CAVAZZA, Gabriele
Achille Olivieri
Nacque a Venezia, attorno al 1540, da Francesco e Ippolita: il nome del casato della madre non emerge neppure il 6 maggio 1594 quando risulta morta, all'età di settant'anni, [...] difficoltà alle possibiltà produttive, oltre che al funzionamento dello Stato. Se nel Serraglio praticano medici ebrei è il milieu ebraico a essere osteggiato nei momenti delle crisi politiche e militari: il 24 marzo 1580 (ibid., cc. 34v., 36r) agli ...
Leggi Tutto
Antropologia
Genericamente, gruppo etnico di ordine semplice, i membri del quale parlano uno stesso linguaggio, hanno consapevolezza di costituire un organismo sociale ben determinato e politicamente coerente, [...] e -ini (lat. scient. -ini) per la zoologia.
Storia
Ciascuno dei gruppi nei quali si concretava l’organizzazione delle genti ebraiche nell’età premonarchica. Secondo la tradizione biblica, le t. erano 12, risalenti ai 12 figli di Giacobbe o Israele ...
Leggi Tutto
(arabo Ghazza; ebr. ‛Azzāh) Città della Palestina (590.481 ab., cens. 2017), nella penisola del Sinai, a breve distanza dal mare, compresa nella Striscia di Gaza.
Tributaria, nei tempi più antichi, dell’Egitto, [...] un governo di unità nazionale con Ḥamas, non disposta a rinunciare ai suoi proclami sulla distruzione dello Stato ebraico, lasciava presagire uno scontro imminente tra le due organizzazioni, che fu rinviato solo a causa della violenta offensiva ...
Leggi Tutto
Filosofia
Alfonso Maierù
Nella cronaca attribuita a Niccolò Jamsilla, Federico II è presentato come studioso di filosofia e promotore degli studi filosofici: "giacché era studioso di filosofia, ch'egli [...] Studi Medievali", ser. III, 6, 1965, pp. 71-161.
L. Thorndike, Michael Scot, London 1965.
G. Sermoneta, Federico II e il pensiero ebraico nell'Italia del suo tempo, in Federico II e l'arte del Duecento italiano. Atti della terza settimana di studi di ...
Leggi Tutto
Transgiordania
Regione dell’Asia anteriore il cui nucleo è costituito dalla parte della Palestina posta a oriente del Giordano, già appartenente all’impero ottomano e da questo perduta durante la Prima [...] la Gran Bretagna difese con successo presso la Lega delle nazioni l’esclusione della T. dall’eventuale istituzione di uno Stato ebraico e nel 1923 la riconobbe come Stato indipendente, pur mantenendo su di esso una forte influenza. Nel 1946, con il ...
Leggi Tutto
(gr. Mακκαβαῖοι) Dinastia ebraica che guidò la rivolta contro il tentativo dei re di Siria di ellenizzare a forza gli Ebrei.
Quando Antioco IV Epifane impose sacrifici pagani ai Giudei (168 a.C.), mentre [...] e da quelle ortodosse e non canonici da ebrei e protestanti; il terzo e il quarto sono concordemente giudicati apocrifi. Il primo fu scritto originariamente in ebraico, ma ne resta soltanto la versione greca; gli altri furono scritti in greco. ...
Leggi Tutto
Storica statunitense, nata a Detroit l'8 novembre 1928. Dopo aver conseguito il dottorato alla University of Michigan (1959), ha insegnato alla Brown University (1959-77), alla York University (1963-64), [...] un'ampia e a lei congeniale produzione saggistica - ha affrontato negli anni la storia dell'ebraismo e del mondo ebraico, nonché la storia delle donne e delle relazioni di 'genere', un campo quest'ultimo pionieristicamente coltivato e indicato come ...
Leggi Tutto
PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] Sensi cuius (D. XII, N. XIII) ammette, pur dicendo di non ricordarne più niente, di aver appreso qualcosa di greco e di ebraico in scolis, da puerulus, e dà la traduzione latina di un carme dell’Antologia Palatina (anche se non c’è traccia nella sua ...
Leggi Tutto
Tito
Tommaso Gnoli
L’imperatore che fu ricordato dai Romani come «delizia del genere umano»
Tito Flavio Vespasiano regnò per un periodo di tempo brevissimo, appena due anni e mezzo (79-81 d.C.), ma [...] dal fratello Domiziano, sul quale è rappresentata, tra l’altro, la celebre scena del trasporto della menorah, il candelabro ebraico a sette bracci– nel corso del trionfo stesso.
Durante la lunga permanenza in Giudea Tito ebbe modo di conoscere e ...
Leggi Tutto
MOSSE, George Lachmann
Vittorio Vidotto
Storico statunitense di origine tedesca, nato a Berlino il 20 settembre 1918. Nel 1933 si trasferì, per ragioni razziali e politiche, con la famiglia ebrea (proprietaria [...] del Wisconsin fino al 1989 e contemporaneamente nell'università ebraica di Gerusalemme.
Dagli iniziali studi di storia moderna è German jews beyond judaism (1985; trad. it., Il dialogo ebraico-tedesco, 1988); Le guerre mondiali. Dalla tragedia al mito ...
Leggi Tutto
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...
ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.