ebràico Lingua semitica appartenente al gruppo nord-occidentale, parlata anticamente in Palestina dal popolo ebreo. L'e. è affine al fenicio e al moabitico: anche l'alfabeto è di tipo fenicio, mentre la [...] cd. scrittura 'quadrata' è molto più tarda. Nell'età postbiblica (dal 2° sec. a.C.), l'e. decadde come lingua parlata, ma rimase nell'uso liturgico e dotto delle comunità israelitiche, soprattutto dopo ...
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Persone appartenenti al popolo ebraico o comunque legate all’identità religiosa e storica israelitica.
Il nome Ebrei, di origine incerta, entrò nell’uso comune attraverso la letteratura dell’età ellenistica [...]
Nel suo primo periodo (fino alla rivolta di Bar Kōkĕbā, 135 d. C.) non ci è pervenuta che in piccola parte nell’originale ebraico. I Salmi di Salomone, le molte apocalissi, come quelle di Enoc, di Baruc, di Abramo, l’Assumptio Mosis, il III e IV ...
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LUZZATTO, Samuel David (acronimo ebraico ShaDaL)
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Trieste il 22 ag. 1800 da Ezechia e Miriam Regina Lolli Cormons. Figlio di un modesto artigiano (il padre era emigrato [...] idee e quel modo di vedere che essi speravano di far dominare nell'ebraismo moderno" (Le grandi correnti della mistica ebraica, Torino 1993, p. 15). Il dibattito, in cui furono coinvolti anche allievi dei due maestri che duellarono sulle pagine dell ...
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Nome (adattamento dell’ebraico yōd) della decima lettera degli alfabeti fenicio ed ebraico, traslitterata in vari dizionari con il simbolo y. Indica i semiconsonante ‹i̯›. La voce originaria fenicia fu [...] adattata dai Greci in ἰῶτα «iota», per denominare la lettera I (minuscola ι) dei loro alfabeti. Nella terminologia linguistica i. si adopera a volte per designare in genere ogni tipo di i semiconsonante ...
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Nome ebraico di Dio. La forma del nome, che dagli Ebrei non è pronunciato, è nota da adattamenti greci (’Ιαουαί presso Clemente Alessandrino, ’Ιαβέ presso Teodoreto). La scrittura consonantica Yhw, Yh, [...] e Yw che compare sui papiri aramaici dei Giudei di Elefantina, fa supporre una pronuncia Yahō, Yā, Yō, attestata del resto anche dai nomi teofori. Il significato resta tuttora oscuro; la spiegazione biblica ...
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Nome della prima lettera dell’alfabeto ebraico, il cui simbolo è ℵ.
In matematica indica la potenza di un insieme: per es., con ℵ0 si indica la potenza dell’insieme di tutti i numeri interi ecc. (➔ transfinito). ...
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(o Hurriti, Orrei) Nome, derivato dall’ebraico Ḥōrīm, di una popolazione dell’antico Oriente, chiamata in accadico Khurru. Presenti in Mesopotamia già verso il 2300 a.C., come documenta un’iscrizione [...] in cui si parla di Tisadal, re di Urkish, solo intorno al 1500 a.C. gli U. crearono un saldo organismo politico, il Mitanni (➔), con capitale Washshukkani (situata probabilmente sull’alto Khābūr), governato ...
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Erudito francese (Herblay 1683 - Parigi 1745); studioso di ebraico (Nouvelle critique sacrée, 1705; Grammaire hébraïque, 1710), è noto anche come autore di opere di sinologia, tra cui le Meditationes sinicae [...] (1737); Linguae Sinarum grammatica duplex (1742) ...
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Filologo luterano (Komotau, Boemia, 1490 - Wittenberg 1543), professore di ebraico (1521), poi rettore (1542) dell'università di Wittenberg, aiutò (dal 1520) Lutero nella traduzione della Bibbia, e lasciò [...] una Grammatica hebraeae chaldaeaeque linguae (1525) e un Liber de hebraeis urbium regionum ... nominibus ex V. T. collectis (1526) ...
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Semitista statunitense (New Concord, Ohio, 1856 - Chicago 1906); insegnò ebraico, lingue semitiche e letteratura biblica in varie università e dal 1891 fu presidente dell'univ. di Chicago; fondò varî periodici [...] di studî ebraici e semitici. Assirologo fu invece il fratello Robert Francis (New Concord 1864 - Chicago 1914), prof. alla Yale University e a Chicago, che, tra l'altro, curò una buona edizione del Codice di Hammurabi (1904). ...
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ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.