MARINI, Marco
Paola Lasagna
– Nacque nel 1541 o 1542 a Brescia, da Marco e fu battezzato Pietro Giacomo come l’avo paterno. Della madre Antonina non è noto il cognome.
Benché sia da considerare infondata [...] notizie rare sulle località citate.
L’opera ricevette un vasto apprezzamento, come testimoniano sia i numerosi tributi dei più dotti ebraisti dell’epoca (il ricco paratesto riporta gli elogi, tra gli altri, di Leone da Modena, David de Pomis, Samuel ...
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Semiti Gruppo linguistico del Vicino Oriente che in origine occupava la regione compresa fra i monti Tauro e Antitauro a nord, l’altopiano iranico a est, l’Oceano Indiano a sud, il Mar Rosso e il Mediterraneo [...] si ricordano M. Amari, L. Caetani, C.A. e M. Nallino, M. Guidi, G. e F. Gabrieli, U. Rizzitano, P. Minganti; come ebraisti, U. Cassuto, e A. Vaccari; come etiopisti, C. Conti Rossini, M.M. Moreno, E. Cerulli, L. Ricci; come semitisti, I. Guidi, G ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] 1587. Un suo figlio, Celio, ebbe una figlia, Margaretha, che andò sposa a Johann Buxtorf, professore d'ebraico a Basilea. I Buxtorf, ebraisti, furono uno dei tramiti della permanenza del ricordo del Curione.
Fonti e Bibl.: Il ms. G.I.66 a Basilea ...
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MODENA, Leon (Yehudah Aryeh mi-Modena)
Pier Cesare Yoli Zorattini
Arnaldo Morelli
– Nacque a Venezia il 23 apr. 1571 da Yiṣḥaq ben Mordekay da Modena e da Diana Raḥel, rifugiatisi a Venezia a causa [...] mensile di Israel, VIII (1933), pp. 132-142 (con bibliografia completa fino al 1933); C. Roth, L. da M. e gli ebraisti cristiani del suo tempo, ibid., XI (1936-37), pp. 409-423; I. Rivkind, Thešuvat ha-Rav Yehudah Aryeh Modena (Un responso di ...
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CASTELLESI, Adriano (Adriano da Corneto)
Gigliola Fragnito
Nacque a Corneto (od. Tarquinia) intorno al 1461 se, come pare, nel sett. 1503, al conclave che elesse Pio III aveva 42 anni (Sanuto, V, col. [...] certo livello di conoscenza della lingua o che quanto meno i suoi interessi fossero noti ed apprezzati nel mondo degli ebraisti.
Il C. fu anche autore di scritti stilistici: e grammaticali. Il De sermone latino, dedicato al cardinale Domenico Grimani ...
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Gli Ebrei e la città
Donatella Calabi
I luoghi, i traffici, la convivenza di più «nationi»
La mobilità degli Ebrei italiani è singolarmente elevata nel corso del Seicento; essa è sensibile alle altalenanti [...] , in cui avevano giocato un ruolo non indifferente, da un lato, le tipografie cittadine che avevano consentito agli ebraisti cristiani di accedere alla letteratura ebraica; dall’altro anche lo Studio di Padova, in particolare la sua Scuola di ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] inglese: The Jewish Encyclopedia (1901-1906) in 12 volumi, un'opera insuperabile a cui hanno collaborato i più eminenti ebraisti contemporanei, e la Universal Jewish Encyclopedia (1939-1943) in 10 volumi, entrambe pubblicate a New York. Un gruppo di ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.