MORTARA, Edgardo
David I. Kertzer
(in religione Pio Maria). – Nacque a Bologna il 27 agosto 1851 da Salomone e da Marianna Padovani.
Il padre (conosciuto anche come Momolo), nato nel 1816, proveniva [...] di quei paesi. Grazie alle loro relazioni politiche ed economiche, nonché all’influenza della stampa, si mobilitò anche l’ebraismo statunitense, che arrivò a chiedere l’intervento del presidente degli Stati Uniti.
Da secoli, in circostanze simili, i ...
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RAIMONDO, Annibale
Gabriele Coradeschi
- Nacque a Verona nel 1505.
Poco si conosce della sua vita: l’unica fonte di un certo rilievo, per quanto povera di informazioni, è quella riferita da Scipione [...] in cui versava un’antica dottrina, le cui origini richiamavano alla memoria le metafisiche esoteriche e mistiche dell’ebraismo e la matematica pitagorica. L’‘onomanzia’, o scienza dei nomi, pretendeva di desumere gli accadimenti umani partendo ...
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persona
Stefano De Luca
L’individuo nelle sue relazioni con il mondo
La persona (dall’etrusco phersu) era per i Romani la maschera che portavano gli attori in teatro e che i Greci chiamavano pròsopon [...] , oggi parliamo di Dio-persona per distinguere la concezione della divinità comune alle grandi religioni rivelate (ebraismo, cristianesimo, Islam) dalle concezioni panteistiche, che identificano Dio con la Natura.
La persona nella filosofia moderna ...
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FINI, Fino (Fino Adriano Fini, Fino Adriani)
Gino Pistilli
Nacque quasi sicuramente ad Ariano, terra del Polesine di Rovigo (allora facente parte dello Stato estense) il 4 ott. 1431, da Domenico e da [...] dell'incarnazione del messia. Nei libri II-VI tratta delle cinque principali problematiche teologiche che dividono cristianesimo ed ebraismo (concepimento verginale di Gesù; sua natura umana e divina; necessità di un compimento della legge mosaica e ...
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. Nella lingua greca, apostasia (forma classica ἀπόστασις, forma posteriore ἀποστατσία: da αϕίστημι "metto, mi metto lontano, in disparte") ha senso puramente materiale ("distanza, allontanamento") o politico [...] , p. 20 segg.; cfr. A. Pincherle, Gli oracoli sibillini giudaici, Roma 1922, p. 6 segg.
Più ancora che nell'ebraismo, l'aspetto politico dell'apostasia ebbe prevalenza nelle religioni nazionali del paganesimo greco-romano: esse, per lo stesso loro ...
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ḤASIDISMO (dall'ebraico ḥăsīd, plur. ḥăsīdīm, "pio")
Umberto Cassuto
Setta religiosa ebraica di carattere mistico, sorta in Polonia verso la metà del sec. XVIII. La profonda miseria materiale delle folle [...] lotte si andarono calmando: l'opposizione fra i ḥăsīdīm (i quali del resto non avevano mai avuto l'intenzione di staccarsi dall'ebraismo ufficiale) e i mitnaggĕdīm assunse la forma di un più pacifico contrasto di idee. Gli uni e gli altri avevano del ...
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MOMIGLIANO, Arnaldo Dante
Riccardo Di Donato
MOMIGLIANO, Arnaldo Dante (Arnaldo Dante Aronne). – Nacque a Caraglio (Cuneo) il 5 sett. 1908 da Salomone Riccardo, commerciante di granaglie, e da Ilda [...] dai diritti mise in crisi la sua identità personale di italiano che viveva laicamente la propria appartenenza familiare all'ebraismo mentre si sentiva parte, e parte importante, della cultura italiana.
Solo cinque anni prima, in una breve recensione ...
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SINAGOGA
D. Di Castro
Nella cultura ebraica, la s. è un luogo di preghiera, ma anche un centro politico, sociale, amministrativo, di riunione e di istruzione: quest'ultima funzione è tanto importante, [...] 6-29; B. Narkiss, The Heichal, Bimah, and Teivah in Sephardi Synagogues, ivi, pp. 30-47; Architettura Judaica in Italia: ebraismo, sito, memoria dei luoghi, Palermo 1994; P. Galterio, La presenza ebraica a Roma dalle origini all'impero. Sinagoghe, in ...
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Le leggi razziste
Anna Foa
Per gli ebrei italiani, riportati di un colpo a uno statuto di inferiorità legale e civile simile a quello che aveva preceduto l’emancipazione, le leggi emanate da Mussolini [...] di essere i motori della congiura anticattolica volta ad aprire la società cristiana all’odiata modernità, il ruolo dell’ebraismo diventa infatti importante con il 1848 e assolutamente determinante nel 187015.
«Fu […] alla metà del secolo, con l ...
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CASTELLI, David
Fausto Parente
Nacque a Livorno il 30 dic. 1836 da Abramo Isacco e da Rachele De Medina. Il padre, un avvocato, era figlio di Samuele Castello, figlio, a sua volta, di Abramo Isacco [...] non trascurabile influenza da parte del Benamozegh: nella sostanza, la sua prospettiva religiosa secondo la quale l’ebraismo conterrebbe gli elementi essenziali di una futura religione universale discende da concezioni benamozeghiane e questi, nell ...
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ebraismo
s. m. [der. di ebraico]. – 1. Vocabolo, modo, locuzione proprî della lingua ebraica, in quanto siano accolti in altra lingua: gli e. del greco neotestamentario. 2. La religione ebraica, il complesso delle credenze, o anche la cultura,...
bibbia
bìbbia s. f. [dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»]. – 1. Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo comprendente cioè i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento (scritto in genere con iniziale maiuscola):...