Scrittore francese (Parigi 1871 - ivi 1922). Figlio di Adrien, prof. universitario di medicina, e di Jeanne Weil, di ricca famiglia ebrea, donna sensibile e colta alla quale restò morbosamente legato, [...] all'età di nove anni cominciò a soffrire d'asma, malattia che lo tormentò tutta la vita. Frequentò il liceo Condorcet di Parigi (1887-89), dove strinse le prime amicizie importanti e collaborò al periodico ...
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Glazer, Benjamin
Patrick McGilligan
Commediografo, sceneggiatore e produttore cinematografico, naturalizzato statunitense, nato a Belfast il 7 maggio 1887 da famiglia ebrea ungherese e morto a Hollywood [...] il 18 marzo 1956. Specializzatosi nell'adattamento per lo schermo di commedie sentimentali o musicali, grazie alla sua conoscenza delle lingue collaborò spesso con alcuni sofisticati registi europei che ...
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Bernstein, Eduard
Politico tedesco (Berlino 1850-ivi 1932). Fu uno dei primi membri della socialdemocrazia tedesca. Nato da umile famiglia ebrea d’origine polacca, sin dal 1872, seguendo i consigli di [...] suo zio Aaron David, redattore capo del giornale Berliner Volkszeitung, B. fu attratto dalle dottrine marxiste e divenne segretario di Karl Höchberg, fondatore del periodico socialista Zukunft. Soppressa ...
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Einstein, Albert
Fisico tedesco naturalizzato svizzero e statunitense (Ulma 1879 - Princeton, New Jersey, 1955).
Vita e carriera scientifica
Di famiglia ebrea, trascorse i primi anni della sua vita [...] a Monaco e, dopo un breve soggiorno a Milano, si trasferì con i suoi in Svizzera. A Zurigo completò gli studi secondari e frequentò l’università conseguendo nel 1905 il dottorato. Nel 1909 ottenne il primo ...
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Alderman, Naomi. – Scrittrice britannica (n. Londra 1974). Ha esordito nel 2006 con Disobedience (trad. it. 2007), pungente romanzo su una comunità ebrea ortodossa che nello stesso anno gli è valso il [...] prestigioso Orange Prize for New Writers 2006. Una scrittura agile e spontanea e la capacità di affrontare temi complessi come la religione e le relazioni di genere sono state pienamente confermate anche ...
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NAMIAS, Giacinto
Donato Greco
– Nacque a Venezia il 10 aprile 1810, da Marco e da Susanna Bianchini, discendente da famiglia ebrea di origine spagnola, rifugiatasi in Italia nel XVI secolo per sfuggire [...] sua passione per la medicina fisica, allora ben distinta dalla chirurgia. Un anno dopo la laurea, impedito dal suo stato di ebreo di frequentare l’ospedale Grande di Venezia, andò a lavorare in quello sussidiario di San Daniele, dove rimase due anni ...
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Musicista (Dicsöszentmárton, Transilvania, 1923 - Vienna 2006). Compositore ungherese naturalizzato austriaco (Dicsöszentmárton, Transilvania, od. Târnaveni in Romania,1923 – Vienna 2006). Di famiglia [...] ebrea, studiò a Budapest, ma nel 1956 si rifugiò a Vienna. Nel 1958 lavorò alla West Deutsche Rundfunk di Colonia, dal 1959 ai corsi di Darmstadt, creando alcuni brani di musica elettronica. Dal 1973 al 1989 fu prof. di composizione alla Hochschule ...
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Nato a Danzica il 6 aprile 1812, morto a Berlino il 12 iebbraio 1884. Di famiglia ebrea, educato in una famosa scuola talmudica, si trasferì nel 1832 a Berlino, dove si diede a studî molteplici di storia, [...] di letteratura e di scienze naturali. Una sua traduzione del Cantico dei Cantici, uno studio sulla rotazione dei pianeti e uno scritto di politica finanziaria attrassero man mano l'attenzione pubblica ...
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Landsberg, Paul Ludwig
Filosofo tedesco (Bonn 1901 - Orianenburg, Berlino, 1944). Allievo di Scheler, fu prof. nell’univ. di Bonn; di famiglia ebrea, con l’avvento del nazismo si rifugiò inizialmente [...] in Spagna e, in seguito, in Francia, a Parigi da dove fu deportato nei campi di sterminio nazisti. L. è uno dei maggiori rappresentanti del personalismo, la sua riflessione si ispira alle tematiche del ...
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Lakatos
Lakatos Imre pseudonimo di I. Lipschitz (Dubrecen 1922 - Londra 1974) filosofo e storico della scienza ungherese naturalizzato inglese. Di famiglia ebrea, partecipò alla resistenza durante l’occupazione [...] nazista dell’Ungheria e i suoi familiari, a eccezione del padre, furono deportati ad Auschwitz, dove morirono. Dopo la guerra ricoprì cariche importanti presso il ministero dell’Istruzione della nuova ...
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ebreo
ebrèo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. hebraeus, gr. tardo ἑβραῖος, adattam. della voce aramaica corrispondente all’ebr. ῾ibrī (pl. ῾ibrīm), dal nome del supposto capostipite ῾Ēber]. – 1. a. Appartenente o relativo all’antico popolo semitico...
cisessuale
agg. e s. m. e f. Nell'àmbito degli studi di genere, che, chi percepisce in modo positivo la corrispondenza fra la propria identità di genere e il proprio sesso biologico. ◆ Le donne cisessuali e le donne transessuali operate vengono...