedici anni e fu educato alla [...] Pico della Mirandola, dei quali godette la stima per la sua erudizione e la padronanza del latino, del greco e dell'ebraico.
Il 24 apr. 1494 fu incarcerato come complice delle trame di Lorenzo e Giovanni de' Medici, suoi cugini, contro Piero de ...
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Uomo politico e umanista (Firenze 1396 - Napoli 1459). Dal 1437 al 1452 fu continuamente membro delle magistrature di Firenze e inviato nelle più importanti legazioni. Venuto in dissidio, per motivi politici, [...] rinascimentale dell'uomo, è il trattato in 4 libri De dignitate et excellentia hominis (1452; pubbl. 1532). Importanti le sue orazioni politiche, le lettere, le traduzioni dal greco e dall'ebraico, un trattato pedagogico (De liberis educandis). ...
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Ozick, Cynthia
Giovanna Ferrara
Scrittrice statunitense, nata a New York il 17 aprile 1928. Cresciuta nella comunità ebraica della città natale, nel 1966 ha pubblicato Trust, scritto in gran parte sotto [...] novellas, in cui ancora una volta appare evidente la volontà di conciliare a livello sia sociale sia linguistico il retaggio ebraico con la realtà americana. Con The cannibal galaxy (1983; trad. it. 1988) la O. tenta, con successo, di conciliare la ...
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FERRARI, Giovanni Battista
Massimo Ceresa
Nacque a Siena: la sua data di nascita oscilla, nelle fonti, tra il 1582 ed il 1585. Nei vari documenti che lo riguardano, contenuti nei Catalogi dell'Archivum [...] agli studenti di primo anno del collegio maronita, dove fu prefetto di studi dal 1616 al 1619. Nel 1618 divenne insegnante di ebraico al Collegio Romano, carica che mantenne per ben ventotto anni, fino al 1647; nel frattempo, tra il 1615 ed il 1622 ...
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SHLONSKI, Abrāhām
Poeta ebreo, nato presso Poltava nel 1900. Compì gli studî in Russia e alla Sorbona di Parigi; nel 1921 si trasferì in Palestina, dove intraprese una fervida attività editoriale, pubblicando [...] terra"; Kĕtūbīm "Scritti"; Tūrīm "File"; ‛Amūdaim "Le due colonne").
La sua produzione poetica lo rivela un maestro della lingua ebraica e un entusiastico cantore della nuova vita di lavoro iniziata dai primi coloni ebrei in Palestina, pur risentendo ...
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MAGGI, Girolamo
Lorenzo Carpané
Nacque ad Anghiari, presso Arezzo, circa nel 1523, da Paolo e da una Luisa di cui non si conosce il casato, che ebbero di sicuro anche un altro figlio, Bartolomeo.
Compì [...] 1546; seguì inoltre corsi allo Studio bolognese. In questi anni probabilmente si dedicò all'apprendimento del greco e dell'ebraico.
Scarse sono comunque le notizie sulla vita del M., ricavate per lo più, salvo acquisizioni della critica recente, da ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.